Incidente sulla A16.

Aperto da focus style, 29 Luglio 2013, 17:33:32

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focus style

Penso abbiate sentito cos'è successo sulla A16. Un pullman ha sfondato il New Jersey ed è crollato in una vallata da un'altezza di una quarantina di metri. Circa 40 le vittime...


Adesso senza riportare sterilmente la notizia, visto che la stampa tutta sta trattando l'argomento, ed è facile per chiunque capire di che stiamo parlando, vorrei fare un piccolo ragionamento ad alta voce.


Quella strada, e quel cavalcavia, li conosco fin troppo bene. Quando entrai a Medicina venni assegnato al distaccamento di Avellino, quindi ogni mattina mi mettevo in macchina e percorrevo l'A16, passando anche per il tratto incriminato. Logicamente lo facevo anche al ritorno, dove quel tratto equivale ad una discesa con limite di 80km/h, una discesa così ripida da costringerti a stare in IV e a dare più di qualche colpo di freno pur di non superare il limite. Questa discesa (stiamo andando in direzione Napoli) inizia a livello di Monteforte Irpino, dove si scollina a circa 400mt per poi arrivare a Baiano a circa 200mt. Il tutto nel giro di scarsi 20 km.


Adesso io non so quali siano le cause che abbiano portato alla caduta del pullman, ma so per certo che quella strada fa cacare. Ogni volta che la percorrevo mi chiedevo cosa sarebbe successo se, d'improvviso, avessero ceduto i freni o fosse scoppiata una ruota o mi fossi addormentato etc etc.


Non si può, come si fa spesso in questo Paese, e come, forse, succederà anche in questo caso, dare la colpa alla velocità. Certo non è una strada facile da gestire, ma una che ti porta a correre (sotto la forza di gravità). Ma proprio per questo dovrebbe essere stata progettata con più criterio. Chi la conosce saprà che è quasi del tutto rettilinea tranne in un paio di tratti, tra cui proprio quello dove è precipitato il bus. Come si possono pagare pedaggi ogni anni sempre più cari per poi trovarsi strade degne, forse, del Rwanda?


Mi viene in mente un altro esempio. Quello dell'Asse Mediano (S.S. 162), strada che collega le periferie di Napoli e Caserta. Questa è talmente schifosa e pericolosa che, a quanto si dice, l'ingegnere progettista sia stato accusato di non so quanti reati e sia ancora in galera.


E come queste ci sono milioni di altre strade in tutta Italia che farebbero sì che si sputasse in faccia ai loro progettisti.


Perché ci meritiamo tutto ciò? Cos'abbiamo fatto per meritarlo? Secondo voi una cosa del genere potrebbe mai succedere in Belgio, in Olanda, in Germania o in Inghilterra?


Perché per dire che una strada fa schifo ci deve prima scappare il morto (in questo caso più di 40)? Come possono certe strade passare il collaudo? Come possono certe strada non passare il collaudo e, ciò nonostante, essere aperte lo stesso?


P.S. Sulla A16 non c'è il tutor. Sono pronto a scommettere che dopo questa tragedia lo metteranno. Ma non è solo la velocità a creare problemi. I problemi sono migliaia. Si parta con le macchine non revisionate, le ruote lisce, etc., ma si arrivi anche alla rete stradale che è oscena! Daranno sicuramente la colpa all'autista e se ne laveranno le mani.


Con questo non voglio dire che l'autista sia esente da responsabilità. Questo non lo posso sapere.

luckya

Hai veramente 28 anni?
E' per questo che te la prendi con il progettista e non te la prendi con chi ha commissionato l'autostrada.
Non hai vissuto i tempi in cui ci venivano regalate queste stupende infrastrutture.
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


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Ronny

spero che facciano presto luce su questo disastro,certo però che ci sono particolari strani tipo che l'autobus sembra che abbia perso "parti della trasmissione" già centinaia di metri prima dell'incidente,ma poi mi chiedo,possibile che non aveva altra alternativa che schiantarsi sulle auto ferme o non riuscire a avvisare quelli davanti col clacson..boh..forse colpo di sonno?
questi secondo me sono veri appuntamenti con la morte,dove diverse situazioni che prese da sole non creano grossi problemi,invece messe tutte insieme creano la tragedia..vedi freni rotti,in discesa,con di fronte macchine ferme,sul viadotto..cioè..FINAL DESTINATION!!  :-X



