Nuovo contratto

[Vadocomeundiavolo]

Grave peggioramento per i lavoratori in mobilità: le aziende non avranno più l'obbligo di riassumere attingendo alle liste di mobilità.

In altre parole: se perdi il lavoro, non verrai riassunto dalla tua azienda, nemmeno se questa ricomincia a lavorare.

E fu così che le aziende ebbero il diritto di fare fuori i dipendenti più costosi, magari 55enni, con qualche acciacco, e rivolgersi ai 19enni disperati, in cambio di un tozzo di pane.



Vai con il sirtaki, stiamo arrivando...!



http://www.repubblica.it/economia/2012/1...ef=HREC1-8

[luckya]

Grave peggioramento per i lavoratori in mobilità: le aziende non avranno più l'obbligo di riassumere attingendo alle liste di mobilità.

In altre parole: se perdi il lavoro, non verrai riassunto dalla tua azienda, nemmeno se questa ricomincia a lavorare.

E fu così che le aziende ebbero il diritto di fare fuori i dipendenti più costosi, magari 55enni, con qualche acciacco, e rivolgersi ai 19enni disperati, in cambio di un tozzo di pane.



Vai con il sirtaki, stiamo arrivando...!



http://www.repubblica.it/economia/2012/1...ef=HREC1-8

Ci stavo ragionando ieri.

C'è un grosso cambiamento portato dai nuovi lavori.
E' cambiato, ed anche di molto, il significato del valore del lavoro.
In pratica siamo arrivati ad un punto che anche i lavoratori dipendenti vengono pagati per il valore del loro lavoro, al pari di un libero professionista.

Ti porto tre esempi opposti: l'impiegato delle poste, un installatore, il tecnico IT.

L'impiegato delle poste fa grossomodo sempre lo stesso lavoro. Cambiano i macchinari, cambiano le procedure, ma il valore del suo lavoro rimane costante nel tempo. Il valore del lavoro per una raccomandata, un bollettino postale, un pacco rimane costante (a meno di valutazioni inflazionsitiche) per tutto il periodo in cui quel prodotto postale rimane in piedi.

Un installatore, invece, viene pagato secondo il valore del suo lavoro. 20 anni fa l'installazione di un condizionatore in un appartamento era un lavoro estremamente specialistico. Il valore dell'installazione era elevato. Oggi è un tipo di lavoro che sanno fare in moltissimi e il valore del lavoro è drasticamente sceso. Al contrario oggi l'installazione di un impianto di energia rinnovabile (geotermico, solare, ecc.) ha un costo elevato. Chi è passato dal settore condizionatori al settore energie rinnovabili ha potuto mantenere un valore del proprio lavoro. Chi è rimasto ai condizionatori vede pagato poco il proprio lavoro.

Il tecnico IT ha avuto una evoluzione nella valutazione del suo lavoro. 20 anni fa era assimilabile ad libero professionista. Aveva una forte specializzazione, la sua specializzazione era estremamente confinata in settori specifici e si faceva pagare per il lavoro che compieva.
Poi è arrivata la diffusione di massa.
12 anni fa, al tempo del boom di internet, tecnici che sapevano lavorare con internet, l'ecommerce, ecc. erano molto ricercati e venivano pagati molto molto bene. Io stesso in un paio di anni riuscii a raddoppiare lo stipendio. Le aziende non avevano timore di mettersi in casa tecnici estremamente specializzati con un contratto a tempo indeterminato.
Quello stesso lavoro, oggi, lo sanno fare in moltissimi.
Chi nel 2002 si occupava di database per l'ecommerce, veniva pagato (ad esempio) 1800 euro in quanto il suo lavoro portava utili tali da ripagare lo stipendio.
Oggi quel lavoro lo sanno fare in moltissimi e sul mercato sono arrivati concorrenti che sanno fare lo stesso lavoro ad un prezzo inferiore. La conseguenza è che chi commissiona un sito ecommerce non è più disposto a pagare la cifra che avrebbe pagato 10 anni fa.
L'azienda, quindi, si ritrova un dipendente a tempo indeterminato che fa un lavoro che non val più il suo stipendio. Potrebbe assumere una persona con meno titoli in grado di fare esattamente lo stesso lavoro.
Cosa c'entrano le categorie precedenti.
Questo tipo di lavoratori ha la stessa modalità contrattuale di un impiegato delle poste ma ha la stessa resa lavorativa di chi oggi installa condizionatori. Il suo stipendio è valutato al valore del lavoro di 10 anni fa ,ma nel 2012 il suo lavoro si è molto deprezzato.

Da una parte le aziende non hanno voluto prendersi l'onere di formare gli stessi lavoratori in tecnologie più redditizie, dall'altra lo stesso lavoratore ha pensato bene di non aggiornarsi e non aumentate il valore del proprio lavoro.

Chi, nel mio settore, è rimasto fermo si ritrova a competere con persone che potrebbero essere pagate mooolto meno.
Chi, nel mio settore, si è aggiornato si ritrova a competere con persone che fanno un lavoro molto redditizio.

Il nuovo contratto, quindi, dà la possibilità alle aziende di comportarsi come il cliente dell'idraulico. Se un condizionatore nel 2000 veniva pagato x, nel 2012 pretende di pagarlo x/4 altrimenti si rivolge ad un'altro.

Quale è il problema? che l'idraulico il prezzo lo fa da solo. il dipendente no.

[ICEMAN]

Un installatore, invece, viene pagato secondo il valore del suo lavoro. 20 anni fa l'installazione di un condizionatore in un appartamento era un lavoro estremamente specialistico. Il valore dell'installazione era elevato. Oggi è un tipo di lavoro che sanno fare in moltissimi e il valore del lavoro è drasticamente sceso. Al contrario oggi l'installazione di un impianto di energia rinnovabile (geotermico, solare, ecc.) ha un costo elevato. Chi è passato dal settore condizionatori al settore energie rinnovabili ha potuto mantenere un valore del proprio lavoro. Chi è rimasto ai condizionatori vede pagato poco il proprio lavoro.

estremamente giusto...

nel 90 quando installavamo i primi multisplit daikin eravamo "signori"...ora un qualsiasi hobbista se lo monta tranquillamente da solo...certo i risultati non sono uguali però...