Tsunami Tour

Aperto da perdegola, 05 Febbraio 2013, 11:37:05

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focus style

Citazione di: Aliseo il 21 Febbraio 2013, 19:08:19
Ce li faremo bastare.
A voi sono poco, voi se Lusi un piatto di spaghetti li paghiamo NOI a 180 euro, e le scorte arrivano fino a 15 persone.

Noi pagnotta e vino gratis, e la scorta fatta dagli studenti. Che ci voi fa' e' stile di vita!
credo di essermene andato per un'idea per capirti.

abega

grazie della considerazione.
cla, se leggi capisci e non fai domande, magari rispondi se sei in grado, altrimenti lo potrebbe fare chi ha fatto scuola di politica, se sorvoli viene difficile.
in ogni caso, sapete chi voterò?

Claudio M

Andiamo per ordine baby .. Marco c'hai detto?

Fordista dal 1985.

focus style

Per dirlo alla tua maniera: "Tu sai quello che hai detto".
Credo di aver capito il senso, ma sono andato molto a sentimento  :P

perdegola

#284
I sondaggi fanno tremare i partiti
Lo scenario di una valanga grillina


ROMA - Si fanno ma non si dicono. E si sfornano in continuazione. Tre alla settimana, almeno per quanto riguarda il centrosinistra. E raccontano tutti - punto in percentuale in più, punto in percentuale in meno - la stessa storia. Grillo è in salita, costante e, apparentemente, inarrestabile. Il Movimento 5 Stelle si è piazzato al secondo posto, giusto dietro il Partito democratico. La forbice tra le due forze politiche è ampia. E non colmabile, ma i dati rivelano che mentre il trend del Pd tende al ribasso, quello dei grillini, al contrario, è in rialzo.
Però non è solo questa la ragione del cruccio del centrosinistra. Non è solo questo il motivo dei pensieri bui dei dirigenti del Partito democratico. A preoccupare i vertici del Pd sono anche i sondaggi che riguardano Monti. Che aprono una prospettiva inquietante. Non è affatto detto, dati alla mano, che il listone del premier riesca a guadagnare al Senato un numero adeguato di seggi. Già, perché se Bersani non riuscirà a ottenere una vittoria piena pure a Palazzo Madama, avrà bisogno come il pane di un gruppo di sostegno montiano. Tradotto in cifre: Scelta civica dovrà ottenere almeno 15, 20 senatori. Tanti ne serviranno, in caso di pareggio, per consentire al Partito democratico di mettere in piedi un governo di centrosinistra.

Peccato che questi numeri non siano, almeno al momento, una sicurezza. I sondaggi infatti raccontano che nelle regioni chiave i montiani arrancano e non riescono a sottrarre voti consistenti al centrodestra. I dirigenti del Pd si sono guardati in faccia con un certo sconcerto, l'altro giorno, quando hanno esaminato i dati segretissimi forniti loro dai sondaggisti. Per forza. Quelle cifre hanno confermato tutti i loro timori: lì dove il Partito democratico va bene, il listone del premier è in affanno. Ergo: non è al centrodestra che il premier toglie i voti. Perciò, detto in parole povere, un Monti che non riesce a fare argine nei confronti delle truppe berlusconiane rischia di servire poco o niente al centrosinistra.

Di più, e di peggio: nelle regioni chiave, quelle in cui centrosinistra e centrodestra combattono la battaglia campale per il Senato, i montiani rischiano di essere ininfluenti. In Lombardia è testa a testa. In Sicilia pure. In Veneto Bersani e i suoi alleati perdono senza possibilità di sorprese dell'ultima ora, mentre in Campania la vittoria è saldamente nelle loro mani e di lì non si sposterà. Ebbene, in queste regioni Monti rischia di non fare comunque la differenza. Il che significa che tutti i calcoli che sono stati fatti finora al Partito democratico vanno rivisti.

«Non avremo mai il mito dell'autosufficienza: i problemi del Paese sono gravi e non si può pensare di risolverli governando con il 51 per cento»: erano queste, fino a qualche settimana fa, le parole che Bersani amava ripetere in tutti i suoi conversari con amici, collaboratori e compagni di partito. Il segretario pensava al Professore, ovviamente. E al suo movimento. E nel Pd si ragionava sulle poltrone da affidare ai cosiddetti centristi. Quella della presidenza del Senato in primis, che un giorno spettava a Monti e quello dopo a Casini. Ma soprattutto quella del Quirinale. Ora è «tutto da rifare», come avrebbe detto Gino Bartali. Per questo Bersani ha lanciato l'occhio sui grillini.