Pasquale S

non avevo sentito  delle macchine ferme

quello che prevale
sembra un alta velocità dovuta  alla perdita di controllo del mezzo
diversi metri prima son stati trovati pezzi della trasmissione
e segni sulla barriera,come se cercasse di frenare
cmq  una tragedia enorme

non so se qualcuno di voi ha mai fatto la  sgc rosarno-gioiosa
una superstrada che collega il versante tirreno con quello ionico
ennesima strada della morte,decine di persone morte.
un dislivello pazzesco, un unica carreggiata  a 3 corsie
fofo sw 1.6 90 cv
After Market:vetri oscurati-fari lenticolari xenon con angel eye-luci pozzetto anteriori e posteriori illuminazione led-sensori parcheggio con display-led rossi su maniglie interne-chiave  a scatto-cruise control illuminato-luci alette parasole + 3° plafoniera-airbag pass. Off-Cdb a Colori-illuminazione ambiente rossa-sensore fluido lavavetri.

http://www.idaf.it/index.php?topic=30565

Claudio M

Anche io conosco strabene quella strada e come dice Marco una cosi lunga discesa e' davvero pericolosa, mette a dura prova gli organi di frenata e di trasmissione di un mezzo.

Fordista dal 1985.

Ronny

appena sentito il radiogiornale e insistono ancora con l'alta velocità del bus..ma dico io..che BEEP c'entra!! il problema è a monte quella è solo una conseguenza..sti giornalisti basta che dicono che le macchine corrono e sono contenti..



luckya

#6
I più anziani conoscono il metodo, lo conoscono per sentito dire, come me.
Lo conoscono nella verifica dei fatti.
Come me.

Facciamo un esempio.
Facciamo finta che dobbiamo costruire un'autostrada (numeri tanto per) da 2 corsie + emergenza per carreggiata. Ogni corsia per legge deve essere di 2 metri (numeri per dire).
Totale 12 metri di larghezza.
Ora sulla carta viene progettata una strada larga 12 metri, finanziata una strada larga 12 metri. Aggiungiamo barriere centrali, laterali, segnaletica.
Se siamo tutti d'accordo, da chi finanzia a chi progetta a chi realizza a chi collauda, le corsie invece di farle di 2 metri le facciamo di 1.80 metri, le barriere le facciamo di 20 cm più basse, lea segnaletica orizzontale poco più stretta e con meno vernice, l'asfalto di mezzo centimetro meno spesso, ecc. ecc.
Ecco che a fine progetto viene pagata una strada che vale 100 ma si realizza una cosa che vale 80.
Il resto ... lo avete capito.

Ripeto, più anziani ricordano il metodo.

Aggiungiamo che a suo tempo gli appalti non erano così trasparenti come oggi, che è tutto dire.

Ora ipotizziamo che lo stato paghi di 100 metri di curva l'80% in più del rettilineo.
A suo tempo capitava.
Per cui invece di scavare tunnel o costruire viadotti (il cui studio di fattibilità, guardacaso, ne sconsigliava la realizzazione) si fanno curve discese, salite, terrapieni.

Voi direte: ok ma con quelle curve e quelle discese non si può andare a 140 km/h!!!! (ricordo che a suo tempo la velocità massima consentita per un 1600 era di 140 km/h)
Che problema c'è, rispondo io, mettiamo dei cartelli che nei tratti di curva o nelle discese limitino la velocità a ... 80 100 o 60 km/h.
Poi sta all'automobilista adeguarsi.

Ora non so se quel pullman avesse la meccanica, i freni, le gomme, la revisione in ordine. Mi auguro di si.

Quello che so è che una strada con quelle caratteristiche non deve essere un'autostrada.

Conoscete la SS106 ionica?
In alcuni punti la carreggiata è più stretta di 6 metri.
Chi ha omologato quella strada come statale?????

Infatti in quei punti avvengono molti incidenti.

Non so se sono stato spiegato .... lo dico per i più giovani, tanto per non dimenticare quello che accadeva 30 anni fa, tanto per capire come mai oggi siamo in questo stato.

