Per i Tarantini

Aperto da dvd85, 24 Luglio 2012, 13:03:27

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Claudio M

Io credo che in questo crescere della protesta, questo infuocarsi ... Emilio Riva stia con le mani giunte tamburellandosi i polpastrelli delle dita mentre dice " e c c e l l e n t e ".

Tutta questa protesta per la riapertura a qualsiasi costo viene a suo favore, e' quello che vuole per poter continuare a guadagnare senza spendere per disinquinare.

Fordista dal 1985.

Claudio M

Le ultime notizie sono che la citta' e' bloccata in uscita e in entrata da tutte le strade, anche cittadine. E' impossibile raggiungere il centro da paesi, da arterie principali, statali e superstrade ed e' difficoltoso arrivare anche alle periferie.


Fordista dal 1985.

principedeimeccanici

Hanno bloccato anche le strade per andare all'auchan Clà!!!

;) Miglior consumo registrato?!Boh, ho il piede troppo pesante!!!!!!!!!;) 

8) Focus 1.8 TDdi...Semplicemente unica!!! 8)

Claudio M


Fordista dal 1985.

focus style

Il discorso è complesso. Il lavoro è sacrosanto. Però è anche vero che non si può inquinare così come fa l'ILVA. E allora?
Io sono sempre dell'idea che il sacrificio di pochi è accettabile per il bene di molti. Però vaglielo a spiegare agli operai che sono senza lavoro...
Certo non si può accettare che blocchino un'intera città. Questo no. Solo per questo farei scendere l'esercito...

Claudio M

Citazione di: focus style il 28 Luglio 2012, 11:16:27
Il discorso è complesso. Il lavoro è sacrosanto. Però è anche vero che non si può inquinare così come fa l'ILVA. E allora?
Io sono sempre dell'idea che il sacrificio di pochi è accettabile per il bene di molti. Però vaglielo a spiegare agli operai che sono senza lavoro...
Certo non si può accettare che blocchino un'intera città. Questo no. Solo per questo farei scendere l'esercito...

Davvero Marco, ma davvero complesso ma sopratutto molto drammatico, quando senti i lavoratori mentire sul fatto che la fabbrica non inquina .... che dirti  a me viene letteralmente da piangere ... e non metaforicamente.
Negare i lutti che ognuno di noi tarantino ha nella propria famiglia, negare il minerale a palate che si raccoglie nelle notre case ogni giorno, negare, la puzza insopportabile, negare i sequestri di carne, latte e verdure coperte di diossina .... per un posto di lavoro che dovrebbe essere un diritto sacrosanto ... ripeto mi fa piangere davvero. Non c'e' molto da dire .. qui non c'e' il mio o il tuo pensiero e di nessuno, qui non c'e' un colore politico o un contrasto tra alcuno ... qui c'e' davvero disperazione nelle famiglie che han paura di perdere il posto da una parte o di beccarsi un tumore dall'altro. Non so piu' cos'altro dire.

Fordista dal 1985.

Claudio M

Domani a Taranto si apre lo spettacolo, grandi fiaccolate e grande cortei .. e .. Ricchi premi e cotillons.

Domani la passerella si apre, inizino le danze, ognunno potra' cibarsi alla mangiatoia della notizia, .. sia coloro che dicono che l'Ilva inquina, sia quelli che dicono che l'Ilva non inquina, tutti insieme appassionatamente ... l'importante e' dare una ricetta, una soluzione ...  fare propaganda ... domani nelle passerelle ci saranno  i politici che da 50 anni hanno assistito all'avvelenamento della citta', si mostreranno meravigliati, costernati e anche scandalizzati .. andranno contro tutti e il contrario di tutto .. domani ci sara' da divertire, saremo tutti mobilitati .. ma da dopo domani ... "signori change'" .. si riparte tutto come prima .. d'altronde le elezioni sono vicine .. e, se siamo fortunati vedremo a Taranto riasfaltate anche qualche strada. Voglio esagerare.

Fordista dal 1985.

Claudio M

Taranto, ore 9 e 18 minuti, lo stato d'assedio e' iniziato.

In cielo numerosi eliccotteri, e un brusio di folla si comincia a sentire, le sirene corrono copiose.... la telecoronaca continua.

Fordista dal 1985.

Claudio M

Ore 9 e 18

Le strade sono ancora libere, e i negozi non apriranno.




e gli elicotteri sono tre o quattro





Fordista dal 1985.

