Benedetto XVI lascia il pontificato il 28 febbraio

Aperto da Claudio M, 11 Febbraio 2013, 11:54:34

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Claudio M

Che dire ... morto un papa se ne fa un altro ... ce ne faremo una ragione.

Fordista dal 1985.

Pasquale S

mah
un papa strano
poco carismatico,difficile

nulla a che vedere con il precedente
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http://www.idaf.it/index.php?topic=30565

ICEMAN

e perchè???
( vuole lasciare spazio a silvio ??? )
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

Claudio M


Fordista dal 1985.

Pasquale S

 :) :)
ice di la verità
sei lontano parente di Silvietto
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ICEMAN

ultimamente si...come accendo la televisione lo trovo da qualche parte che elenca i suoi programmi...poi attenzione,quello è uno che se ti alzi dalla sedia per prendere una cosa ti frega subito il posto...:):):)
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

Claudio M

Ma le battute che si posssono fare sono tante e gratuite tipo .. ha subito l'effetto Monti che si e' dimesso, oppure si e' fidanzato come Silvio ... ma io credo anche che menti acute come lui ....
    possano aver capito!!

Fordista dal 1985.

ICEMAN

il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

Claudio M

Citazione di: iceman il 11 Febbraio 2013, 12:32:10
che vincono i " comunisti " ???

Non solo ossessionato, ma anche visionario sei ... comunisti??? Quali comunisti??? Ma dove stanno i comunisti??
Scusate l'O.T., mi fermo.

Fordista dal 1985.

ICEMAN

allora non ho capito...
perchè si dimette...???
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

Claudio M

Citazione di: iceman il 11 Febbraio 2013, 12:38:10
allora non ho capito...
perchè si dimette...???

Ma ... poco fa ho parlato con mio fratello, lui abozza una ragione materiale, del tipo che sua santita' si sia accorto delle magagne della chiesa e del marcio, io mi faccio una spiegazione molto piu' teologia, metafisica .. filosofica, che non vi sto a dire anche perche' mi verrebbe davvero difficile.

Fordista dal 1985.

ICEMAN

vabbè ma magagne e marcio ci sono sempre stati...da 2000 anni a stà parte...solo ora se ne accorge???
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

oᄊム尺

Qua al lavoro parlano di una foto di Ratzinger con Hitler...

Inviato dal mio Galaxy Nexus con Tapatalk 2


Claudio M

Citazione di: taom il 11 Febbraio 2013, 12:46:20
Qua al lavoro parlano di una foto di Ratzinger con Hitler...

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Ecco che esce un'altra ipotesi .... sicuramente quella meno credibile e' che il papa non abbia piu' le forze ... mi viene da pensare al predecessore rimasto in carica in agonia fino all'ultimo istante. Io sono per una idea piu' astrale, ma una cosa e' certa la verita'vera non la sapremo MAI!

Fordista dal 1985.

giovivirgi

si l'ho appena sentito sara' un complotto?????????????????
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Gianluca gianlu.m90

C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. H. Ford

abega

benebene, un altro gran rifiuto.
dante avrebbe di che scrivere, se rinascesse.


brinde

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pacciu86

mi fa piacere notare come a nessuno di noi mancherà il piccolo natzinger ;D

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Pasquale S

Citazione di: pacciu86 il 11 Febbraio 2013, 14:18:11
mi fa piacere notare come a nessuno di noi mancherà il piccolo natzinger ;D

l'aveva mandato la merkel per controllarci meglio
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Gianluca gianlu.m90

Citazione di: pacciu86 il 11 Febbraio 2013, 14:18:11
mi fa piacere notare come a nessuno di noi mancherà il piccolo natzinger ;D
potesse tornare il caro Giovanni Paolo II...
C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. H. Ford

pacciu86

Citazione di: Gianluca gianlu.m90 il 11 Febbraio 2013, 14:41:25
potesse tornare il caro Giovanni Paolo II...
potessero bruciare tutti all'inferno per le schifezze che fanno! gli faccio volentieri io da Caronte!