Se ricordate, una frase tipica per giustificare e volere le leggi europee era proprio "almeno questi rispetteranno le regole per come sono invece di interpretarle a proprio piacimento"
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ICEMAN

il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

luckya

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dadocom04

#9
Trasmissione rotta... Forse ha provato una scalata con doppietta se montava un cambio fuller, nel tentativo di usare il freno motore.
Quella strada la faccio tante volte pure io e mi chiedevo spesso se quel new jersey fosse ben ancorato, ma quello a vederlo bene è un mezzo new jersey! Tagliato sulla veticale! E come fá a reggere un mezzo pesante? con 4 bulloncini del 24 ancorati a tassello chimico? Andate a cercare sul tube "crash test guard raill"
Io ho visto il nuovo tratto SA/RC.... Poco è a norma. ... Ma se deve finì ed in fretta, le norme ci sono,  ma non si rispettano.
Facile dare la colpe a chi non può piú difendersi.
Sulla via per termoli ho incontrato apposite uscite di emergenza x mezzi pesanti con sistema frenante in avaria, non credo che costi poi così tanto realizzarle.
X quanto riguarda i freni... Sono pneumatici... Se manca aria o si rompe il circuito dovrebbero aprirsi le ganasce e fermare il mezzo, del resto se non carichi l'aria non vá...
Una preghiera, che riposino in pace. quella che non deve avere il o i responsabili di questa tragedia, a tutti i livelli.
finchè il pedale scende... schiafaccialo!!

se il mondo cade a pezzi... incolliamolo con abbbondante colla vinilica!!!!

pacciu86

Citazione di: luckya il 30 Luglio 2013, 23:50:33
Lettura consigliata
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/pullman_bviadotto_morte/notizie/309984.shtml
CitazioneChissà che non sia l'occasione per ripensare i collegamenti con il Mezzogiorno.
O per eliminarli del tutto......

marcovola

Mezzo di 18 anni e revisione fatta a marzo 2013..... io in 18 anni ho cambiato tre macchine, non trasporto passeggeri e l'auto prima di questa l'ho distrutta perche quelli che mi precedevano avevano l'ABS ed io no.... fate un po voi!!!
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

pupi73

vogliamo dire poi che un timbro che attesta che è stata fatta la revisione non sempre vuol dire che la revisione sia effettivamente stata fatta?!?!?

Ronny

D'altronde tutti conoscono qualcuno al centro di revisione o un meccanico che intermedia e alla fine passano la revisione anche macchine che non lo meriterebbero..specie da quando ci sono i centri privati..



Naomo

#14
suca

spotolo

Al di là del giustissimo discorso sulle penose condizioni delle strade nostrane, anche di quelle appena rifatte, io dico che dovrebbe esserci una legge che vieta a pullman con più di 10 anni di vita e tot chilometri all'attivo di circolare.
Un pullman ricordo che può trasportare 50 persone..e di solito va su e giù per il mondo senza soste..
Purtroppo manca sempre il coraggio di fare leggi serie, in Italia si sa che ogni categoria ha la sua lobby.
Come si può pensare di cancellarle se quella più forte, e con più zone d'ombra da coprire, è proprio quella che ruota intorno ai lavori pubblici?..
Ford Focus 1.6 Tdci 80 kw Titanium '09 bianca

luckya

Aggiornamento.
Ovviamente la stampa darà la colpa al vecchio pullman che, anche se non avrà le sue responsabilità, calmerà il popolo e lo farà sentire sicuro sicurino.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-31/tragedia-irpinia-guardrail-viadotto-231531.shtml?uuid=AbSOaEJI

Il guard-rail del viadotto Acqualonga sull'A16 non era a norma. E non è stato adeguato per due volte: due erano state le occasioni per sostituirlo negli ultimi anni. Ma è rimasto uguale a quello che c'era nel 1990, all'epoca delle prime barriere di cemento, allora rivoluzionarie ma oggi superate da prodotti studiati meglio e sottoposti a crash-test di una certa severità. Forse è per questo che la Procura di Avellino ha iscritto ieri nel registro degli indagati anche due tecnici di Autostrade per l'Italia, oltre a Gennaro Lametta, titolare dell'impresa di autotrasporto il cui bus (guidato dal fratello Ciro, morto nell'impato) è precipitato domenica sera dal viadotto della Napoli-Canosa.

Non è ancora chiaro se i blocchi che hanno ceduto nell'incidente di domenica sera siano ancora quelli del 1990 (nel qual caso ci sarebbe da considerare anche la naturale usura del cemento, che soffre per microfratture e infiltrazioni) o siano stati rimpiazzati con altri nuovi ma dello stesso modello durante i lavori effettuati sul viadotto nel 2009.

