E se fosse successo a lui?

Aperto da focus style, 09 Novembre 2012, 09:24:02

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focus style

Vi riporto questa notizia.
Per coloro i quali si "scocciassero" di aprire il link faccio copia/incolla: [spoiler]La storia di una morte e l'indifferenza di fronte ad essa di un giovane napoletano
Una normale mattinata alla stazione di Sorrento, sempre affollata di studenti e lavoratori che si spostano verso Napoli. La circumvesuviana arriva, fa salire la folla che si spintona e si affanna per trovare un posto a sedere e riparte. Nell'ultima carrozza un uomo sulla settantina si era appena accomodato, quando un forte dolore al petto lo fa contorcere al suolo. Tutti i passeggeri rimangono impietriti. Qualcuno si chiede cosa stia succedendo anche se la situazione è chiarissima.

L'uomo ha un malore ed allora ecco l'intervento di un medico che si trovava qualche seggiolino più avanti, qualcun altro allerta il 118. Il vocio si intensifica, la notizia dall'ultima carrozza arriva velocemente al conducente che alla prima stazione, quella di Meta, ferma il treno per consentire al pronto intervento di arrivare all'uomo al quale nel frattempo stanno facendo un massaggio cardiaco. Momenti concitati mentre si cerca di rianimare l'uomo. Tre, quattro al massimo cinque minuti sono troppi per un giovane che alza la voce: "portatelo a terra e ripartiamo!".

I passeggeri sono sotto chock, il giovane insiste e minaccia il capotreno che intanto era giunto all'ultima carrozza: "allora ripartiamo? Che cosa stai aspettando?". Ignoranza o una semplice fretta. L'uomo viene trasportato al nosocomio sorrentino, ma anche se i soccorsi sono stati tempestivi non ce la farà. Dopo l'intervento dei Carabinieri il treno riparte mentre quel giovane afferma: "Finalmente".[/spoiler]

Adesso: Al di là del fatto che il povero settantenne è morto, ho postato la notizia per un altro motivo. Come giustamente Si chiedeva il giornalista l'atteggiamento del giovane è dettato da ignoranza o semplice fretta? io propendo per la seconda. Senza alcun intento di voler strumentalizzare una morte, credo che il rimanere indifferenti davanti ad un malore, ad una morte, non sia ignoranza. Anche i pecorari della valle più sperduta della montagna più sperduta del Paese più sperduto del mondo non restano indifferenti. Credo, piuttosto, che sia un "obbligo" di vita. Ovvero credo che la situazione politico/economica/lavorativo-finanziaria in cui ci troviamo obblighi al rimanere indifferenti davanti a queste cose e pensare a quel che dovremo affrontare nel corso della giornata. Pensare a non arrivare tardi sul posto di lavoro per non dare scuse al capo di farci un richiamo o di licenziarci.
Logicamente questa è solo una possibilità. Potrebbe anche essere che il giovane sia completamente indifferente alle altrui sorti e se ne "fotta"! Però mi viene da pensare.... E SE FOSSE CAPITATO A LUI?

oᄊム尺

Io invece propendo invece per l'ignoranza

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abega

più che ignoranza, secondo me l'affare si ingrossa.
si tratta di una mancanza di rispetto per le sorti altrui (faccio finta di credere al giornalista, in questo caso, non vado ad investigare sulla realtà del fatto) tipica di questo momento storico in questo paese.
spero mi capiate senza dover tirare in ballo i motivi pr cui ci siamo ridotti così.  ::)

marcovola

Non voglio nemmeno prendere in considerazione l'eventuale privo di cuore perchè su di esso non ci sono parole, preferisco pensare invece alla tesi dell'ignoranza e della perenne fretta che ci assale e per sdrammatizzare questa tragedia umana posto questo video
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

melyeclau

Siamo tutti risucchiati in un continuo incastrarsi di eventi a rincorrere la lancetta dei secondi, purtroppo non resta molto spazio per le emozioni finché non riguardano la nostra stretta cerchia affettiva! Se poi aggiungiamo tutta la propaganda deleteria per chi guarda la televisione...
È una cosa schifosa ma è così per la grande maggioranza di noi :-[:-[

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ernesto

#5
Citazione di: focus style il 09 Novembre 2012, 09:24:02
Vi riporto questa notizia.
Per coloro i quali si "scocciassero" di aprire il link faccio copia/incolla: [spoiler]La storia di una morte e l'indifferenza di fronte ad essa di un giovane napoletano
Una normale mattinata alla stazione di Sorrento, sempre affollata di studenti e lavoratori che si spostano verso Napoli. La circumvesuviana arriva, fa salire la folla che si spintona e si affanna per trovare un posto a sedere e riparte. Nell'ultima carrozza un uomo sulla settantina si era appena accomodato, quando un forte dolore al petto lo fa contorcere al suolo. Tutti i passeggeri rimangono impietriti. Qualcuno si chiede cosa stia succedendo anche se la situazione è chiarissima.

L'uomo ha un malore ed allora ecco l'intervento di un medico che si trovava qualche seggiolino più avanti, qualcun altro allerta il 118. Il vocio si intensifica, la notizia dall'ultima carrozza arriva velocemente al conducente che alla prima stazione, quella di Meta, ferma il treno per consentire al pronto intervento di arrivare all'uomo al quale nel frattempo stanno facendo un massaggio cardiaco. Momenti concitati mentre si cerca di rianimare l'uomo. Tre, quattro al massimo cinque minuti sono troppi per un giovane che alza la voce: "portatelo a terra e ripartiamo!".

I passeggeri sono sotto chock, il giovane insiste e minaccia il capotreno che intanto era giunto all'ultima carrozza: "allora ripartiamo? Che cosa stai aspettando?". Ignoranza o una semplice fretta. L'uomo viene trasportato al nosocomio sorrentino, ma anche se i soccorsi sono stati tempestivi non ce la farà. Dopo l'intervento dei Carabinieri il treno riparte mentre quel giovane afferma: "Finalmente".[/spoiler]

Adesso: Al di là del fatto che il povero settantenne è morto, ho postato la notizia per un altro motivo. Come giustamente Si chiedeva il giornalista l'atteggiamento del giovane è dettato da ignoranza o semplice fretta? io propendo per la seconda. Senza alcun intento di voler strumentalizzare una morte, credo che il rimanere indifferenti davanti ad un malore, ad una morte, non sia ignoranza. Anche i pecorari della valle più sperduta della montagna più sperduta del Paese più sperduto del mondo non restano indifferenti. Credo, piuttosto, che sia un "obbligo" di vita. Ovvero credo che la situazione politico/economica/lavorativo-finanziaria in cui ci troviamo obblighi al rimanere indifferenti davanti a queste cose e pensare a quel che dovremo affrontare nel corso della giornata. Pensare a non arrivare tardi sul posto di lavoro per non dare scuse al capo di farci un richiamo o di licenziarci.
Logicamente questa è solo una possibilità. Potrebbe anche essere che il giovane sia completamente indifferente alle altrui sorti e se ne "fotta"! Però mi viene da pensare.... E SE FOSSE CAPITATO A LUI?



e se fosse stato suo padre?[/b]
focus MK 2,5 tdci 2.0   136 CV
cruise control illuminato, svuota tasche illuminato, cassetto illuminato, bracciolo illuminato con spia, cofano illuminato, pozzetti ant e post illuminati, coral monza 165mm, specchietti esterni con led, clacson su piastrine argentate

27 Rosso

Se fosse stato suo padre,gli sarebbe bruciato il deretano . :o


🡱 🡳