Può essere considerato mobbing?

Aperto da MegaFord1993, 29 Luglio 2014, 12:42:06

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MegaFord1993

Ciao ragazzi, chiedo un parere a voi, dato che praticamente tutti voi avete alle spalle qualche anno di esperienza sul lavoro. Lavoro da 5 mesi nell' agenzia di una grande società di assicurazioni italiana. Siamo circa una quindicina di persone. Uno dei dipendenti, caposettore, è praticamente il "capo" dell' agente assicurativo che sta formando me e una ragazza mia coetanea. In totale lui segue 6 persone. Essendo una grande società, esistono degli obiettivi da raggiungere a scadenza (la fine del mese); riuscire a raggiungerli ovviamente non è facile, ma fino a Maggio le cose sono andate abbastanza bene. Negli ultimi tre mesi, la situazione è molto peggiorata. Non stiamo in ufficio a scaldare la sedia, cerchiamo di darci tutti da fare, come una squadra, ma i risultati purtroppo non arrivano. Ne consegue che il capo dell' agenzia (20 anni di esperienza alle spalle) ormai non fa altro che sbraitare contro il caposettore (che invece lavora nella società da 25 anni) e l' agente che mi segue. Quello che mi fa imbestialire è il modo in cui lo fa: urla davanti agli altri dipendenti; bestemmia a più non posso quando si altera; minaccia continuamente il trasferimento (anzi, temo che a settembre la cosa diventerà ufficiale per agente e caposettore). La cosa più schifosa che ha fatto è stata quella di far credere al caposettore che il giorno dopo sarebbe stato subito trasferito; una "botta" per tutti quanti noi, salvo poi spiegare che aveva fatto finta, aveva inscenato tutto per far vedere come il clima dell' ambiente di lavoro può diventare brutto se le cose sarebbero andate avanti così.
Il caposettore ha il difetto di essere troppo buono e non è capace di rispondere a tono; se avesse fatto uno "scherzone" del genere direttamente al mio agente, questo avrebbe preso la sua 24ore e si sarebbe licenziato in tronco, perché questa pare più una cattiveria vera e propria e non qualcosa di costruttivo.
Non è finita: mi da fastidio anche il fatto che fumi in ufficio. C@@@o, se è vietato dalla legge, non lo fai! Punto e basta! Dovrebbe essere lui a dare l' esempio e invece finiscono con il fumare tutti. E a poco basta l' aprire le finestre per far circolare l' aria...
Per quel che mi riguarda, ho imparato a non ascoltarlo più mentre da fuori di matto: a me non ha mai rimproverato nulla, ma che nemmeno si azzardi a dirmi qualcosa di non vero o giuro che lo mangio!
Come giudicate una situazione del genere? Avete avuto anche voi esperienze con capi fuori di testa?

E pensare che sono alla primissima esperienza lavorativa! La sto prendendo come un' esperienza e un modo per avere qualche soldino in più mentre faccio l' università, ma non mi sarei immaginato di trovarmi in un ambiente così.  :icon_eek:
Dario


27 Rosso

Ma la azienda per la quale lavori non ha un codice etico? Informati noi abbiamo addirittura un telefono etico.

pupi73

Benvenuto nel mondo de lavoro! O anzi direi nel mondo.
Purtroppo di gente così se ne incontra tutti i giorni, in qualsiasi ambiente, non solo lavorativo.
Ovviamente si incontrano anche persone stupende, corrette e disponibili.
Fai la tua esperienza, metti da parte qualche soldino ed impara un lavoro. Tutto si servirà in futuro per lavorare in futuro.
Se mi chiedi cosa ne penso? Nei limiti del possibile non conoscendo la situazione ti posso dire che è sicuramente una persona non rispettosa degli altri e delle regole, che per di più gioca più sulla paura che sul creare gruppo. I capi possono essere di due tipi..questo oppure quelli che creano gruppo!

MegaFord1993

@27 Rosso
Considera che è una S.P.A, con centinaia di agenzie in tutta Italia e sede centrale a Milano. Ma tu parli di una sorta di "documento" in cui sono elencati i comportamenti ammessi e quelli vietati?

Dario


MegaFord1993

@pupi73  Io ho quasi il presentimento che tema ripercussioni sulla sua carriera, dato che è da soli 2 anni che si ritrova a ricoprire il ruoli di capo...
Dario


luckya

Non è mobbing.

Alcune considerazioni:

1. fatti i cazzi tuoi :) nel senso fino a quando non viene fatta una cosa a te non prendertene cura a livello personale. L'unica cosa che puoi fare è trovare un'altro lavoro e andartene ma senza alcuna dimostranza.