Claudio M

#44
Come se non si sapesse gia' ..  e oggi tutto ad un tratto i miei concittadini (con non ho mai stimato veramente) si trovano a dire in coro che l'ilva non inquina come che se i morti di cancro anche bambini, le mandrie abbattute per la diossina, le cozze e il latte sequestrato fosse stata una favoletta. Ma oggi l'Ilva non inquina .. non ha mai inquinato e se dici che inquina SEI UN CRIMINALE CHE VUOLE IL FALLIMENTO DELLA CITTA' ...  come dire "O LA BORSA O LA VITA" ... (pardòn!)... "O IL CANCRO O LA FAME".

Politici, sindacalisti e anche prelati
la rete d'oro dell'uomo pr dell'IlvaUn sistema di potere impressionante messo in piedi dal dirigente del siderurgico, Girolamo Archinà. E non è finita. La Finanza spulcia nove mesi di intercettazioni. Ferrante lo licenziadal nostro inviato LELLO PARISE


TUTTO SU
Processo all'Ilva  TARANTO  -  La "repubblica indipendente dell'Ilva" tutto vedeva e a tutti provvedeva. Dagli uomini politici ai sindacalisti, dagli alti prelati ai giornalisti. Tremano gli operai, perché i magistrati sequestrano l'area "a caldo" del più grande centro siderurgico d'Europa. Ma adesso trema anche tutta Taranto, perché dalle carte di un'altra inchiesta penale tuttora coperta dal segreto istruttorio potrebbe saltare fuori l'immagine di una città più o meno compromessa col re dell'acciaio, Emilio Riva. L'indagine la coordina il pm Remo Epifani, che chiede sei mesi di proroga. Il reato è quello di corruzione in atti giudiziari.

Si tratta della stessa indagine da cui il procuratore Franco Sebastio e il sostituto Mariano Buccoliero stralciano tra le dieci e le quindici intercettazioni per dimostrare che gli otto indagati accusati di disastro ambientale devono rimanere ai domiciliari perché potrebbero continuare, se fossero in libertà, a inquinare le prove. Ma ci sono altre decine di telefonate ascoltate dagli investigatori della Finanza e tuttora riservate, che raccontano della capacità di Ilva di tessere una impareggiabile rete di rapporti, ma pure dell'insistenza di chi dall'Ilva reclama piaceri, favori, un occhio di riguardo o solo un'attenzione particolare. Uomini politici che favorirebbero assunzioni, sindacalisti o ex sindacalisti che non disdegnerebbero promozioni aziendali o l'assegnazione di premi di produzione, preti altolocati che porgerebbero l'altra guancia se riuscissero a ottenere il contributo richiesto, cronisti disposti a diventare malleabili.

Nei documenti nascosti di un processo destinato a prendere forma, si materializza lo spaccato di una comunità ostaggio nel bene come nel male dei "padroni delle ferriere". Tutto ruoterebbe attorno alla figura di Girolamo Archinà, da ieri ex responsabile delle relazioni istituzionali di Ilva nel capoluogo ionico. Era, perfino inevitabilmente, arruolato per chiacchierare con tutti. Ma non per questo autorizzato ad alzare la voce, come fa invece col direttore generale dell'Arpa, il professor Giorgio Assennato: protesta dopo l'uscita di un dossier dell'agenzia per l'ambiente che "a suo dire porterebbe alla chiusura dello stabilimento" annotano le fiamme gialle.

La conversazione telefonica risale al 21 giugno del 2010. Dodici giorni prima, un avvocato dell'Ilva, Francesco Perli, spiegava a Fabio Riva che la visita della commissione istruttoria l'autorizzazione ambientale integrata "va un po' pilotata" e che la pignoleria di Assennato "è dettata da ambizioni politiche". Tutto parte proprio dall'eclettico Archinà, filmato mentre consegna all'ombra di una stazione di servizio di Acquaviva delle Fonti una busta bianca al professore universitario Lorenzo Liberti. Non un professore qualsiasi, ma il consulente della procura ingaggiato per mettere a nudo presunti giochi di prestigio dell'Ilva lungo il fronte della tutela ambientale. Lo sospettano tuttavia di avere intascato denaro per 10mila euro.

Comincia così questa storia, tenuta insieme dalle maledette-benedette intercettazioni andate avanti per nove mesi, nel 2010. Due anni più tardi Bruno Ferrante, nuovo presidente di Ilva, taglia la testa al toro: "La società ha da oggi (ieri, ndr) interrotto ogni rapporto di lavoro con il signor Girolamo Archinà che pertanto in alcun modo e in nessuna sede può rappresentare la società stessa". E' la linea riveduta e corretta impressa alla multinazionale dall'ex prefetto di Milano: patti chiari e amicizia lunga. Con tutti. Per "abbassare i toni e essere meno conflittuali".
(05 agosto 2012)

Fordista dal 1985.