Questi lavori risalgono alla primavera 2009 e sono stati la prima occasione per la messa a norma: erano state sostituite due travi (una trave è il pezzo di viadotto che va da un pilone a quello successivo e sul quale si stende l'asfalto su cui circolano i veicoli). Il rifacimento dei viadotti rientra fra le operazioni per le quali le norme (Dm 223/92 e Dm 21 giugno 2004) richiedono di adeguare agli standard attuali i guard-rail che vi sono montati. Bisognerà vedere se alla fine dei procedimenti giudiziari sull'incidente questa interpretazione verrà confermata.

La scelta di non adeguare le barriere nel 2009 avrebbe avuto una sua razionalità (sia pur relativa) se si fosse previsto di provvedere in seguito. All'epoca Autostrade per l'Italia (il maggior gestore italiano, cui "appartiene" anche l'A16) aveva in corso un programma di adeguamento dei guard-rail su ampie parti della propria rete. E in effetti tra il 2010 e il 2011 anche per i primi 50 chilometri dell'A16 è stata avviata la sostituzione delle barriere. In particolare, nell'autunno 2011 sono cominciate le procedure per adeguare il tratto dal km 27 al km 50, che comprende proprio il viadotto Acqualonga (compreso tra il km 32 e il km 33). I lavori sembrano finiti, ma su quel viadotto sono rimaste le barriere "modello 1990". Autostrade per l'Italia non rilascia dichiarazioni su questo punto. Resta quindi inspiegabile la permanenza dei vecchi guard-rail, tanto più che il km 32 e il km 33 sono rispettivamente il quarto e il terzo nella classifica degli incidenti nei 114 chilometri del tratto campano dell'A16: 30-40 sinistri tra il 2000 e il 2010, contro una media di una ventina.

Questo potrebbe spiegare molto dell'incidente. L'autista del bus, rimasto senza freni, avrebbe strisciato più volte contro guard-rail e parapetti laterali destri per cercare di rallentare. In tutti questi urti aveva trovato barriere nuove e ben montate, che infatti lo hanno rinviato verso la carreggiata. Arrivato sul viadotto, ha trovato la barriera vecchia che ha ceduto. Può essere che abbia sterzato più violentemente (sul quel viadotto non c'è corsia di emergenza, quindi c'era meno spazio di fuga rispetto al tratto che il bus aveva appena percorso strisciando), sollecitando maggiormente proprio il guard-rail più vecchio. Ma è improbabile che il bus abbia urtato con una velocità e un angolo d'impatto elevati, di quelli che mettono in crisi anche una barriera moderna di categoria adatta ai mezzi pesanti e ben montata.

Martedì scorso, Autostrade per l'Italia ha dichiarato di aver scelto una barriera adatta alle autovetture, perché quelle per mezzi pesanti nuociono agli occupanti del mezzi leggeri: di solito hanno barre metalliche proprio all'altezza della testa di un automobilista. Ma oggi il problema si pone meno che in passato: buona parte delle vetture vendute negli ultimi dieci anni ha l'airbag per la testa. E, soprattutto, non è il gestore a scegliere: le norme fissano parametri piuttosto precisi. Peraltro, tra i guard-rail ordinati da Autostrade per l'Italia per adeguare i km dal 27 al 50 ce ne sono anche di categoria H4 bordo ponte, cioè il massimo della protezione. A che chilometro sono stati effettivamente montati, lasciando "scoperto il viadotto Acqualonga?

Andrà poi approfondito se l'incompleta effettuazione dei lavori pianificati ha comportato un risparmio rispetto ai costi previsti. È un dettaglio importante, perché in base ai costi dichiarati da Autostrade per l'Italia per i suoi investimenti vengono concessi ogni anno dal Governo i rincari dei pedaggi.