«Nessuna apertura - spiega il segretario, pragmatico come sempre - ma, comunque andranno le elezioni, loro saranno in Parlamento. Perciò, come sta già accadendo in altre regioni dove governiamo, ci rivolgeremo a tutti, e quindi anche a loro. Porteremo i nostri provvedimenti in Parlamento e in quella sede ci confronteremo con le altre forze politiche, grillini inclusi». È un ragionamento, quello di Bersani, che non fa una piega, stando alle dichiarazioni di D'Alema e Renzi. Solo gli ex ppi frenano. Rosy Bindi continua a sparare a palle incatenate contro il comico genovese e Beppe Fioroni spiega: «Grillo è di destra, quella è la sua cultura, quella è la sua deriva e noi con lui non c'entriamo proprio nulla». Un segnale all'indirizzo di Bersani? Già, ma anche di quel Romano Prodi che, stando alle voci dei palazzi della politica, punterebbe sull'apporto dei grillini per arrivare al Quirinale.
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"Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo, sono i governi che dovrebbero temere il popolo!"


Claudio M

Comunuqe una soddisfazione personale, sarebbe vedere il partito del criminale genocida, non avere i numeri per governare.
Questo su tutto e per me medesimo.

Fordista dal 1985.

perdegola

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Claudio M


Fordista dal 1985.

perdegola

Ma stasera a che ora inizia il discorso di Beppe a San Giovanni??
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"Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo, sono i governi che dovrebbero temere il popolo!"

Claudio M

Citazione di: perdegola il 22 Febbraio 2013, 11:43:30
Ma stasera a che ora inizia il discorso di Beppe a San Giovanni??

Alle ore 17! Vai anche per me.

Fordista dal 1985.

Pasquale S

sapete se è in streaming?
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http://www.idaf.it/index.php?topic=30565

Claudio M

Citazione di: pasquale sgro il 22 Febbraio 2013, 12:30:43
sapete se è in streaming?

Correggo il suddetto messaggio.

In Piazza San Giovanni non sara' alle 17 ma alle 18, si puo' seguire, ma vi divo gia' che fin'ora le dirette erano scadentissime, su http://www.beppegrillo.it/lacosa/

Fordista dal 1985.

itat

Benissomo alle 18 ci sarò anch'io, dovrei tornare in tempo
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

abega

allora sul sabato avevo ragione io.

Claudio M

Citazione di: itat il 22 Febbraio 2013, 13:16:22
Benissomo alle 18 ci sarò anch'io, dovrei tornare in tempo

Come e' il empo metereologico da quelle parti?

Fordista dal 1985.

perdegola

L'inizio è alle 18:00, ma Grillo parlerà verso le 21!!

Il tempo è così così!! Nel pomeriggio dovrebbe piovere!
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"Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo, sono i governi che dovrebbero temere il popolo!"

marcovola

Cito testualmente dal blog dei 99posse:
Quando dai vita ad un movimento le cui uniche parole d' ordine sono vaff@@@@@o e MANDIAMOLI TUTTI A CASA, quando per conquistare consensi fai il no tav in val di susa, il leghista in veneto, quello che l' antifascimo non ti compete con casapound ed il meridionalista al SUD, prendi una caterva di voti, ma poi una volta eletto fai solo figure di me@@a.
Meditate


http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9113/

Il testo:
A Parma Pizzarotti vede le stelle
Giancarlo Bocchi
19.02.2013

Sconfitta sull'inceneritore, alle prese con un buco da 870 milioni, la giunta grillina comincia a vacillare. Anche per la continuità con il «sistema» precedente

