Spesa pubblica,Italia vs Svezia

Aperto da Vadocomeundiavolo, 13 Febbraio 2013, 14:35:14

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Claudio M

Mi dispiace per le tue disavventure, non lo sapevo.
Ma hai ragione e torniamo in tema, magari se si vuole fare una discissione sul genere ...perche' no? Apriamo un topic sulla questione medico-sanitaria e ne parliamo.

Fordista dal 1985.

luckya

Citazione di: Aliseo il 14 Febbraio 2013, 11:08:36
Mi dispiace per le tue disavventure, non lo sapevo.
Ma hai ragione e torniamo in tema, magari se si vuole fare una discissione sul genere ...perche' no? Apriamo un topic sulla questione medico-sanitaria e ne parliamo.

Nel Lazio hanno chiuso il numero verde unico per la prenotazione delle prestazioni sanitarie.
E' sufficente?
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


The Mediator
Between Head
And Hands Must
Be The Heart!

Claudio M

Citazione di: luckya il 14 Febbraio 2013, 20:18:23
Nel Lazio hanno chiuso il numero verde unico per la prenotazione delle prestazioni sanitarie.
E' sufficente?

Non mi meraviglio, oramai qui si va solo a pagamento.

Fordista dal 1985.

itat

#38
Citazione di: Vadocomeundiavolo il 13 Febbraio 2013, 14:35:14


Il sempre interessante blog, ci dà qualche spunto di riflessione.
Un altro paese nella lista dove emigrare.

http://libernazione.it/aff@@@@lo-olof-palme/

Un estratto:
il PIL pro capite svedese era inferiore (in-fe-rio-re) a quello italiano. Da quel punto in poi, Italia e Svezia hanno preso due strade divergenti. La Svezia ha ristrutturato il suo sistema bancario, nazionalizzando tutte le banche fallite con l'impegno di metterle sul mercato (cosa poi realizzata), e ottenendo un sistema bancario solido, slegato dalla politica e aperto alla concorrenza. Negli stessi anni, in Italia, la legge sulle fondazioni bancarie trovava un escamotage per far rientrare dalla finestra della finanza italiana i politici che erano usciti dalla porta.
L'Italia ha aumentato la spesa pubblica e le tasse: la pressione fiscale italiana, sotto il 40% prima del 1990, è oggi quasi al 50% del PIL. Nel frattempo, dato che al 40% del 1991 ci si è arrivati partendo da quasi il 20% del 1974, l'evasione fiscale italiana (prodotta da questa escalation fiscale a tratti predatoria) fa sì che quel 50% sia spalmato in modo abbastanza diseguale. La Svezia, invece, ha cambiato parecchie cose, in senso opposto: ha ridotto l'aliquota sui redditi più alti di ventisette (27!) punti percentuali, una cosa che GWB a confronto impallidisce, ha portato l'equivalente della nostra IRES al 22%, e ha ridotto ogni tipo di altra imposizione su proprietà immobiliari e mobiliari. L'evasione fiscale, che era un problema nella Svezia degli anni '80, è oggi solo una robetta di scandali isolati legati a questo o quel campione dello sport che vanno a vivere a Montecarlo.
Ad oggi, la spesa pubblica svedese non è solo più bassa di quella italiana, ma persino inferiore a quella dell'Inghilterra che fu di Maggie Thatcher.

Un altro popolo che ha dimostrato di essere superiore a quello italiano,bravi.
La visione dei politici italiani è sempre la stessa, ricette diverse ma risultati equivalenti, tutti sanno che è necessario ridurre la tassazione che sta strozzando il paese  e non fa altro che aumentare l'evasione fiscale, tutti parlano di ridurre la spesa pubblica, uno dei grandi mali del nostro sistema, ma questa aumenta sempre in maniera più o meno costante, nonostante gli interventi per ridurla, siano stat rivolti quasi esclusivamente a discapito dello stato sociale.
C'è ancora qualcuno in Italia che parla di ridurre la spesa eliminando le province, di accorpare i comuni, di sopprimere o ridimesionare enti inutili o quasi, di bloccare grandi opere che  a poco servono se non a rimpinguare le casse delle grandi compagnie, di rivedere i costi abnormi della politca, di mettere un tetto massimo alle pensioni d'oro, di fare una legge contro la corruzione decente, ???

Ditemi se c'è qualche movimento populista e antipolico, che parla ancora di queste cose che lo voto.
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

laky luciano

#39
Citazione di: luckya il 14 Febbraio 2013, 20:18:23
Nel Lazio hanno chiuso il numero verde unico per la prenotazione delle prestazioni sanitarie.
E' sufficente?

Siamo alle solite...questi signori, nella stanza a fianco si spartiscono i soldi e nell'altra stanza per recuperare il debito tagliano servizi, chiudono reparti ospedalieri, tagliano le corse degli autobus e dei treni, aumentano l'addizionale regionale ecc.ecc.. Il caso del Cup , al momento, è l'ultima
vergogna che ci tocca sopportare a noi cittadini contribuenti ma, non ci dimentichiamo del caso onlus Piter Pan, per chi è interessato a saperne di più:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/02/09/assistenza-gratuita-ai-bambini-malati-di-cancro-ci-vogliono-sgomberare/220378/

Un saluto.

itat

Con questi dati hai voglia paragonare l'Italia alla Svezia, la cleptocrazia crea più danni dell'evasione fiscale.


Corruzione spa non conosce crisi: il giro d'affari è di 60 miliardi

Investimenti stranieri a picco: a Roma un crollo del 53%. Le mazzette generano un sovrapprezzo del 40 per cento sui costi delle opere pubbliche

MILANO - Stop all'autolesionismo. Basta piangersi addosso. E' vero che il pil dell'Italia è calato nel 2012 del 2,2%. Ma le eccellenze nazionali tirano ancora. Un esempio? I brillantissimi risultati della Tangenti Spa: il business della bustarella tricolore - calcola il Servizio anti-corruzione e trasparenza del ministero alla Funzione pubblica - muove ormai un giro d'affari da 60 miliardi l'anno, cifra con cui in Borsa si possono comprare Fiat, Enel e Unicredit messe assieme. E, soprattutto, viaggia con il vento in poppa: nel 2011 Roma era al 69esimo posto (su 179 Paesi) nella classifica di Transparency International sulla percezione del malaffare nella pubblica amministrazione. Alla fine dello scorso anno siamo riusciti a far peggio, scivolando al 72esimo posto. Dietro Ruanda, Lesotho e persino alle spalle di Cuba.

http://www.repubblica.it/politica/2013/02/17/news/corruzione_spa_60_miliardi-52826773/?ref=HREC1-4
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

Claudio M


Fordista dal 1985.

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