L'MP3 va verso la pensione

Aperto da ROPER, 08 Maggio 2014, 13:34:57

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ROPER

I formati audiovideo si evolvono. Il nuovo sistema di compressione si adegua alle moderne macchine e alla maggiore disponibilità di banda in rete. Un algoritmo che regalerà anche una straordinaria qualità dell'audio, in 3D.

Il sistema audio MP3, al quale si deve l'attuale metodo di download si prepara ad andare in pensione. Un nuovo formato audiovisivo completo denominato MPEG-H si appresta a sostituirlo entro il 2016. E la  guerra di successione per rimpiazzare i sistemi attuali è ormai aperta: intorno al tavolo dei lavori che si svolgono a Parigi, Valencia e New York si confrontano i rappresentanti delle più importanti major mondiali del suono. Si tratta di almeno di una quarantina di grandi aziende, tra le quali  Dolby, Orange, Technicolor e, di certo la più importante fra tutte, l'Istituto tedesco Fraunhofer di Erlangen. Proprio quest'ultimo a suo tempo concepì la tecnologia MP3, con la quale non solo ha guadagnato miliardi di euro, ma ha anche modificato radicalmente il sistema di download della musica e rivoluzionato il volto dell'industria discografica.

Al nuovo gruppo di lavoro denominato MPEG fondato, presieduto e organizzato dall'ingegnere italiano Leonardo Chiariglione, è affidato il compito di decidere quale sistema audio-video dovrà rimpiazzare nel 2016 tutti quelli attualmente presenti sul mercato. Il gruppo MPEG (Moving Picture Experts Group) è composto  da circa trecento esperti in rappresentanza di venti paesi da tutto il mondo,  che provengono da diversi settori dell'audio e dei video digitali. MPEG aveva già prodotto i formati standard MPEG-1, MPEG-2 e lo stesso MP3. Il nuovo MPEG-H si compone di diversi codec: quello video denominato "HEVC (High Efficency Video Coding), e quello audio che dovrebbe chiamarsi "MPEG-H3D".  Il sistema HEVC, già ultimato e pubblicato, rappresenta un passo avanti importante in termini di efficienza dell'algoritmo di decompressione, migliora la qualità video e raddoppia il rapporto della compressione  dei dati rispetto a H.264, supporta l'ultra definizione a 8K e risoluzioni maggiori fino a 8192x4320. Per quanto riguarda invece l'MPEG-H audio 3D è stata completata la fase di standardizzazione, e la relativa pubblicazione è attesa per gennaio 2015.

"La competizione è molto accanita", ha dichiarato Mathieu Parmentier di France Television e, a ben guardare, appare chiaro come tutte le grandi industrie stiano cercando di imporre le proprie tecnologie per l'incorporazione nel nuovo formato. Gregory Pallone, ricercatore presso Orange e delegato francese nel sottogruppo audio di MPEG, ha detto che i gruppi di lavoro ora si stanno riunendo quattro volte l'anno per cercare di trovare la soluzione più equilibrata per i  nuovi asset tecnologici e finanziari.

Il gruppo MPEG, a sua volta, fa capo all'International Organization for Standardization (conosciuta con l'acronimo ISO), responsabile della  definizione degli standard globali per audio e video. Al gruppo ISO si deve, infatti, la standardizzazione dei formati MP3 per la musica, MPEG-2 per i video DVD e della televisione per ADSL, oppure ancora del formato MPEG-4 per i video scaricati tramite internet e per le immagini in HD dei dischi Blu-ray.

Dietro a tutte queste abbreviazioni si celano degli algoritmi e delle sequenze di istruzioni  informatiche destinate alla codifica, da 0 a 1, di suoni e immagini.  In realtà tutti noi siamo ormai soliti chiamare questi algoritmi "codec", un mero neologismo delle parole "coder" e " decoder". Da notare invece che quasi tutti i codec includono degli algoritmi che sono utilizzati per la compressione e la decompressione dei dati, e quindi attraverso essi è possibile ridurre la dimensione dei file in modo che i  dati in essi contenuti possano essere memorizzati: è questo quello che avviene nel caso dei segnali audiovisivi  sui supporti informatici come hard disk, smartphone, lettori MP3. Tra i codec il più popolare è certo l'"MPEG-1/2 Layer3", conosciuto come MP3, e  messo a punto nel lontano 1992  dall'Istituto tedesco Fraunhofer.

Ma, poiché oggi tutti i sistemi audio e video lavorano con MP3, perché si sta lavorando per di sostituirlo? La risposta è che, in effetti, la qualità del suono ottenuta con questo sistema oggi sembra essere relativamente mediocre a causa di un limite strutturale dello stesso sistema MP3: l'algoritmo di compressione dei file audio cancella una buona parte delle informazioni, e questo perché il sistema di compressione dati si basa sulla ricerca psicoacustica che tende a dimostrare come alcune sequenze presenti in un segnale siano per niente o scarsamente udibili.  Questa differenza fino a qualche tempo fa era difficilmente apprezzabile a causa di una complessa offerta commerciale di prodotti che, tranne alcuni casi nei quali il prezzo era assai elevato, non davano al consumatore la possibilità di capire i limiti del vecchio sistema. Oggi la qualità complessiva delle attrezzature audio è notevolmente migliorata, e soprattutto la velocità di connessione internet è sufficientemente rapida per scaricare suoni poco o per nulla compressi, al punto da richiedere un nuovo sistema in grado di elaborare la maggior quantità possibile di informazioni.
La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre.

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