MARIAAAANNA!

[Claudio M]

Mariaaaanna..... Mariaaaanna..... Mariaaaanna..... Mariaaaanna..... Mariaaaanna, dalle 17 che sono arrivato fino alle 20 questo nome gridatomi rimbomba nel cervello, mi tocca le corde piu' sensibili del mio io.
Esco  dalla stanza di mia madre e vado a vedere chi e' ... una vecchietta posta su una carrozzina, il suo essere non sembra corrispondere alla sua voce squillante, forte e ossessiva ... Mariaaaana.... Mariaaaana..... Non ce la faccio piu'. Finalmente Marianna arriva, una vechietta dall'aspetto trasandato e lo sguardo pazzoide, le si avvicina, l'accarezza e coccola  e quel nome finalmente non viene piu' emesso. Marianna e' l'amica carissima di Maria .. di quelle amicizie strambe che nascono in quei posti.
Di sottofondo sento un continuo hiiiiiiii ..... hiiiii, vado due stanze piu' la' un'altra vecchietta che piange come una bambina, riversa sul letto di fianco, non riesco a capire cosa abbia tanto da piangere, vorrei poter fare qualcosa per lei, aiutarla avvicinarmi e parlarle ma non ho il coraggio .. la capacita'.
Questa e' una casa di riposo, dove il 90 per cento degli ospiti non c'ha piu' la testa. Mi avvicino alla caposala e le chiedo che fine ha fatto Francesco che a cavallo del suo girello, percorre in continuazione il corridoio, e' caduto, mi dice, s'e' rotto la testa .. eccolo li seduto sulla poltroncina, lo sguardo triste, assente remissivo piu' che mai, dopo avergli tolto il suo fido destriero, il girello. Cavolo quando mi dispiace, vorrei sedermi accanto e parlargli. Ancora una volta non ho il coraggio.
Tra puzza di piscio e tanfi vari (nonostante la contnua pulizia del centro) mi consolo con Elena, una giovane novantaduenne, alta magra e tanto svanita. Mi dice che non la stanno venendo a prendere, e dove devi andare gli chiedo, mi risponde che gli devono togliere un dente, ma come Elena, non ne hai nemmeno uno di denti .. e per cambiare discorso le chiedo cosa ci faccia li (domanda inutile ... direbbe il poeta Battisti Lucio).
E no, mi dice, sono caduta dal cavallo e mi ha dato le zampate qui sulla pancia, mi hanno operata ho le cicatrici, e subito tenta di spogliarsi per farmele vedere, la fermo e le chiedo, ma quando e' successo, e lei pronta tanto tempo fa, l'anno scorso, ma l'anno scorso non e' tanto tempo fa, eccome, mi fa, l'anno scorso non e' tanto tempo fa?

L'angoscia mi sale, rientro nella stanza di mia madre, dalla quale avevo tentato di fuggire, fuggire dal suo continuo lamento, e' piena di dolori, stanca di stare a letto, smania per alzarsi, ma non puo', non si reggerebbe in piedi, lei il cervello ce l'ha, eccome e' tutto il resto che non va, martedi la porto fuori da li.

Questa e' la dignita' rubata a questa gente? Perche' vechietti che sono stati giovani, han fatto il loro tempo, guerre, han lavorato una vita,  creato e prodotto, generato e cresciuto figli ... perche' devono finire cosi, tra pannoloni e subalternita' agli altri? Perche' la natura e' cosi?
Esco fuori, l'orario di visita e' finito, faccio un profondo respiro per togliermi dai polmoni quel tanfo, ma sopratutto per cercare di mettere l'universo tra me e quello che sto vivendo ogni sera, un incubo, penso che mi svegliero' e mi sembrera' solo un brutto sogno .. un sogno che si ripete ogni giorno.

[dvd85]

Quello che ogni tanto mi chiedo è: come sarò da "vecchio"???
Sarò come Elena oppure....???
L'importante è arrivarci a quell'età, sperando di arrivarci con la testa.