La caporetto del movimento 5 stelle di Beppe Grillo si chiama Paip, acronimo di «Polo ambientale integrato di Parma». È il nuovo inceneritore cittadino, sulla cui eliminazione i grillini avevano basato la loro campagna elettorale e che invece sta mettendo fortemente in crisi la credibilità del movimento. Avevano promesso che lo avrebbero bloccato. Invece il Paip entrerà regolarmente in funzione tra qualche settimana, dimostrando che dai proclami ai fatti ce ne passa.
Questa «caporetto» è diventata una questione nazionale, che per tanti motivi può far perdere la faccia all'intero movimento, se il conducator in persona, Beppe Grillo, qualche giorno fa nella città emiliana, in un comizio ha riacceso le speranze dei suoi assicurando: sarà «la Corte di Cassazione!» a bloccare l'inceneritore.
Alla vigilia delle politiche non è solo la disfatta del Paip che ha messo in allarme il comico genovese. Tutta la gestione della città emiliana del sindaco grillino Federico Pizzarotti fa acqua.
È pure emersa un'oscura convergenza d'interessi tra l'associazione grillina Gcr, che da anni si batteva contro l'inceneritore, e Luigi Giuseppe Villani, ras del centro-destra e vicepresidente dell'Iren, la società proprietaria dell'inceneritore stesso. Dopo il recente arresto per peculato e corruzione di Villani e dell'ex sindaco di Parma Pietro Vignali, da intercettazioni risalenti addirittura all'ottobre del 2010 è emerso che per questioni elettorali i due erano anche loro favorevoli a bloccare i lavori dell'inceneritore. Per questo avrebbero appoggiato le battaglie dell'associazione Gcr, dove militavano l'attuale vicesindaco Nicoletta Paci e l'assessore all'ambiente Gabriele Folli.
In questi giorni due avvocati, Arrigo Allegri e Pietro De Angelis, in prima fila nelle lotte ambientaliste e paesaggiste, hanno inviato a Pizzarotti una lettera di diffida intimandogli di intervenire e di mettere i sigilli al termovalorizzatore entro 60 giorni. Secondo i due legali il permesso di costruzione del termovalorizzatore sarebbe scaduto e l'opera sarebbe abusiva.
Perché allora un sindaco che ha costruito la sua fortuna elettorale sulla «morte» del termovalorizzatore sembrerebbe ora tergiversare e temporeggiare? I rapporti con i «poteri forti» sono complessi e l'eredità lasciata dalla precedente giunta di centro-destra è oggettivamente pesantissima: 870 milioni di debiti. Non a caso Pizzarotti ha scelto come suo «Richelieu» e assessore al bilancio Gino Capelli, esperto in curatele fallimentari.
Molti segnali però fanno pensare a una sorta di continuità con il «Sistema Parma». Un esempio recente è la vicenda del «Ponte Nord», che nelle fantasie di Elvio Ubaldi, l'allora sindaco e ideologo del «Sistema Parma», doveva diventare il terzo ponte coperto d'Italia, dopo Ponte Vecchio a Firenze e il ponte di Rialto a Venezia. Marco Ablondi, il consigliere comunale che con le sue interpellanze e le sue denunce ha fatto crollare la giunta Vignali, sostiene che una parte del manufatto lungo 160 metri e costato 25 milioni è contro la legge. «Pizzarotti vorrebbe investire più di 4 milioni di euro in una struttura abusiva che andrebbe invece smontata. La legge vieta di costruire edifici abitabili o commerciali sui torrenti e sui fiumi. E poi il ponte è in parte costruito su un'area demaniale. Invece di denunciare i responsabili di questa opera abusiva e chiedere i danni all'ex sindaco, al costruttore Paolo Pizzarotti (omonimo), al progettista Vittorio Guasti, ex senatore del Pdl ed ex vicesindaco di Parma e ai tecnici comunali, il sindaco vorrebbe investire altri quattrini pubblici per un'opera inutilizzabile».
È un fatto molto curioso che un sindaco espressione di un movimento che ha fatto della difesa dell'ambiente il suo cavallo di battaglia, invece di far smontare una costruzione a forte impatto ambientale e paesaggistico, voglia ora chiedere al futuro consiglio dei ministri un'apposita legge per legalizzare l'opera.
Altro indicatore preoccupante della gestione Pizzarotti-Capelli arriva dalla questione Spip, una società pubblica che ha accumulato debiti per più di 100 milioni di euro, dopo aver acquistato in un oscuro intreccio di società fiduciarie e immobiliari dei terreni agricoli a un prezzo quadruplo rispetto a quelli di mercato. Tra questi, anche i 150mila metri quadri di un podere di Ismaele Conforti, padre di Paolo, allora responsabile «qualità urbana» del comune ed esponente del centrodestra, passati di mano con un incasso principesco di 7,5 milioni di euro.
Le banche, che hanno imprestato i soldi alla Spip senza accertamenti sul vero valore dei terreni ricevuti in garanzia, ora rivogliono indietro i soldi. Ma invece di far fallire la Spip facendo emergere le responsabilità degli amministratori, Pizzarotti-Capelli stanno cercando di salvare la società con un concordato che annullerebbe tutto.
Anche nel caso della società Stt, il pozzo senza fondo di tutte le partecipate del comune di Parma (400 milioni di debiti), Pizzarotti-Capelli hanno agito nel segno della continuità smantellando poco o nulla. Stt dovrà essere venduta «almeno in parte» a partire dal 2015. E nel frattempo per pagare i fornitori il comune ha dato in pegno alle banche le sue preziose quote di Iren. Nessuna novità anche nella macchina comunale. I megadirigenti assunti dalle giunte di centrodestra sono ancora lì, solo in parte «rimansionati».
Atti contrari a norme e regolamenti sono stati fatti anche dalla giunta grillina. È il caso del monumento all'eroe delle Barricate di Parma, Guido Picelli (che nel 1922 sconfisse 10mila fascisti che assediavano la città), dove pur di non sbaraccare una pista abusiva di pattinaggio su ghiaccio, Pizzarotti e il suo assessore Alinovi hanno preferito far «girare» il monumento di 180 gradi, come se fosse un manichino.
Altro disastro, la sbandierata nomina degli assessori e degli amministratori delle società comunali sulla base dei famosi curricula. Laura Ferraris, specialista di arte tessile, ad esempio, è stata scelta come assessore alla cultura nella città di Antelami, Correggio, Parmigianino, di Atanasio Soldati e di Ettore Colla. E quanto al glorioso Teatro Regio - ormai scosso da polemiche quotidiane (anche per nomine a chiamata) e da inchieste per ammanchi di centinaia di migliaia di euro - la città di Giuseppe Verdi, Ildebrando Pizzetti e di Arturo Toscanini qualche settimana fa si è lasciata sfuggire una cospicua e importante serie di cimeli del grande direttore d'orchestra parmigiano, finiti all'Archivio di Stato di Milano per soli 120mila euro. Il sindaco Pizzarotti sembra avere poche idee e molto confuse. Alcuni giorni fa è stato anche contestato, come già avvenne per il suo predecessore Vignali, da una folla urlante di indignados per l'aumento generalizzato delle tasse locali e delle rette degli asili.
Grande insomma è il caos sotto il cielo di Parma. E le 5stelle di Grillo sembrano non aver portato fortuna alla città, uscita malamente dallo tsunami economico ed etico delle giunte di centro destra di Ubaldi e Vignali. Il teorema di Grillo «anche una casalinga con tre figli potrebbe fare il ministro dell'economia» a Parma assomiglia a un vero e proprio incubo.
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

