Fornero: Dai 50 anni in poi il salario di un lavoratore dovrebbe scendere.

Aperto da itat, 28 Ottobre 2012, 04:55:02

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oᄊム尺


Pasquale S

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http://www.idaf.it/index.php?topic=30565

ernesto

non è detto, non è detto.......................
mai sfidare la divina provvidenza
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marcovola

Continuiamo pure a preferire "peppe u curt" al governo però, qualcuno mi deve spiegare perchè tutte queste organizzazioni si sono fidate di questa donna affidandogli incarichi di prestigio:
Elsa Fornero
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Elsa Fornero

Elsa Fornero al Festival dell'Economia di Trento nel 2012

Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
con delega alle Pari Opportunità
In carica
Inizio mandato   16 novembre 2011
Presidente   Mario Monti
Predecessore   Maurizio Sacconi (Lavoro)
Mara Carfagna (Pari Opp.)
Elsa Maria Fornero (San Carlo Canavese, 7 maggio 1948) è un'economista e accademica italiana. Dal 16 novembre 2011 è Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle Pari Opportunità, nel Governo Monti.[1]
Indice  [nascondi]
1 Biografia
1.1 Ministro del Lavoro e delle politiche sociali
1.1.1 Attività legislativa
1.1.2 Il caso esodati
2 Pubblicazioni
3 Note
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Biografia [modifica]

Professore ordinario (dal 2000) di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, insegna Macroeconomia ed Economia del risparmio, della previdenza e dei fondi pensione (in inglese). Le sue ricerche scientifiche riguardano i sistemi previdenziali, pubblici e privati, le riforme previdenziali, l'invecchiamento della popolazione, le scelte di pensionamento, il risparmio delle famiglie e le assicurazioni sulla vita.
È Coordinatore Scientifico del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto).
È Honorary Fellow del Collegio Carlo Alberto, Membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell'Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), di cui è anche docente, membro del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare, membro del Comitato Scientifico dell'Observatoire de l'Epargne Européenne (Parigi), membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti, editorialista del quotidiano economico e finanziario il Sole 24 ore.
Dal 1993 al 1998 è stata consigliere comunale al Comune di Torino, eletta con la lista "Alleanza per Torino" a sostegno del sindaco di centro-sinistra Valentino Castellani.
È stata Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo (2010-2011)[2][3][4], Vice Presidente della Compagnia di San Paolo (2008-2010)[5], membro del Consiglio direttivo della Società Italiana degli Economisti (2005-2007), membro del Comitato Scientifico di Confindustria (2005-2006), membro della commissione di esperti valutatori presso la World Bank (2003-2004), con l'incarico di valutare il ruolo di assistenza svolto dalla Banca nell'attuazione delle riforme previdenziali di paesi con economie di transizione, membro della commissione di esperti della Task Force su "Portability of Pension Rights and Taxation of Pension Schemes in the EU" costituita presso il CEPS (Center for European Policy Studies), Bruxelles (2001-2003), membro della Commissione Ministeriale di esperti indipendenti per la verifica previdenziale (2001), componente del Comitato Scientifico del Mefop (2000-2003).
Nel 2001 ha ricevuto (ex aequo con Ignazio Musu) il Premio Saint Vincent per l'Economia.
Nel 2003 ha ricevuto (ex aequo con Olivia Mitchell) il Premio INA-Accademia dei Lincei per gli studi in materia assicurativa.
È moglie di Mario Deaglio, Professore Ordinario in economia dell'Università di Torino, con cui ha un figlio di nome Andrea, regista, e una figlia di nome Silvia, Professore Associato in genetica medica presso l'Università di Torino e Responsabile della ricerca alla HuGeF (Istituto di ricerca scientifica fondato dalla Compagnia di San Paolo[6] di cui era vicepresidente Elsa Fornero).
Ministro del Lavoro e delle politiche sociali [modifica]