2. il fumo in ufficio è vietato. C'è il problema di dimostrare la violazione, c'è il problema che probabilmente chi fuma è lo stesso che è incaricato a rilevare la violazione. Questo è un grosso problema. Secondo me l'unico modo per uscirne puliti è cambiare lavoro.

3. le incazzature, gli improperi, le bestemmie ecc. sono comunque sotto le leggi dello stato. Fino a quando non ti viene rivolta una offesa personale non puoi fare nulla. Anche in quel caso puoi citare in giudizio chi ti ha offeso ma le conseguenze puoi immaginarle.

In conclusione: se questa situazione non ti piace hai una sola possibilità: stringere i denti fino a quando non hai trovato un'altro lavoro.
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


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MegaFord1993

Per ora non penso di cambiare lavoro, anche perché a Settembre dovrò valutare se riesco a mettere d' accordo gli orari del lavoro con le lezioni in università e lo studio. Più che altro mi spiace vedere una persona che viene umiliata davanti a tutti e che ora come ora ha l' autostima conpletamente distrutta, nonostante ci metta impegno e voglia di fare senza che questo venga minimamente considerato. Inoltre se dovessero trasferire agente e caposettore, sarebbe difficile anche per me riconinciare da capo con una persona nuova, che non conosco e che magari ha un carattere diverso o, peggio, opposto a quello del mio agente.
Dario


luckya

#7
Citazione di: MegaFord1993 il 29 Luglio 2014, 14:08:12
Per ora non penso di cambiare lavoro, anche perché a Settembre dovrò valutare se riesco a mettere d' accordo gli orari del lavoro con le lezioni in università e lo studio. Più che altro mi spiace vedere una persona che viene umiliata davanti a tutti e che ora come ora ha l' autostima conpletamente distrutta, nonostante ci metta impegno e voglia di fare senza che questo venga minimamente considerato. Inoltre se dovessero trasferire agente e caposettore, sarebbe difficile anche per me riconinciare da capo con una persona nuova, che non conosco e che magari ha un carattere diverso o, peggio, opposto a quello del mio agente.

Quelli che sono i rapporti lavorativi tra il tuo agente e il suo capo non sono affari tuoi :)
Non è un rimprovero ma l'esperienza di tanti anni.
Se dovessero trasferirlo ti troverai a lavorare con un'altra persona che comunque, in ogni caso, e sarebbe sbagliato diversamente, si relazionerà con te per quello che è il tuo lavoro attuale e il tuo lavoro futuro.
Non aver paura, invece, del rapporto personale
Ti dai la zappa sui piedi se prendi a cuore la situazione del tuo responsabile (con cui comunque lavori da pochissimo tempo) e temi che cambi qualcosa in peggio per te.
A te sembra che lui si impegni tanto tanto tanto e non viene capito, ma magari il suo capo non la pensa così. Tra te e il capo ha sempre ragione il capo in quanto è lui che decide chi deve rimanere in quell'ufficio e chi no. Quello che puoi fare tu è solo decidere se rimanere a lavorare li o meno.



Come dice un vecchio proverbio: attacca l'asino dove vuole il padrone ;)
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MegaFord1993

Citazione di: luckya il 29 Luglio 2014, 14:13:15
Quelli che sono i rapporti lavorativi tra il tuo agente e il suo capo non sono affari tuoi :)
Non è un rimprovero ma l'esperienza di tanti anni.
Se dovessero trasferirlo ti troverai a lavorare con un'altra persona che comunque, in ogni caso, e sarebbe sbagliato diversamente, si relazionerà con te per quello che è il tuo lavoro attuale e il tuo lavoro futuro.
Ti dai la zappa sui piedi se prendi a cuore la situazione del tuo responsabile (con cui comunque lavori da pochissimo tempo) e temi che cambi qualcosa in peggio per te.
A te sembra che lui si impegni tanto tanto tanto e non viene capito, ma magari il suo capo non la pensa così. Tra te e il capo ha sempre ragione il capo in quanto è lui che decide chi deve rimanere in quell'ufficio e chi no. Quello che puoi fare tu è solo decidere se rimanere a lavorare li o meno.

Come dice un vecchio proverbio: attacca l'asino dove vuole il padrone ;)

In pratica intendi dire che bisogna cercare di imparare ad essere un pò "cinici" verso gli altri, nel senso che in fin dei conti quello che mi deve importare è solo ciò che riguarda me?
Credo sia una cosa che si impari con il tempo...forse dipende anche dal carattere, no?
Dario


luckya

#9
Citazione di: MegaFord1993 il 29 Luglio 2014, 14:31:08
In pratica intendi dire che bisogna cercare di imparare ad essere un pò "cinici" verso gli altri, nel senso che in fin dei conti quello che mi deve importare è solo ciò che riguarda me?
Credo sia una cosa che si impari con il tempo...forse dipende anche dal carattere, no?