legis

Citazione di: marcovola il 22 Febbraio 2013, 16:52:27
Cito testualmente dal blog dei 99posse:
Quando dai vita ad un movimento le cui uniche parole d' ordine sono vaff@@@@@o e MANDIAMOLI TUTTI A CASA, quando per conquistare consensi fai il no tav in val di susa, il leghista in veneto, quello che l' antifascimo non ti compete con casapound ed il meridionalista al SUD, prendi una caterva di voti, ma poi una volta eletto fai solo figure di me@@a.
Meditate


http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9113/

Il testo:
A Parma Pizzarotti vede le stelle
Giancarlo Bocchi
19.02.2013

Sconfitta sull'inceneritore, alle prese con un buco da 870 milioni, la giunta grillina comincia a vacillare. Anche per la continuità con il «sistema» precedente

La caporetto del movimento 5 stelle di Beppe Grillo si chiama Paip, acronimo di «Polo ambientale integrato di Parma». È il nuovo inceneritore cittadino, sulla cui eliminazione i grillini avevano basato la loro campagna elettorale e che invece sta mettendo fortemente in crisi la credibilità del movimento. Avevano promesso che lo avrebbero bloccato. Invece il Paip entrerà regolarmente in funzione tra qualche settimana, dimostrando che dai proclami ai fatti ce ne passa.
Questa «caporetto» è diventata una questione nazionale, che per tanti motivi può far perdere la faccia all'intero movimento, se il conducator in persona, Beppe Grillo, qualche giorno fa nella città emiliana, in un comizio ha riacceso le speranze dei suoi assicurando: sarà «la Corte di Cassazione!» a bloccare l'inceneritore.
Alla vigilia delle politiche non è solo la disfatta del Paip che ha messo in allarme il comico genovese. Tutta la gestione della città emiliana del sindaco grillino Federico Pizzarotti fa acqua.
È pure emersa un'oscura convergenza d'interessi tra l'associazione grillina Gcr, che da anni si batteva contro l'inceneritore, e Luigi Giuseppe Villani, ras del centro-destra e vicepresidente dell'Iren, la società proprietaria dell'inceneritore stesso. Dopo il recente arresto per peculato e corruzione di Villani e dell'ex sindaco di Parma Pietro Vignali, da intercettazioni risalenti addirittura all'ottobre del 2010 è emerso che per questioni elettorali i due erano anche loro favorevoli a bloccare i lavori dell'inceneritore. Per questo avrebbero appoggiato le battaglie dell'associazione Gcr, dove militavano l'attuale vicesindaco Nicoletta Paci e l'assessore all'ambiente Gabriele Folli.
In questi giorni due avvocati, Arrigo Allegri e Pietro De Angelis, in prima fila nelle lotte ambientaliste e paesaggiste, hanno inviato a Pizzarotti una lettera di diffida intimandogli di intervenire e di mettere i sigilli al termovalorizzatore entro 60 giorni. Secondo i due legali il permesso di costruzione del termovalorizzatore sarebbe scaduto e l'opera sarebbe abusiva.
Perché allora un sindaco che ha costruito la sua fortuna elettorale sulla «morte» del termovalorizzatore sembrerebbe ora tergiversare e temporeggiare? I rapporti con i «poteri forti» sono complessi e l'eredità lasciata dalla precedente giunta di centro-destra è oggettivamente pesantissima: 870 milioni di debiti. Non a caso Pizzarotti ha scelto come suo «Richelieu» e assessore al bilancio Gino Capelli, esperto in curatele fallimentari.
Molti segnali però fanno pensare a una sorta di continuità con il «Sistema Parma». Un esempio recente è la vicenda del «Ponte Nord», che nelle fantasie di Elvio Ubaldi, l'allora sindaco e ideologo del «Sistema Parma», doveva diventare il terzo ponte coperto d'Italia, dopo Ponte Vecchio a Firenze e il ponte di Rialto a Venezia. Marco Ablondi, il consigliere comunale che con le sue interpellanze e le sue denunce ha fatto crollare la giunta Vignali, sostiene che una parte del manufatto lungo 160 metri e costato 25 milioni è contro la legge. «Pizzarotti vorrebbe investire più di 4 milioni di euro in una struttura abusiva che andrebbe invece smontata. La legge vieta di costruire edifici abitabili o commerciali sui torrenti e sui fiumi. E poi il ponte è in parte costruito su un'area demaniale. Invece di denunciare i responsabili di questa opera abusiva e chiedere i danni all'ex sindaco, al costruttore Paolo Pizzarotti (omonimo), al progettista Vittorio Guasti, ex senatore del Pdl ed ex vicesindaco di Parma e ai tecnici comunali, il sindaco vorrebbe investire altri quattrini pubblici per un'opera inutilizzabile».