Elsa Fornero giura nelle mani del Presidente della Repubblica (16 novembre 2011).
Il 16 novembre 2011 è nominata ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità del governo Monti[7]. Nella storia della Repubblica italiana è la seconda donna, dopo Tina Anselmi, a presiedere tale ministero.
Attività legislativa [modifica]
Nell'ambito del decreto "Salva-Italia" presentato il 4 dicembre 2011 accelera la riforma del sistema pensionistico italiano, che supera le differenze generazionali decise in precedenza passando ad un sistema contributivo pro-rata per tutti i lavoratori. Il 20 marzo dell'anno successivo, invece, annuncia il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro risultata da mesi di trattativa con le parti sociali intervenendo sullo storico articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il caso esodati [modifica]
La riforma delle pensioni targata Fornero ha provocato il cosiddetto caso esodati del 2012 in Italia: tale vicenda è stata al centro di controversie politiche e sociali, oltre che di scontri ideologici e sociali tra i sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL in primis) e il Governo Monti, con varie polemiche nell'arena politica e con vari dibattiti all'interno della Confindustria.
Il 4 luglio 2012 la Camera dei Deputati respinge una mozione di sfiducia individuale presentata contro il ministro Fornero dall'Italia dei Valori e dalla Lega Nord. La votazione ha avuto il seguente risultato: 88 deputati a favore della sfiducia, 435 contrari e 18 astenuti; la sfiducia era stata presentata poiché, secondo i gruppi parlamentari di IDV e Lega Nord, il ministro avrebbe mentito sul numero di esodati e in più avrebbe affermato che il lavoro non è un diritto[8].
Pubblicazioni [modifica]

Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Mario Monti, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978.
Economia del risparmio e della ricchezza. Comportamenti privati e indebitamento pubblico, con Onorato Castellino, Bologna, Il Mulino, 1990. ISBN 88-15-02788-2.
Esercitazioni e temi d'esame di macroeconomia. Anno accademico 1995-96, con Giovanna Nicodano e Fabio Cesare Bagliano, Milano, Guerini, 1996. ISBN 88-04-00215-8.
L'economia dei fondi pensione. Potenzialità e limiti della previdenza privata in Italia, Bologna, Il Mulino, 1999. ISBN 88-15-06798-1.
La riforma del sistema previdenziale italiano. Opzioni e proposte, a cura di e con Onorato Castellino, Bologna, Il Mulino, 2001. ISBN 88-15-08396-0.
Pension policy in an integrating Europe, a cura di e con Onorato Castellino, Cheltenham-Northampton, Edward Elgar, 2003. ISBN 1843762544.
Developing an annuity market in Europe, a cura di e con Elisa Luciano, Cheltenham-Northampton, Edward Elgar, 2004. ISBN 1843764768.
Pension Systems. Beyond Mandatory Retirement, a cura di e con Paolo Sestito, Cheltenham-Northampton, Edward Elgar, 2005. ISBN 1843769476.
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

el peck


el peck

...scusate..dimenticavo...grazie a sto' po' po' di ben di Dio di eccellenza di donna... dovrò lavorare ALMENO 9 anni in + e rimettendoci pure dei soldi.....ok siamo in crisi e dobbiamo salvare l'Italia...ma ditemi...questi a cosa invece hanno rinunciato?  alla figlia piazzata nello stesso istituto di questa santa donna?..ma per cortesia!!! togliamoci le fette di salame dagli occhi!!!! e finiamola una buona volta di pensare che perchè uno è pieno di titoli sia migliore di una persona qualunque...uno dovrebbe essere valutato x cio' che fa' e non per i suoi titoli o per il posto che ricopre.......x me potrebbe essere pure la Madonna e monti san Giuseppe..che l'unica valutazione obbiettiva rimane quella che alla gente normale hanno solo tolto e stracaricato di tasse.....poi come ho già detto rispetto comunque le idee di chiunque...

