E anche il "cavallino" se ne va...

Aperto da brinde, 11 Dicembre 2014, 10:27:17

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brinde

Personalmente il canadese con il maglioncino blu non lo sopporto più!
Non gli è bastato aver svuotato di modelli l'Alfa, la Lancia, far produrre le Fiat all'estero, adesso comincia a spostare anche il gioiello, mi immagino già le Ferrari prodotte nello stabilimento dove ora fanno le Panda...


http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-12-10/ferrari-valuta-trasferimento-sede-fiscale-all-estero-164403.shtml

Ferrari potrebbe seguire lo stesso percorso di Fiat Chrysler Automobiles: sede legale in Olanda, per sfruttare al meglio il meccanismo del voto multiplo, radici fiscali a Londra e doppia quotazione, questo per ovvie ragioni, sul listino di New York e sulla Borsa di Milano. L'ipotesi, particolarmente suggestiva per l'impatto mediatico che potrebbe avere una simile decisione, ha cominciato a circolare nelle prime ore del pomeriggio e al momento non trova alcuna conferma ufficiale. Fca ha preferito non commentare e, allo stato, l'idea viene catalogata come rumor.

Tuttavia, è assai probabile che sia stata fatta almeno una valutazione informale su un potenziale spostamento della sede fiscale al di fuori dei confini italiani. Con quale schema, però, è tutto da chiarire. Tant'è che anche Bloomberg, nell'anticipare la notizia, precisa che sul tavolo resta anche l'opzione del mantenimento della residenza fiscale in Italia.
In ogni caso, l'eventuale trasferimento in altro paese, non dovrebbe avere alcun impatto sulla struttura produttiva e ingegneristica che resterebbe saldamente ancorata a Maranello. La sola ipotesi di un addio, anche se parziale all'Italia, ha già però innescato le prime reazioni polemiche, con il responsabile del Lavoro di Sel , Giorgio Airaudo, che ha commentato così il trasloco del Cavallino: «Dopo Fiat anche un altro pezzo della nostra storia automobilistica pensa di trasferire la sede fiscale all'estero per pagare meno tasse. Mentre il presidente del Consiglio Renzi abbassa i diritti dei lavoratori per attrarre investimenti stranieri che non si vedono, nel nostro paese gli ex grandi imprenditori con uno dei sui sponsor, l'uomo di Detroit Sergio Marchionne, appena arrivato alla guida del cavallino pensa subito a non pagare le tasse per la Ferrari in Italia».

Una decisione finale rispetto al tema della sede verrà in ogni caso presa nei prossimi mesi. Lo spin-off di Ferrari e la successiva quotazione è infatti parte del complesso piano di Fca per raccogliere circa 5 miliardi di dollari da destinare al taglio del debito. E le prime tappe, prossime alla chiusura, sono il collocamento del convertendo da 2,5 miliardi di dollari e di 100 milioni di azioni Fca. A ciò si aggiungerà l'Ipo della Rossa che si realizzerà con la vendita di un 10% e la distribuzione di un altro 80% ai soci Fca (il 10% che residua continuerà a far capo a Pietro Ferrari).

A Piazza Affari il titolo Fca è maglia nera: è stato sospeso, poi riammesso in Borsa e ha chiuso con una flessione del 6,62% a 9,8 euro. L'andamento del titolo della casa automobilistica è all'attenzione degli uffici della Consob dopo le forti oscillazioni della giornata. Nelle sale operative si parla di «comportamento anomalo» dopo un «mega ordine» in attesa di conoscere il prezzo del prestito convertendo, che sarà comunicato dopo la chiusura a Wall Street dove il titolo non fa molto meglio (-4,81%).
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