È un fatto molto curioso che un sindaco espressione di un movimento che ha fatto della difesa dell'ambiente il suo cavallo di battaglia, invece di far smontare una costruzione a forte impatto ambientale e paesaggistico, voglia ora chiedere al futuro consiglio dei ministri un'apposita legge per legalizzare l'opera.
Altro indicatore preoccupante della gestione Pizzarotti-Capelli arriva dalla questione Spip, una società pubblica che ha accumulato debiti per più di 100 milioni di euro, dopo aver acquistato in un oscuro intreccio di società fiduciarie e immobiliari dei terreni agricoli a un prezzo quadruplo rispetto a quelli di mercato. Tra questi, anche i 150mila metri quadri di un podere di Ismaele Conforti, padre di Paolo, allora responsabile «qualità urbana» del comune ed esponente del centrodestra, passati di mano con un incasso principesco di 7,5 milioni di euro.
Le banche, che hanno imprestato i soldi alla Spip senza accertamenti sul vero valore dei terreni ricevuti in garanzia, ora rivogliono indietro i soldi. Ma invece di far fallire la Spip facendo emergere le responsabilità degli amministratori, Pizzarotti-Capelli stanno cercando di salvare la società con un concordato che annullerebbe tutto.
Anche nel caso della società Stt, il pozzo senza fondo di tutte le partecipate del comune di Parma (400 milioni di debiti), Pizzarotti-Capelli hanno agito nel segno della continuità smantellando poco o nulla. Stt dovrà essere venduta «almeno in parte» a partire dal 2015. E nel frattempo per pagare i fornitori il comune ha dato in pegno alle banche le sue preziose quote di Iren. Nessuna novità anche nella macchina comunale. I megadirigenti assunti dalle giunte di centrodestra sono ancora lì, solo in parte «rimansionati».
Atti contrari a norme e regolamenti sono stati fatti anche dalla giunta grillina. È il caso del monumento all'eroe delle Barricate di Parma, Guido Picelli (che nel 1922 sconfisse 10mila fascisti che assediavano la città), dove pur di non sbaraccare una pista abusiva di pattinaggio su ghiaccio, Pizzarotti e il suo assessore Alinovi hanno preferito far «girare» il monumento di 180 gradi, come se fosse un manichino.
Altro disastro, la sbandierata nomina degli assessori e degli amministratori delle società comunali sulla base dei famosi curricula. Laura Ferraris, specialista di arte tessile, ad esempio, è stata scelta come assessore alla cultura nella città di Antelami, Correggio, Parmigianino, di Atanasio Soldati e di Ettore Colla. E quanto al glorioso Teatro Regio - ormai scosso da polemiche quotidiane (anche per nomine a chiamata) e da inchieste per ammanchi di centinaia di migliaia di euro - la città di Giuseppe Verdi, Ildebrando Pizzetti e di Arturo Toscanini qualche settimana fa si è lasciata sfuggire una cospicua e importante serie di cimeli del grande direttore d'orchestra parmigiano, finiti all'Archivio di Stato di Milano per soli 120mila euro. Il sindaco Pizzarotti sembra avere poche idee e molto confuse. Alcuni giorni fa è stato anche contestato, come già avvenne per il suo predecessore Vignali, da una folla urlante di indignados per l'aumento generalizzato delle tasse locali e delle rette degli asili.
Grande insomma è il caos sotto il cielo di Parma. E le 5stelle di Grillo sembrano non aver portato fortuna alla città, uscita malamente dallo tsunami economico ed etico delle giunte di centro destra di Ubaldi e Vignali. Il teorema di Grillo «anche una casalinga con tre figli potrebbe fare il ministro dell'economia» a Parma assomiglia a un vero e proprio incubo.