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luckya

Altro articolo:

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/avellino_bus_strage_inchiesta/notizie/311161.shtml

Strage bus, era danneggiato il new jersey: bulloni arrugginiti e ingranaggi lenti

AVELLINO La verità sulla barriera di sicurezza stradale dell'autostrada della morte Napoli-Bari, finita come un cordolo di sabbia all'altezza del viadotto Vallelonga, potrebbe giungere dalle immagini in 3d di Google Street View. Proprio con queste immagini è possibile rivedere lo stato di manutenzione delle barriere, poi distrutte nel tragico impatto del bus dei pellegrini. Sono foto che consentono anche di individuare presunti «punti di crisi» e carenze: mancanza di collegamenti tra un «new jersey» e l'altro, punti di giunzione gravemente danneggiati ed in alcune parti anche mancanti, tronconi di barriera sfalsati di livello con l'asfalto ondeggiante, bulloni e giunzioni arrugginite. Erano le barriere del viadotto Vallelonga, sfondate dal bus domenica scorsa. Le immagini di Street View sono state riprese e messe in rete appena un anno fa, luglio 2012, ed ora sono agli atti della procura di Avellino. E da quelle immagini emergono le domande: dal momento delle riprese di Google, alla sera della tragedia, è intervenuta nel frattempo una manutenzione sulla barriera di sicurezza? O le barriere del viadotto Vallellonga, tra le immagini di un anno fa e domenica scorsa, erano ancora tenute insieme da piastre di collegamento sconnesse?
I NEW JERSEY
Le barriere di sicurezza erano un muretto costruito con elementi prefabbricati, secondo ben definite normative, e sono denominate in gergo tecnico «New Jersey Bordo Ponte Omologati in classe H4B». Dove quell'H4B indica il cosiddetto «livello di contenimento per tratti ad altissimo rischio», come prevedono le regole obbligatorie contenute in circolari ministeriali. La ricerca via internet di queste immagini è possibile per chiunque si colleghi con la rete. Apri Google maps e digiti le coordinate geografiche dell'area irpina nella quale scorre l'autostrada Napoli-Bari: ti portano esattamente sul tratto del Vallone Vallelonga, citato nella mappa e ti consentono di rivedere il viadotto Acqualonga.
LA MAPPA
Basta digitare le coordinate geografiche del luogo della tragedia per ritrovarsi esattamente nel punto dell'incidente del bus: 40.90975. Poi, inserisci una virgola e si continua: 14.672112. Clicchi sul quadratino celeste, a destra della stringa di ricerca. Eccolo, il viadotto della morte. Vai al tasto sinistro del mouse, punti l'omino giallo della ricerca e lo conduci sul percorso del viadotto Vallelonga. Eccolo, il punto dove è finito il bus della morte. E' quanto hanno fatto gli investigatori nella prima ricostruzione del campo della tragedia. Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia la Società Autostrade aveva precisato che le barriere laterali bordo ponte tipo New Jersey con mancorrente, presenti sul viadotto in Irpinia erano state «concepite per ammortizzare al meglio gli urti delle autovetture,che costituiscono la stragrande maggioranza degli urti». E, quindi, non dei bus. Ma di fronte agli interrogativi che pongono le immagini di Street View, dal 6° Tronco di Cassino osservano: «In relazione a quanto emerge dalle fotografie non riteniamo corretto entrare in dettagli tecnici, nel pieno rispetto delle indagini della magistratura. Tuttavia, è importante precisare che le fotografie non mostrano particolari che possano influire sull'efficace comportamento della barriera in caso d'urto. Attengono invece ad aspetti di manutenzione ordinaria».
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ICEMAN

purtroppo tante cose sarebbero da dire...tralasciando i qualunquismi e i discorsi semplicistici...
-pullman con 1 milione di km...
-new jersey da rivedere
-sicurezza stradale
ci sarebbero tante domande e tante risposte giuste o sbagliate che siano...quello che rimane è che si poteva evitare...come???

mettendo da parte i propri interessi...ma è troppo lunga da spiegare...
il secondo è il primo degli ultimi. E.F.

dvd85

Una scolta nelle indagini:
"I freni del bus precipitato nella scarpata il 28 luglio erano rotti. Lo riferisce in una pausa del sopralluogo nel deposito giudiziario di Mercogliano, il legale della famiglia Del Giudice, Andrea Pianese, chiarendo che non ci sono piu' dubbi sulla corrispondenza tra le parti meccaniche recuperate in autostrada e il bus. "L'impianto di trasmissione - ha spiegato il perito - combacia perfettamente e la sua rottura ha provocato il cedimento del soffietto dell'impianto frenante. L'autobus avrebbe, a causa di tale rottura, frenato solo su un lato."

Un danno che si poteva evitare???

Fonte: http://www.affaritaliani.it/campania/tragedia-a16-al-via-gli-accertamenti-sull-autobus.html

🡱 🡳