ICEMAN

Citazione
Citazione da: Gianluca gianlu.m90 - Oggi alle 14:41:25

    potesse tornare il caro Giovanni Paolo II...

potessero bruciare tutti all'inferno per le schifezze che fanno! gli faccio volentieri io da Caronte!

questa è cattiva però... :-X :-X :-X
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

pacciu86

Citazione di: iceman il 11 Febbraio 2013, 15:10:59
questa è cattiva però... :-X :-X :-X
questa di più forse http://www.stopcensura.com/2010/03/crimen-sollicitationis-ecco-la-legge.html

[spoiler]Crimen sollicitationis (in latino crimine di "provocazione" o "adescamento") è un documento riservato emesso nel 1962 (la prima edizione, voluta da Pio XI, risale però al 1922) dal Sant'Uffizio (ora Congregazione per la Dottrina della Fede), diretto «a tutti i patriarchi, arcivescovi, vescovi e altri ordinari del luogo, anche di rito orientale». Il documento, redatto dal cardinal Alfredo Ottaviani e approvato da papa Giovanni XXIII, stabiliva la procedura da seguire secondo il diritto canonico nelle cause di sollicitatio ad turpia, cioè quando un chierico (presbitero o vescovo) veniva accusato di usare il sacramento della confessione per fare avances sessuali ai/alle penitenti. In seguito alla promulgazione dei nuovi Codice di diritto canonico (1983) e Codice dei canoni delle Chiese orientali (1990), l'istruzione Crimen sollecitationis è stata parzialmente riveduta nel 2001 dalla Congregazione per la dottrina della fede, con la lettera De delictis gravioribus (è una lettera  a firma Joseph Ratzinger scritta il 18 maggio 2001 quando era ancora Papa Karol Józef Wojtyła , Papa Giovanni Paolo II, che aggiorna l'elenco dei delitti secondo il diritto canonico, per i quali la Congregazione per la Dottrina della Fede si riserva l'ultima parola rispetto alle chiese locali. Tali delitti, scelti per la loro particolare gravità, riguardano sia la celebrazione dei sacramenti sia la morale cattolica).

Contenuto
Il documento è di per sé destinato a regolare lo svolgimento dei processi canonici nel caso di sollicitatio ad turpia; esso stabilisce le procedure da seguire in tutte le fasi del procedimento, iniziando dalla maniera di ricevere la denuncia, disciplinando le modalità di svolgimento delle indagini, la maniera di citare il presunto colpevole, di emettere la sentenza, di fare ricorso. In particolare, l'esito delle indagini può essere diverso:
nel caso che il fatto appaia senza alcun fondamento, ciò viene dichiarato nell'atto e si distruggono i documenti accusatori;
nel caso gli indizi siano vaghi e indeterminati il caso viene archiviato, nell'evenienza che emergano nuovi elementi probatori;
nel caso che ci siano indizi certi del fatto, ma ancora non sufficienti per istituire l'azione accusatoria, si procede all'ammonizione dell'imputato e si conservano gli atti nell'eventualità di sviluppi futuri;
nel caso che gli indizi siano sufficienti, l'imputato viene citato in giudizio e si celebra il processo canonico.
Il titolo terzo del documento stabilisce le possibili pene da comminare al colpevole: sospensione a divinis e – secondo la gravità – dichiarazione di inabilità al ministero ecclesiastico, privazione di tutti i benefici, dignità, voce attiva e passiva, e inabilità agli stessi, dimissione dallo stato clericale nei casi più gravi. Si tratta quindi di una pena che per sua natura diventa pubblica nel momento in cui viene eseguita, anche se il procedimento ecclesiastico è portato avanti in tutta segretezza. Sempre nel titolo terzo vengono indicate nello specifico anche le circostanze aggravanti: il numero e la condizione delle persone provocate, specialmente se minorenni e consacrati a Dio con i voti religiosi; la forma della provocazione, specialmente se unita a insegnamento falso o a falso misticismo; la turpitudine degli atti commessi; il carattere diuturno delle conversazioni disoneste; la reiterazione; la recidività dopo l'ammonizione; la speciale malizia del provocante. L'ultimo titolo del documento stabilisce che le stesse norme e la stessa procedura è da seguire anche nel caso del crimen pessimum (il «crimine peggiore»), ossia i «fatti esterni osceni gravemente peccaminosi commessi o anche solo pianificati da un chierico in qualunque maniera con una persona del proprio sesso» (n. 71). Si equiparano al crimen pessimum anche gli atti dello stesso tipo compiuti con bambini (di entrambi i sessi) o animali (n. 73). Si stabilisce anche cosa fare nel caso dei "religiosi esenti".