Sinceramente facevi prima a pubblicare un articolo preso da Libero sarebbe stata la stessa cosa. Il manifesto è un giornale che fa palesemente capo al Pd-L.
Certo che il PD-L più che idee (come sempre in fin dei conti) adesso sta solo parlando male del Movimento. Oggi Bersani è stato grandioso. Grillo è un miliardario e lui invece è un figlio di meccanico... poverino se la passa molto male, lui e i suoi compagni hanno solo il MPS!!! Poverini!!! Mi sembra Berlusconi che avendo esaurito le idee vede solo magistrati comunisti. Quante analogie :D

Se qualcuno invece di scrivere a ..... di cane si fosse documentato saprebbe che il povero Pizzarotti viene da uno sfascio lasciato dalla precedente giunta. Uno sfascio con la"S" maiuscola. Ovviamente i miracoli non li fa nessuno ma almeno c'è la voglia di fare e non di derubare i cittadini che ogni giorno lottano per arrivare alla fine del mese. Pizzarotti è un uomo non un dio e certo non può mettersi a stampare i soldi.
Ricordo ancora quando quell'uomo vestito da donna del PD-L.... Che durante un'intervista sulla vittoria di Pizzarotti alla domanda del giornalista sulla volontà o meno di collaborare con Pizzarotti la risposta fu no. Bellissimi!!!
Per questo sinceramente non mi baso su questa stampa indefinibile fatta di gossip voglio idee e gente che vuole fare!!!
:icon_lol: La fortuna favorisce la mente preparata  :icon_lol:

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itat

Citazione di: Aliseo il 22 Febbraio 2013, 14:04:52
Come e' il empo metereologico da quelle parti?
Qui neve ma a Roma no
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

Claudio M

Citazione di: legis il 22 Febbraio 2013, 17:14:21
Sinceramente facevi prima a pubblicare un articolo preso da Libero sarebbe stata la stessa cosa. Il manifesto è un giornale che fa palesemente capo al Pd-L.
Certo che il PD-L più che idee (come sempre in fin dei conti) adesso sta solo parlando male del Movimento. Oggi Bersani è stato grandioso. Grillo è un miliardario e lui invece è un figlio di meccanico... poverino se la passa molto male, lui e i suoi compagni hanno solo il MPS!!! Poverini!!! Mi sembra Berlusconi che avendo esaurito le idee vede solo magistrati comunisti. Quante analogie :D

Se qualcuno invece di scrivere a ..... di cane si fosse documentato saprebbe che il povero Pizzarotti viene da uno sfascio lasciato dalla precedente giunta. Uno sfascio con la"S" maiuscola. Ovviamente i miracoli non li fa nessuno ma almeno c'è la voglia di fare e non di derubare i cittadini che ogni giorno lottano per arrivare alla fine del mese. Pizzarotti è un uomo non un dio e certo non può mettersi a stampare i soldi.
Ricordo ancora quando quell'uomo vestito da donna del PD-L.... Che durante un'intervista sulla vittoria di Pizzarotti alla domanda del giornalista sulla volontà o meno di collaborare con Pizzarotti la risposta fu no. Bellissimi!!!
Per questo sinceramente non mi baso su questa stampa indefinibile fatta di gossip voglio idee e gente che vuole fare!!!