Ti faccio un piccolo "colpo di scena". Ipotizzo: e se il tuo agente si fosse mostrato particolarmente simpatico con te solo per aggiudicarsi la tua simpatia e nulla di più? Cioè, se sapesse già da tempo che lui è sotto giudizio e volesse che qualcuno perorasse la sua causa sacrificandosi?  In questi casi fai sempre molta attenzione a chi si dimostra particolarmente amico o compiacente. Magari stai facendo inconsapevolmente il suo gioco. Sbagliando :)
Sbagliando perché quella è la sua guerra, non la tua.

Tìmeo Dànaos et dona ferentes

Tu stai li per fare il tuo lavoro. Quando hai fatto il tuo sei a posto. Quello che accade agli altri difficilmente riguarda la tua sfera di azione.
Per ora è lui il tuo responsabile ma questo lo ha deciso il capo, il capo del capo, il capo del capo del capo.
Non sta li per diritto divino.
Non sta li per fare quello che lui ritiene essere il modo giusto di lavorare.
Se sta li, all'interno di una struttura, DEVE lavorare come vuole il suo capo e DEVE ottenere i risultati che vuole il suo capo.
In generale a te questo non riguarda.

Non riguarda fino a quando qualcuno non verrà a dirti che dovrai tu lavorare in modo diverso.
Fino a quel momento tu devi considerare il tuo lavoro come ben fatto.

Almeno io la vedo così.
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chris76

Non t'invidio per nulla.Comunque ha ragione luckya,fatti gli affari tuoi e segui la ta strada.Ti capisco.permettamente perché anch'io sono troppo buono e altruista.Il mondo del lavoro e non funziona così.Chi è più forte prevale.Chi fa il molliccio perisce.Aimè è così.Fatti un pò i calli e sii buono con chi è buono con te,il brutale infame con chi lo fa con te.

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Chris76--Christian キリスト教-ダーク

Dadoo

in tanti anni di lavoro ed ufficio ho imparato che secondo me devi trovare il giusto equilibrio tra farti rispettare e farti i cazzi tuoi.

Il discorso è troppo ampio per parlarne e scriverne di cotte crude.

Quello che a te da fastidio "alza la testa" e lo fai rispettare, ma senza passare da coglioncello rompi scatole e basta.
Voglio dire , ok il fumo è vietato, ma c'è gente al mondo che scatena le terze guerre mondiali perchè Whatsup gli chiede 1 euro l'anno ! Spero tu capisca dove voglio arrivare.

Per le persone, A livelli più alti , quando poi hai la pseudo percezione che "farai carriera" in azienda ho visto gente girare con le lingue di fuori per i corridoi e farsi mettere i piedi in testa dai capi neanche stessimo sotto regime di divisa ed in caserma, percui quello che avviene tra il tuo responsabile e livelli piu alti ti deve interessare il giusto finche non intacca la tua persona.

insomma, mi viene in mente la solita frase:

STAY HUNGRY,  STAY FOOLISH !

Bravo80

Scusami @luckya ma sono d'accordo in parte con te, nel senso che è corretto attaccare il ciuccio dove vuole il padrone, se non ti attacano personalmente fatti i fatti tuoi.... ma per il resto quello che fa il capo di @MegaFord1993  è mobbing!!!

Il termine mobbing, nell'accezione più comune del termine, identifica un insieme di comportamenti violenti, sia di natura fisica e verbale, verso una persona e/o un gruppo di persone (il cosiddetto cannibalismo sociale). Esempi tipici potrebbero essere angherie, vessazioni, demansionamento lavorativo, emarginazione, umiliazioni, insulti, maldicenze, aggressionifisiche e verbali, ostracizzazione.Più in generale, il termine indica i comportamenti violenti che un gruppo (sociale, familiare, animale) rivolge ad un suo membro. Il termine viene spesso utilizzato nel mondo del lavoro.

Nel mondo del lavoro ci sono molte persone che sono represse e che non hanno una vita sociale esterna dal lavoro, pensano che la vita lavorativa sia l'unico scopo della loro vita.....
Per quanto riguarda la società una S.p.A. sicuramente ha un codice etico scritto e ha nominato delle perfone quali referenti per problematiche personali tra i colleghi e avrà per legge nominato qualcuno quale controllore per il rispetto del divieto di fumo, sui cartelli apposti nell'ufficio deve essere obbligatoriamente scritto il nome di questi....

sicur1

Citazione di: chris76 il 29 Luglio 2014, 14:43:38
Non t'invidio per nulla.Comunque ha ragione luckya,fatti gli affari tuoi e segui la ta strada.Ti capisco.permettamente perché anch'io sono troppo buono e altruista.Il mondo del lavoro e non funziona così.Chi è più forte prevale.Chi fa il molliccio perisce.Aimè è così.Fatti un pò i calli e sii buono con chi è buono con te,il brutale infame con chi lo fa con te.