Il carattere di segretezza
Il documento impone un vincolo assoluto di segretezza sia per le cause trattate che per il documento stesso, sia durante il procedimento che successivamente alla decisione ed esecuzione della sentenza . Il giuramento di silenzio perpetuo su ogni cosa avvenuta durante le fasi del processo è obbligatorio per tutti gli intervenuti nel procedimento canonico: gli imputati ma anche le vittime dei crimini contestati e gli eventuali testimoni . Per i membri del tribunale il testo del giuramento è fissato nella Formula A. Il segreto non può essere violato in alcun modo dai membri del tribunale, «né direttamente né indirettamente», «nemmeno per un bene maggiore o per causa urgente e grave», «salvo dispensa esplicita del sommo pontefice», sotto pena di scomunica latae sententiae. L'accusato, che viola il segreto con persona diversa dal suo difensore, è semplicemente sospeso "a divinis". Per gli accusatori e i testimoni, invece, non è prevista alcuna pena, a meno che gliene sia esplicitamente minacciata una nel corso dell'accusa, della deposizione o dell'escussione . L'interpretazione di questo punto è controversa:
i detrattori del documento sostengono che il vincolo di segretezza fosse stato imposto al fine di occultare eventuali scandali;
secondo l'interpretazione della Chiesa, invece, la segretezza sulle fasi del processo era necessaria per tutelare le parti (imputato, vittima e testimoni) prima della sentenza definitiva.
« ...Nonostante una certa cultura del segreto abbia pervaso queste materie nella Chiesa cattolica, non è questo documento [il Crimen sollicitationis, NdT] la causa. [...] Gli esperti di diritto canonico ritengono ci siano buone ragioni per mantenere la massima riservatezza nei casi di abusi sessuali. Essa permette ai testimoni di parlare liberamente, ai preti accusati di proteggere il loro buon nome fino a che non sia accertata la colpevolezza e alle vittime che non vogliono pubblicità di farsi avanti. »

(John L. Allen Jr)
Va sottolineato inoltre che l'obbligo alla segretezza previsto dal Crimen sollicitationis riguarda solo i fatti di cui si è venuti a conoscenza durante il processo canonico (la cui conseguenza estrema alla violazione è la scomunica) e che ciò non impedisce ad alcuno di denunciare alle autorità civili i casi di pedofilia di cui si era già a conoscenza. Inoltre, dato che il documento era riservato, difficilmente esso avrebbe potuto influenzare le azioni dei funzionari della Chiesa, eccetto quelle di coloro che erano a conoscenza della sua esistenza. Al contrario, ritenendo che la Chiesa abbia preferito gestire tali situazioni senza coinvolgere le autorità civili e restando esclusivamente nell'ambito del diritto canonico, la Corte distrettuale di Harris County (Texas) ha indagato e nel gennaio 2005 imputato per "ostruzione alla giustizia" Joseph Ratzinger, per sospetta copertura dei casi di abusi da parte di preti negli Stati Uniti. Tale imputazione è tutt'ora in vigore, ma Ratzinger non può essere processato poiché è stata accolta dal presidente Bush la sua formale richiesta di immunità in quanto "Capo di Stato in carica". Indipendentemente da questo documento, nella Chiesa è stato autorevolmente sostenuto che un Vescovo non deve denunciare penalmente un sacerdote che gli ha confidato, al di fuori del segreto confessionale, di aver commesso il delitto di pedofilia, in virtù di un più ampio "segreto professionale", come viene riferito da Mons. Tarcisio Bertone in un'intervista al mensile cattolico 30 giorni a pochi mesi dall'emanazione della lettera De delictis gravioribus (cfr. sezione seguente), di cui era cofirmatario:

« ...Giornalista: A queste nuove Norme, soprattutto da parte laica, è stata fatta una obiezione. Perché un vescovo che viene a conoscenza del comportamento di un proprio sacerdote, delittuoso per la Chiesa ma anche per l'autorità civile, non ne deve informare la magistratura civile? Bertone: Le Norme di cui stiamo parlando si trovano all'interno di un ordinamento giuridico proprio, che ha un'autonomia garantita, e non solo nei Paesi concordatari. Non escludo che in particolari casi ci possa essere una forma di collaborazione, qualche scambio di informazioni, tra autorità ecclesiastiche e magistratura. Ma, a mio parere, non ha fondamento la pretesa che un vescovo, ad esempio, sia obbligato a rivolgersi alla magistratura civile per denunciare il sacerdote che gli ha confidato di aver commesso il delitto di pedofilia. Naturalmente la società civile ha l'obbligo di difendere i propri cittadini. Ma deve rispettare anche il "segreto professionale" dei sacerdoti, come si rispetta il segreto professionale di ogni categoria, rispetto che non può essere ridotto al sigillo confessionale, che è inviolabile. Giornalista: Eppure si può pensare che tutto ciò che viene detto al di fuori della confessione non rientri nel "segreto professionale" di un sacerdote... Bertone: È ovvio che si tratta di due livelli differenti. Ma la questione è stata ben spiegata dal cardinale Ersilio Tonini durante una trasmissione televisiva: se un fedele, un uomo o una donna, non ha più nemmeno la possibilità di confidarsi liberamente, al di fuori della confessione, con un sacerdote per avere dei consigli perché ha paura che questo sacerdote lo possa denunciare; se un sacerdote non può fare lo stesso con il suo vescovo perché ha paura anche lui di essere denunciato... allora vuol dire che non c'è più libertà di coscienza. »

