18 mesi e 10000 km cambio olio

Aperto da albarossa2001, 11 Settembre 2016, 13:03:37

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albarossa2001

Salve ho fatto 10000 km e sono passati 18 mesi, che dite aspetto a 2 anni per cambio olio oppure mi devo affrettare, da nessuna parte sul libretto ho trovato ogni quanti anni va cambiato l'olio.
La mia cmax diesel 1600 ha 7 anni ed ha percorso 120000 km
CMAX-I

Nuke

Ciao...io non ti consiglio di aspettare oltre, in genere è buona norma cambiare olio motore dopo massimo 15mila km di percorrenza o un anno dalla precedente sostituzione indipendentemente dal chilometraggio. Inoltre nei diesel l'olio tende a degradare prima dei motori benzina.
...get ripped or die tryin'...

vincenzo85sa

Già è tardi...sostituiscilo al più presto con uno rispondente alle specifiche richieste dal costruttore!

splendida c-max

sostituisci..... è passato troppo tempo dall'ultimo cambio olio indipendentemente dal poco chilometraggio che hai percorso.
luigi
Ford focus c-max 1.8 tdci ghia del 2005.
My Garage

Bravo80

ripreso da: http://www.sicurauto.it/esperto-di-sicurauto/news/degrado-olio-motore-quanto-resiste-unauto-senza-tagliando.html

IL DEGRADO DELL'OLIO MOTORE
L'inevitabile degrado che l'olio motore subisce nel tempo e dopo considerevoli percorrenze, è un fenomeno abbastanza sottovalutato da molti utenti. Ricordiamo che lo scopo principale del lubrificante è quello di aderire alle superfici in movimento in modo da eliminare il dannoso attrito secco con l'attrito fluido che avviene tra le molecole dell'olio che scorrono le une sulle altre formando un velo protettivo. A questa funzione principale della lubrificazione, fanno seguito altri compiti non meno importanti:

    raffreddare gli organi in movimento trasferendo il calore dai punti più caldi alle zone più fredde (es. scambiatori di calore). In tal modo l'olio contribuisce all'azione refrigerante dell'acqua (o dell'aria nel caso di motori con raffreddamento ad aria);
    proteggere le superfici metalliche interne da corrosione, ruggine, infiltrazioni di acqua, ossidazione;
    assicurare la tenuta tra pistone e canna del cilindro, impedendo la fuoriuscita dei gas combusti.

Il degrado dell'olio deriva in primo luogo dal notevole stress termico cui è sottoposto all'interno del motore ( ripetuti cicli di riscaldamento-raffreddamento). Ciò favorisce l'ossidazione della carica, la rottura dei legami molecolari del lubrificante nonché l'evaporazione dei componenti più leggeri. A ciò si aggiunge la dannosa azione inquinante dei residui carboniosi, degli idrocarburi incombusti e combusti e dell'acqua di condensazione che attraverso la camera di combustione trafilano dai cilindri (specie a motore freddo o in rilascio) andando progressivamente a contaminare la carica d'olio alterandone le caratteristiche originali. L'olio così diluito non è più in grado di dissipare il calore e si formano morchie e lacche indurite che tendono ad ostruire il circuito di lubrificazione e a depositarsi sugli organi meccanici. Oltretutto, la presenza di tali elementi inquinanti può falsare il reale consumo d'olio poiché il livello misurato in coppa sarà in apparenza regolare in quanto compensato dalla percentuale di sostanze contaminanti disciolte. Per contrastare questi dannosi fenomeni la tecnologia chimica applicata ai lubrificanti, ha introdotto da vari anni particolari additivi detergenti e disperdenti che tendono a scioglier le lacche mantenendole in stato di soluzione. Ma anche gli oli motore sintetici di eccellente qualità di ultima generazione non possono fare miracoli se viene trascurata la normale manutenzione e non vengono rispettate le scadenze chilometriche e di tempo prescritte dai costruttori per la sostituzione del lubrificante.

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