Il problema ci Matteo e tanti altri e' che credono che il popolo del Movimento siano dei marziani, vogliono da noi la perfezione, la correttezza, sbagliare non si deve, ma cosa credete? Il popolo del Movimento e' gente come voi, come me, con tutti i limiti e i difetti e anche le cose brutte (se ce ne sono), ma mettete da parte tutto queto che e' di tutti, azzeriamo tutto cio' e prendiamo solo gli intenti, cio' che e' scritto cio' che il Movimento vuole e che tutti, a giusta ragione, (parlo dei partitacci) stanno copiando. Ma cosa credete che siamo immortali e perfetti? Ci sono solo differenze sostanziali di base.

Fordista dal 1985.

marcovola

Citazione di: legis il 22 Febbraio 2013, 17:14:21
Sinceramente facevi prima a pubblicare un articolo preso da Libero sarebbe stata la stessa cosa. Il manifesto è un giornale che fa palesemente capo al Pd-L.
Certo che il PD-L più che idee (come sempre in fin dei conti) adesso sta solo parlando male del Movimento. Oggi Bersani è stato grandioso. Grillo è un miliardario e lui invece è un figlio di meccanico... poverino se la passa molto male, lui e i suoi compagni hanno solo il MPS!!! Poverini!!! Mi sembra Berlusconi che avendo esaurito le idee vede solo magistrati comunisti. Quante analogie :D

Se qualcuno invece di scrivere a ..... di cane si fosse documentato saprebbe che il povero Pizzarotti viene da uno sfascio lasciato dalla precedente giunta. Uno sfascio con la"S" maiuscola. Ovviamente i miracoli non li fa nessuno ma almeno c'è la voglia di fare e non di derubare i cittadini che ogni giorno lottano per arrivare alla fine del mese. Pizzarotti è un uomo non un dio e certo non può mettersi a stampare i soldi.
Ricordo ancora quando quell'uomo vestito da donna del PD-L.... Che durante un'intervista sulla vittoria di Pizzarotti alla domanda del giornalista sulla volontà o meno di collaborare con Pizzarotti la risposta fu no. Bellissimi!!!
Per questo sinceramente non mi baso su questa stampa indefinibile fatta di gossip voglio idee e gente che vuole fare!!!
Capisco che ogni cosa contro Grillo venga vista come un reato di lesa maestà però se hai notato io non ho fatto commenti, mi sembrava giusto per dovere di cronaca mettere questo articolo che se hai avuto modo di leggere spiega più o meno quello che tu sostieni e cioè le difficoltà che si troveranno ad affrontare gli esponenti del movimento che non sono diverse da quelle che si troveranno o si sono trovate tutte quelle persone che fino ad oggi si sono occupate della cosa pubblica e la differenza che c'è tra fare affermazioni astratte e combattere con i problemi.... non avevo commentato prima ma dato che poteva essere interpretato male ho voluto spiegare il motivo del mio "Dovere di cronaca".
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

Claudio M

Citazione di: marcovola il 22 Febbraio 2013, 18:56:15
Capisco che ogni cosa contro Grillo venga vista come un reato di lesa maestà però se hai notato io non ho fatto commenti, mi sembrava giusto per dovere di cronaca mettere questo articolo che se hai avuto modo di leggere spiega più o meno quello che tu sostieni e cioè le difficoltà che si troveranno ad affrontare gli esponenti del movimento che non sono diverse da quelle che si troveranno o si sono trovate tutte quelle persone che fino ad oggi si sono occupate della cosa pubblica e la differenza che c'è tra fare affermazioni astratte e combattere con i problemi.... non avevo commentato prima ma dato che poteva essere interpretato male ho voluto spiegare il motivo del mio "Dovere di cronaca".

Hai fatto bene, come bene ha fatto chi ti ha risposto. Cerchiamo di essere piu' umili tutti quanti.

Fordista dal 1985.

marcovola

Oggi Bersani è stato grandioso. Grillo è un miliardario e lui invece è un figlio di meccanico...

http://www.youtube.com/watch?v=yPKvlzqoMj4&feature=player_embedded
Per dovere di cronaca le parole di Bersani!!!
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

Claudio M

Parla in faccia 3 milioni di persone ma poi fa i cazzi suoi.
Noi lo vediamo spesso al contrario di Grillo, ha disgustato il popolo di sinistra.