Gipo75

#45
Ciao Ragazzi,
scusate l'intromissione, ma anch'io volevo dire la mia.
Un momento e mi presento:
- 37 anni quasi;
- vissuto SUI Tamburi (quartiere annesso allo stabilimento ILVA);
- Fortunatamente soli 4 gg passati all'interno dello stabilimento x lavoro;
- 37 di vita come dipendente gratuito grazie all'influenza dell'aria che respiro/respiriamo;
- lavoratore del settore metalmeccanico nella costruzione di impianti A NORMA..................

adesso, per me la soluzione (vi prego non mi mangiate vivo), è quella di chiudere lo stabilimento e creare dell'altro.
la soluzione studiata ormai da 10 anni, con i numeri che continuano a cambiare sarebbe:
- chiusura totale dello stabilimento;
- messa in sicurezza ( a cura RIVA);
- smantellamento da eseguirsi con gli stessi dipendenti, (stimati 10 anni di lavoro per 18.000 unità) a Carico del proprietario RIVA;
          e fin qui nessuno ancora ha perso il posto di lavoro.
- bonifica dell'area ex stabilimento, (stimate circa 12.000 unità per oltre 10 anni) + bonifica delle aree circostanti interessate, (stima che non si può fare in quanto l'area è troppo ampia) a carico di chi ha inquinato cioè RIVA.
          e fin qui nessuno ancora ha perso il posto di lavoro anzi......

- nei venti anni interessati dalle attività sopra descritte, si potrebbero iniziare a costruire infrastrutture turistiche (con i soldi che lo stato non stanzierebbe più a RIVA + il recupero delle multe che lui dovrebbe pagare + l'ICI che non ha mai pagato + tutto ciò che ne ricaverebbe lo stato/regione/provincia/comune, dalla nascita di nuove piccole imprese locali coinvolte nelle attività + e perché no, magari l'investimento di imprenditori che sanno che mare avremmo se quel mostro morisse).

ragazzi ricordate  in quello che fu solo una "bozza di proposta" (che semplicemente ho scritto), non ci vedo nessuna perdita di posti di lavoro per i venti anni che seguirebbero la chiusura dello stabilimento, ed a seguire, l'impiego di forze lavorative nel rami turismo.

prendiamo esempio dalla ROMAGNA, che vive di turismo e a dire il vero, non ha neanche tutto questo gran mare.
grazie

Claudio M

Citazione di: Gipo75 il 05 Agosto 2012, 12:21:10
Ciao Ragazzi,
scusate l'intromissione, ma anch'io volevo dire la mia.
Un momento e mi presento:
- 37 anni quasi;
- vissuto SUI Tamburi (quartiere annesso allo stabilimento ILVA);
- Fortunatamente soli 4 gg passati all'interno dello stabilimento x lavoro;
- 37 di vita come dipendente gratuito grazie all'influenza dell'aria che respiro/respiriamo;
- lavoratore del settore metalmeccanico nella costruzione di impianti A NORMA..................

adesso, per me la soluzione (vi prego non mi mangiate vivo), è quella di chiudere lo stabilimento e creare dell'altro.
la soluzione studiata ormai da 10 anni, con i numeri che continuano a cambiare sarebbe:
- chiusura totale dello stabilimento;
- messa in sicurezza ( a cura RIVA);
- smantellamento da eseguirsi con gli stessi dipendenti, (stimati 10 anni di lavoro per 18.000 unità) a Carico del proprietario RIVA;
          e fin qui nessuno ancora ha perso il posto di lavoro.
- bonifica dell'area ex stabilimento, (stimate circa 12.000 unità per oltre 10 anni) + bonifica delle aree circostanti interessate, (stima che non si può fare in quanto l'area è troppo ampia) a carico di chi ha inquinato cioè RIVA.
          e fin qui nessuno ancora ha perso il posto di lavoro anzi......