(Gianni Cardinale)

L'istruzione Crimen sollicitationis venne menzionata nel 2001 nella lettera De delictis gravioribus, che individua «i delitti più gravi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti», rivedendo il Crimen sollicitationis alla luce delle recenti riforme dei codici di diritto canonico. La lettera, firmata dall'allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Joseph Ratzinger, e dall'allora segretario della Congregazione, cardinale Tarcisio Bertone, era rivolta «ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e gerarchi interessati». L'istruzione è stata citata e fortemente criticata nel documentario Sex crimes and the Vatican  trasmesso il 29 settembre 2006 dal network inglese BBC, la cui trasmissione in Italia suscitò molte polemiche e la cui tesi di fondo, contestata in ambito cattolico, è che vi sia stata omertà da parte della Chiesa cattolica rispetto agli abusi sessuali perpetrati da presbiteri e chierici ai danni di minori. La De Delictis Gravioribus a firma di Ratzinger, attribuisce dunque, alla Congregazione per la dottrina della fede, una propria autonoma "giurisdizione" che aveva il suo decorso dal momento della denuncia di un eventuale crimine, fino ai dieci anni successivi al giorno in cui il minore avesse compiuto i diciotto anni d'età. Secondo le istruzioni di Ratzinger, i resoconti delle "indagini preliminari" su ogni singolo caso di abuso avrebbero dovuto essere inviati all'ufficio di cui lui era a capo, il quale ne avrebbe riferito a speciali tribunali vaticani, al cui interno le cariche di giudice, pubblico ministero, notaio e rappresentante legale venivano ricoperte esclusivamente da ecclesiastici. "Situazioni di questo tipo sono coperte dal segreto pontificio", concludeva la lettera di Ratzinger. L'infrazione del segreto pontificio veniva intesa come una grave azione, perseguibile anche attraverso la scomunica. Nell'estate del 2003 l'avvocato Carmen Durso di Boston (Massachusetts, USA) consegnò una copia dell'Istruzione del 1962 Crimen Sollicitationis al procuratore Michel J. Sullivan, chiedendogli di riscontrare gli elementi, all'interno della giurisdizione federale, per procedere contro le gerarchie vaticane, colpevoli, a suo avviso, di aver deliberatamente coperto i casi di abusi sessuali che vedevano coinvolti membri del clero. Contestualmente, un'altra lettera arrivò sul tavolo del procuratore, firmata da Daniel Shea, avvocato di Houston (Texas, USA) ed ex seminarista, che aveva scoperto il documento del 1962 e ne aveva dato copia al quotidiano "Worcester Telegram & Gazette" di Boston e all'avvocato Durso. Il caso venne portato all'attenzione pubblica internazionale dalla rete televisiva statunitense CBS. Le gerarchie vaticane si difesero sostenendo che le norme contenute nel documento del 1962 non avevano più alcun valore vincolante dal momento in cui erano entrate in vigore le riforme del Codice di diritto canonico, nel 1983. In realtà, come spiegava l'avvocato Shea nella sua lettera e come evidenziato dal succitato testo in latino e nella sua traduzione in italiano, la Crimen Sollicitationis era citata come ancora in vigore in una nota dell'epistola De Delictis Gravioribus, firmata da Ratzinger. (da Wikipedia)