[Pasquale S]

sono delle situazioni drammatiche
io le ho vissute un po con i miei nonni in particolare mio nonno
lo ricordo da piccolo,un gran lavoratore,instancabile,uno che partento da niente ha cresciuto e sistemato 7 figli.
alla fine  aveva il corpo ma nn la mente
non è finito in una casa di riposa
ma ogni figlio a turno per 10 anni stava un giorno e una notte a casa sua

la vecchiaia è uan brutta cosa
io dico sempre di voler esserci finchè sono cosciente e autosufficiente
un minuto dopo prego il buon Dio per un veloce e indolore trapasso,indipendentemente dall età.
la cosa che ti fa rabbia  e che vedi novantenni sani e arzilli come un sessantenne
altre volte sessantenni distrutti,come se tutti i peccati di questa vita li hanno commesso loro.
mi dispiace per tua mamma

[linus16]

Che dire: ti piange il cuore ti rende infelice e triste. È dura ma la vita sono questa finca servi tutti ti cercano quando sei vecchio e sei tu ad aver bisogno nel 90% dei casi sei lasciato al tuo destino, chi è più fortunato ha del figlio che si prendono cura di loro, ma chi non c'è lì ha ? Meglio non pensarci.

[Gasarolo]

La vecchiaia l'abbiamo creata noi, o meglio, è un altro errore di come noi uomini gestiamo la nostra società. Una volta si era decrepiti ad una età inferiore e c'erano una marea di figli che potevano alleviare le ultime sofferenze. Ora, grazie al progresso, mediamente (perchè purtroppo non siam tutti fortunati) si sopravvive più a lungo ma le famiglie hanno al massimo uno o, se va bene, due figli, che magari non abitano neanche più vicino ai genitori e diventa difficile alleviare le ultime sofferenze. Poi la società è in grado di produrre tecnologie a più non posso, ma sempre basate sul consumismo e non su cose che possano servire alla gente. Quindi meglio spendere e spandere in armi, munizioni, sprecare denaro in mile e mille maniere, rubarlo, ma mai usarlo con coscienza e quindi creare cose e/o strutture che seguano lo sviluppo che abbiamo dato alla nostra società. In nome del progresso è impossibile fare cose utili, devono solo "rendere".... :o :-X

[Claudio M]

Un mio amico e collega di lavoro, coetaneo, che aveva fatto 4 figli (mentre io una sola). Io vedevo lui che era sempre impegnato e faceva anche sacrifici economici, mentre io libero da tutte le incombenze. Un giorno gli chiesi ma come fai con 4 figli, quanti sacrifici, mai tempo per te? Chi te l'ha fatto fare. Sapete cosa mi rispose?
Mi disse ... "sto capitalizzando"...
....allora non capii, oggi si.

[27 Rosso]

La vecchiaia l'abbiamo creata noi, o meglio, è un altro errore di come noi uomini gestiamo la nostra società. Una volta si era decrepiti ad una età inferiore e c'erano una marea di figli che potevano alleviare le ultime sofferenze. Ora, grazie al progresso, mediamente (perchè purtroppo non siam tutti fortunati) si sopravvive più a lungo ma le famiglie hanno al massimo uno o, se va bene, due figli, che magari non abitano neanche più vicino ai genitori e diventa difficile alleviare le ultime sofferenze. Poi la società è in grado di produrre tecnologie a più non posso, ma sempre basate sul consumismo e non su cose che possano servire alla gente. Quindi meglio spendere e spandere in armi, munizioni, sprecare denaro in mile e mille maniere, rubarlo, ma mai usarlo con coscienza e quindi creare cose e/o strutture che seguano lo sviluppo che abbiamo dato alla nostra società. In nome del progresso è impossibile fare cose utili, devono solo "rendere".... :o :-X

santa verità.

[geronimo2]

Mi hai fatto venire il magone, ma mi hai fatto anche pensare molto... grazie!

[Focvs89]

Ricordo la buon'anima di mio nonno che per 15 giorni abitò in una casa di riposo prima di lasciarci nel 2009, era molto angosciante quel posto... mi avete fatto pensare un pò a quei momenti e rifletto...alla mia età si è quasi convinti che la vita è infinita e che abbiamo tutto il tempo che vogliamo e a volte posticipiamo sacrifici e doveri...sto finalmente iniziando a capire che siamo di passaggio purtroppo e che dobbiamo sempre pensare al nostro futuro e stare il più possibile vicini alle persone che vogliamo bene, dobbiamo goderci la presenza dei nostri cari nulla e per sempre mannaggia!! Mi è venuto il magone anche a me...

Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2