marcovola

Non sono innamorato ma realista e se i sondaggi dicono questo mi sa che siamo in parecchi:
http://www.ilmondo.it/politica/2012-10-01/governo-sondaggio-la7-19-monti-premier-segue-renzi_104339.shtml
comunque anch'io rispetto le idee di tutti solo mi sono un pò rotto di essere governato dal Superman di turno e vedere vanificare sempre i sacrifici fatti.... era già successo nel 2008 e mi auguro che non succeda ancora!!!!
Certo è che quando la nostra idea di politica non va oltre il nostro orticello c'è ben poco da fare.... sazio il mio corpo, sazio tutto il mondo!!!!
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

itat

Chi aveva sentito parlare della Fornero all'epoca di questo video  ???
Qualche anno fa, c'era la necessità di immettere nel mercato finanziario nuovi capitali, alcuni gruppi di potere, non si fecero scappare l'opportunità di poter mettere le mani sul TFR degli italiani.
2012, Se stanno a magnà pure quello.



I giornali titolano stupiti che il 2008 è stato l'anno nero dei fondi pensione che hanno perso quasi un quarto del loro valore. Ho avuto come un déjà-vu e ho chiesto a Beppe Scienza di spiegare al Blog cosa è accaduto.

"Caro Beppe,
prima o poi i nodi vengono al pettine. Infatti è ormai ufficiale che nel 2008 i fondi pensione azionari hanno bruciato il 24,5% dei soldi affidatigli, una perdita che si cumula a quelle del 2007. Ma anche in generale la previdenza integrativa ha fatto peggio del Trattamento di Fine Rapporto (TFR).
Tu puoi quindi vantarti di avere consigliato bene gli italiani al momento della scelta cruciale. Infatti giusto due anni fa, presentando il mio libro "La pensione tradita", gli dicesti chiaro e tondo che era meglio tenere il TFR in azienda.
Chi ha fatto così, è felice come un papa. Non ha perso neppure un euro e la sua liquidazione aumenta di giorno in giorno. Il TFR è infatti un capolavoro di sicurezza.
Contro di esso muoveva una alleanza incestuosa: politici di governo e di opposizione, sindacati e confindustriali, alleati a banchieri, assicuratori e gestori. Gli davano man forte economisti tutti più o meno con conflitti d'interesse: Marcello Messori, Riccardo Cesari, Elsa Fornero ecc.
I giornalisti economici obbedivano premurosi agli ordini ricevuti, ripetendo come pappagalli che bisognava aderire in fretta alla previdenza integrativa. Ricordo due soli che onestamente difesero il TFR e quindi i lavoratori: Giuseppe Altamore su Famiglia Cristiana e Oscar Giannino su Libero Mercato.
Ma c'è di peggio: un obiettivo storico del movimento sindacale fu sempre il principio "stesso lavoro, stesso salario". Ebbene, i sindacati confederali hanno concordato una paga inferiore per chi si tiene il TFR. Non gli fa gioco e quindi va punito, perdendo il cosiddetto contributo del datore di lavoro. Che comunque è una polpetta avvelenata.
Ma la battaglia non è vinta, perché ci sono trappole a ogni piè sospinto. Per saperne di più c'è il mio sito al Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino.
Le banche, la stessa Posta e i promotori finanziari continuano a rifilare polizze vita, fondi pensione aperti e piani individuali pensionistici (pip). Tutti modi per perdere soldi, anche per chi ha salvato il TFR.
Infatti per la sicurezza economica nella propria vecchia, la regola è semplice. Risparmiare sì, ma evitare qualunque prodotto previdenziale. E ovviamente nessun ripensamento per il TFR. Il consiglio che desti due anni fa vale adesso come allora.
Alla prossima... e speriamola positiva" Beppe Scienza


La politica non va oltre il nostro orticello c'è ben poco da fare.... sazio il mio corpo, sazio tutto il mondo!
Nessuno avrebbe saputo far meglio, in quella manciata di parole è racchiusa tutta la politica italiana degli ultimi 60 anni.
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

🡱 🡳