Prima parte del documentario della BBC



Il video più visto in questi giorni è un servizio della BBC trasmesso il 1 Ottobre 2006. Riferisce di un documento ufficiale della Chiesa cattolica dal titolo "Crimen Sollicitationis", che spiega come le gerarchie della Chiesa dovrebbero occultare i reati sessuali. Il video è stato sottotitolato in italiano a cura di http://www.bispensiero.it e dura 40 minuti. Di seguito è riportata una parte della traduzione del servizio dal sito di Bispensiero. "DOYLE - Il Crimen Sollicitationis prescrive una politica di segretezza assoluta su tutti gli abusi. Quello che leggiamo qui è una chiara politica di copertura dei casi di abuso commessi dai preti. E anche la punizione per quelli che vorrebbero richiamare l'attenzione su questi crimini ad opera del clero. Il che prova che le gerarchie ecclesiastiche sono interessate unicamente al controllo della situazione. C'è la chiara evidenza che la preoccupazione è solo di controllare e contenere il problema. Da nessuna parte c'è scritto di aiutare le vittime. La sola cosa che impone, invece, è di terrorizzare le vittime con la minaccia di punirle se raccontano l'accaduto. L'obiettivo è proteggere la reputazione dei preti, finchè la Chiesa non compia indagini. In pratica copre i preti pedofili. Speaker: Fu Ratzinger a imporlo per 20 anni, l'uomo eletto Papa lo scorso anno. Nel 2001 Ratzinger emanò il seguito del Crimen Sollicitationis. Lo spirito era lo stesso. Ribadiva con enfasi la segretezza, pena la scomunica. Ne inviò una copia ad ogni vescovo del mondo. Recentemente ha aggiunto che tutte le accuse devono essere vagliate esclusivamente dal Vaticano. In altre parole solo Roma può pronunciarsi sugli abusi sessuali sui minori. DOYLE: E' tutto controllato dal Vaticano, e a capo del Vaticano c'è il Papa. Joseph Ratzinger si occupò di questo per parecchi anni, dopo l'emanazione del Crimen Sollicitationis. Ha emanato il seguito del Crimen, e ora è Papa. Tutto questo significa che le regole e l'approcciosistematico non sono cambiati. COLM: il nuovo documento fu un'opportunità mancata di modernizzare l'atteggiamento della Chiesa, proprio mentre stavano esplodendo gli scandali più gravi negli Stati Uniti. Speaker: Colm andò allora a Roma per capire se si trattava di casi isolati sfuggiti al controllo del Vaticano o una copertura sistematicada parte delle gerarchie ecclesiastiche. COLM - Mentre nel 2002 gli scandali esplodevano in Irlanda, centinaia di casi stavano emergendo negli Stati Uniti. Un rapporto degli USA denuncia 4.500 preti accusati di violenza o abusi sessuali sui minori. Speaker: - Il centro degli scandali era Boston, e la storia si ripetè ancora una volta: i preti accusati venivano sollecitamente spostati da una parrocchia all'altra. Nuovamente veniva operata una copertura sistematica. Al vescovo prontamente allontanato subentrò allora Padre Patrick Wall, un ex benedettino al quale il Vaticano ordinò di imporre il Crimen Sollicitationis nelle diocesi del Minnesota. WAL: Ero parte del sistema, ma mi accorsi di essere manovrato ingannevolmente. Fu la "notte dello spirito". Tutto quello in cui avevo creduto per 10 anni... Decisi di non lavorare più per una istituzione che si sforzava di sembrare santa, ma che pensava solo a proteggere se stessa..." da BeppeGrillo.it[/spoiler]

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Era un Papa tecnico. Prima o poi doveva finire. Adesso si ricandiderà!


ICEMAN

il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

pacciu86


c.alessandro75

Avete letto la notizia battuta da tutti i siti di informazione?
Il Papa ha rassegnato le sue dimissioni. Ha dichiarato che a causa della sua età non riesce più a sopportare il peso dell'incarico ed ha deciso di dimettersi.

E' un discorso delicato perché quando ha assunto l'incarico, sapeva a cosa stava andando incontro; ma è pur vero che ha fatto una scelta coraggiosa ed ha lasciato spazio a qualcuno che possa superare le sue debolezze.

Cosa ne pensate?

Ciao,
Ale
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luckya

Scusate ma la Fornero ancora non ha detto che è "Choosy"?
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


The Mediator
Between Head
And Hands Must
Be The Heart!


27 Rosso



An92

Beh...certo che è strano...nn avveniva dal 1600 sé nn erro...la profezia dei Maya l'abbiamo scampata...ora spunta quella di San malattia ke dice che l' ultimo papa del mondo è nero... Che sarebbe Obama...ma immaginate se il prossimo papa avrà la pelle scura???sarà un altro 21 dicembre x i media..io ci credo poco oramai alle profezie dopo dicembre...secondo la nuova profezia l'ultimo Paparegnera fino alla fine della città di Roma...quindi alla fine dell'Italia e credo anche del mondo....a proposito ora cm ora nn è che l'Italia se la passa bene...staremo a vedere...io cmq resterò nella mia fortezza chiamata Mondeo:-)
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