Fordista dal 1985.

marcovola

Citazione di: Aliseo il 22 Febbraio 2013, 19:15:36
Parla in faccia 3 milioni di persone ma poi fa i cazzi suoi.
Noi lo vediamo spesso al contrario di Grillo, ha disgustato il popolo di sinistra.
:)
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

Claudio M

Ma guardate quello che stanno dicendo e' ..............!

Fordista dal 1985.

linus16

mi dispiace ma io con grillo al governo prevedo guai molto peggiori di oggi, e poi scusatemi ma quando le stesse cose le diceva la lega ( non proprio tutto ma in buona parte) erano mascalzoni invece grillo è un dio?  ???

Claudio M

Citazione di: linus16 il 22 Febbraio 2013, 19:48:20
mi dispiace ma io con grillo al governo prevedo guai molto peggiori di oggi, e poi scusatemi ma quando le stesse cose le diceva la lega ( non proprio tutto ma in buona parte) erano mascalzoni invece grillo è un dio?  ???

Ci dispiace per te, anche se piu' guai di quelli avuti .... mi sembra impossibile, proviamo e vediamo, potrai mandarli a fanculo dopo.

Fordista dal 1985.

legis

Citazione di: marcovola il 22 Febbraio 2013, 18:56:15
Capisco che ogni cosa contro Grillo venga vista come un reato di lesa maestà però se hai notato io non ho fatto commenti, mi sembrava giusto per dovere di cronaca mettere questo articolo che se hai avuto modo di leggere spiega più o meno quello che tu sostieni e cioè le difficoltà che si troveranno ad affrontare gli esponenti del movimento che non sono diverse da quelle che si troveranno o si sono trovate tutte quelle persone che fino ad oggi si sono occupate della cosa pubblica e la differenza che c'è tra fare affermazioni astratte e combattere con i problemi.... non avevo commentato prima ma dato che poteva essere interpretato male ho voluto spiegare il motivo del mio "Dovere di cronaca".

Tu pubblichi qualcosa altri la commentano. Non mi sembra sia vietato. Poi se leggi l'articolo capisci bene gli attacchi inutili a Grillo non è lesa maestà bensì coerenza!!!! Il Movimento non ha mai fatto promesse a ..... di cane si è sempre interessato dei problemi.
Ma poi è chiaro... un "comunista" non può ascoltare un miliardario....
Meglio invece ascoltare il figlio di un meccanico che senza fare un ca@@o deruba gli Italiani e non ha fatto una cosa buona per il paese.

Ricordo che Claudio (Claudio correggimi se ricordo male) quando andò a Roma per manifestare (non ricordo su cosa magari Claudio illuminaci) il figlio del meccanico non accolse proprio bene i manifestanti... Ma questa è un'altra Storia.

Per la cronaca andate a vedere la diretta da piazza San Giovanni (colma e ora chiusa) e ascoltate i candidati che dicono... è facile giudicare dall'apparenza...
:icon_lol: La fortuna favorisce la mente preparata  :icon_lol:

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legis

Citazione di: linus16 il 22 Febbraio 2013, 19:48:20
mi dispiace ma io con grillo al governo prevedo guai molto peggiori di oggi, e poi scusatemi ma quando le stesse cose le diceva la lega ( non proprio tutto ma in buona parte) erano mascalzoni invece grillo è un dio?  ???

Non proprio. La lega ha derubato l'Italia come gli altri. Ha sempre parlato di superiorità del Nord e ha sempre pensato ad arricchirsi!!!
Da ultimo Maroni... " mai più con Berlusconi...." e poi?????
C'è un abisso!!!! Non ho mai visto un esponente della lega andare a fare un comizio in Sicilia.....
:icon_lol: La fortuna favorisce la mente preparata  :icon_lol:

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legis

Citazione di: Aliseo il 22 Febbraio 2013, 19:50:32
Ci dispiace per te, anche se piu' guai di quelli avuti .... mi sembra impossibile, proviamo e vediamo, potrai mandarli a fanculo dopo.

Esatto!!!!
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Claudio M

Grazie Bruno, la nostra storia della vicenda Belleli, fu una crisi durata piu' di un decennio.
In questo periodo andammo con decine di autobus e il sindacato a Roma davanti al ministero del lavoro, andammo anche con il governo Berlusconi, ci accolsero e ci presero per culo.
Quando il figlio del meccanico divento' lui ministro del lavoro, oragnizzamo decine di autobus, e siccome nessuno dava una svolta ai 2000 lavoratori, questa volta ci portammo le famiglie e ci furono anche moltissimi sindaci della provincia.
L'infame di "sinistra", ci fece fare la carica dalla polizia . Diffidate gente di questa gente, diffidate.

Fordista dal 1985.

🡱 🡳