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Giusto  ;) ;) ;)
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MegaFord1993

Per quello che posso vedere, non credo voglia fare apposta il simpatico con me perché al di là di tutto il rapporto che c'è tra di noi non è mai troppo confidenziale. Conosco il mio agente da anni, prima ancora che iniziassi a lavorare con lui, ma non ho mai avuto un rapporto particolarmente stretto. Comunque concordo assolutamente sul fatto di tenere sempre gli occhi aperti: al giorno d' oggi credo si possa contare solo su sè stessi, gli altri sono spesso un' incognita  ;)
Dario


luckya

Aggiungo in più.
Non è detto che stia sbagliano il capo del capo.
Probabilmente i suoi modi non sono a te simpatici. Questo può farti decidere che tu non sei adatto per quel posto in particolare.
Non è però detto che quelli con i modi "giusti" siano leali, professionali e portino risultati utili a tutti.

In altre parole: il lato umano e il lato professionale considerali come due mondi a parte.
Non conosco la tua situazione ma magari il capo del tuo agente potrebbe sembrare una persona ripugnante ma magari potrebbe darti tanta professionalità, competenza e garantirti buoni stipendi per anni proprio in virtù della sua visione del lavoro.

E' un po' la storia del medico pietoso.

Ovviamente sono solo ipotesi, ovviamente sono solo "altri modi" di interpretare la tua questione.

Li dentro ci sei tu e solo tu puoi giudicare se sta sbagliando A o se sta sbagliando B.
In ogni caso tu non cambierai le cose. Puoi solo fare buon viso a cattivo gioco oppure cambiare luogo :)
E non è poco.
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MegaFord1993

Quello che cerco di fare è di starmene sempre zitto e muto quando sclera; se sono impegnato a fare qualcosa continuo a farla come se lui non esistesse.
Più che altro non capisco che senso abbia urlare davanti a tutti: se hai il tuo ufficio personale, che ti costa convocarli lì e urlare quanto vuoi, se per te è proprio necessario? Io la vedo come una mancanza di rispetto anche nei confronti degli altri dipendenti, che sicuramente non hanno piacere a essere disturbati nelle loro mansioni da uno che urla in continuazione. Sarà soggettiva la cosa, ma io per esempio perdo la concentrazione in una situazione del genere e non riesco a lavorare come vorrei. Dovrei portarmi in ufficio i tappi per le orecchie?
Dario


luckya

Citazione di: MegaFord1993 il 29 Luglio 2014, 16:48:42
Quello che cerco di fare è di starmene sempre zitto e muto quando sclera; se sono impegnato a fare qualcosa continuo a farla come se lui non esistesse.
Più che altro non capisco che senso abbia urlare davanti a tutti: se hai il tuo ufficio personale, che ti costa convocarli lì e urlare quanto vuoi, se per te è proprio necessario? Io la vedo come una mancanza di rispetto anche nei confronti degli altri dipendenti, che sicuramente non hanno piacere a essere disturbati nelle loro mansioni da uno che urla in continuazione. Sarà soggettiva la cosa, ma io per esempio perdo la concentrazione in una situazione del genere e non riesco a lavorare come vorrei. Dovrei portarmi in ufficio i tappi per le orecchie?

Anche se lavori per una grande assicurazione, le agenzie sono comunque nelle piccole realtà. Non sei in una grande azienda sindacalizzata dove puoi eventualmente avviare una azione disciplinare ecc. ecc.
Ma anche se fossi in una di queste grandi aziende dovresti poter dimostrare con mezzi legali che il tuo capo sta compiendo degli abusi, dovresti aver voce in capitolo all'interno del sindacato o dell'ufficio personale e dovresti avere la fortuna che quella persona stia antipatica a chi è preposto al controllo del personale.
Anche in questo caso i tempi sono lunghi.
Un conto è come dovrebbe essere, un conto è la realtà.

Quella che hai raccontato è la realtà di quell'ufficio. Si sono altre realtà diverse.

Sta a te decidere se rimanere in quella realtà o cambiare luogo. Di più non credo che tu possa fare :)
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10 Febbraio


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laserman

in questo topic traspare la tipica mentalità italiana:

va tutto bene finche non accade a de.
e pensa al tuo orticello che vivi bene.

oibò -.-


🡱 🡳