- nei venti anni interessati dalle attività sopra descritte, si potrebbero iniziare a costruire infrastrutture turistiche (con i soldi che lo stato non stanzierebbe più a RIVA + il recupero delle multe che lui dovrebbe pagare + l'ICI che non ha mai pagato + tutto ciò che ne ricaverebbe lo stato/regione/provincia/comune, dalla nascita di nuove piccole imprese locali coinvolte nelle attività + e perché no, magari l'investimento di imprenditori che sanno che mare avremmo se quel mostro morisse).

ragazzi ricordate  in quello che fu solo una "bozza di proposta" (che semplicemente ho scritto), non ci vedo nessuna perdita di posti di lavoro per i venti anni che seguirebbero la chiusura dello stabilimento, ed a seguire, l'impiego di forze lavorative nel rami turismo.

prendiamo esempio dalla ROMAGNA, che vive di turismo e a dire il vero, non ha neanche tutto questo gran mare.
grazie


Anche io sono nato e vissuto ai Tamburi fino al giorno del mio matrimonio, (mia madre ci vive ancora).

Quello che dici lo dicono in molti, ma  credo sia una gran stupidaggine e mi spiego e ti convinco subito.

Tu mi dici chi paga 10-20 anni di lavoro di bonifica inproduttiva a decina di migliaia di lavoratori, quando non si riescono a spendere sicuramente meno soldi per la messa in regola dello stabilimento produttivo?
Poi ognuno puo dare la sua ricetta, ma che sia concreta e fattibile.

Perche' dici che bisogna chiudere lo stabilimento?? Perche' Riva non potrebbe guadagnare qualche decina di miliarducci sulle migliai e migliaia che ha guadagnato? E mettere a norme la fabbrica? Questa e' concretezza se lo si fa fare anche coattivamente.

Fordista dal 1985.

Gipo75

io sarei a prescindere per la chiusura in quanto vorrei vedere la nostra Taranto come una città in crescita e finalmente valorizzata per quello che la natura gli ha dato e non la solita città retrograda e legata a ad un mostro di ferro che non può far altro che creare morte e povertà.
per i soldi, credo che sia più facile obbligare RIVA  a pagare per lo smantellamento e bonifica (ricorda che lui non ha minacciato la demolizione ma solo lo smontaggio per rimontare in ...INDIA credo) che non obbligarlo a mettersi in regola.
per mettersi in regola gli basterebbe pagare qualche cena e qualche regalino come ha fatto fin ora (e come credo che farà ancora).

I CXXXI sono sempre i nostri.
anche mia mamma e tutta la mia famiglia abitano ancora sui TAMBURI ed a dire il vero sia mamma che parenti vari ne stanno pagando il conto....... io vivo a Francavilla, anche se fortunatamente per lavoro sono sempre fuori i all'estero.

giuro che se fossi più potente o influente, lotterei per la chiusura intelligente.

Fyesta

Citazione di: Aliseo il 05 Agosto 2012, 12:29:58
Perche' Riva non potrebbe guadagnare qualche decina di miliarducci sulle migliai e migliaia che ha guadagnato? E mettere a norme la fabbrica? Questa e' concretezza se lo si fa fare anche coattivamente.
Citazione di: Gipo75 il 05 Agosto 2012, 12:43:46
per mettersi in regola gli basterebbe pagare qualche cena e qualche regalino come ha fatto fin ora (e come credo che farà ancora).
Da quel che si legge sto Riva andrebbe dietro le sbarre! Il suo patrimonio verrà utilizzato per mettere in regola lo stabilmento e bonficare. Si ripulisce per bene la zona, e infine gli si manda una cartolina di Taranto con scritto a retro: saluti da una città che ora comincia a respirare.
Tutti continuano a lavorare, quindi a produrre; si comincia a ripulire l'aria e si toglie di mezzo una persona a sto punto solo dannosa, per la salute umana e naturale.
Il punto è ancora una volta la melma politica, il giro di soldi, e cosa peggiore il passar sopra a gente ormai malata da questo veleno. Come giustamente aveva detto qualcuno, i danni provocati dallo stabilimento non verranno eliminati in giorni o settimane... e forse nemmeno anni.

Claudio M

Gipo, mio caro conrionale, mi piacerebbe vedere una citta' senza Ilva.

Fyesta, riva dovrebbe stare in galera esattamente come B ma come lui non ci sta.

Ripeto oltre a finanziare 20 anni di bonifica e' impossibile economicamente, e' impossibile risanare una superficie enormemente piu' grande della citta' stesa. Quella superficie e morta e incancrenita come Cernobyl.

Fordista dal 1985.

marcovola

Riva l'ho conosciuto quando da ragazzo ero imbarcato su nave Caorle e andammo a Beirut a prendere "i profughi".... ho messo il termine profughi tra virgolette perchè costoro del profugo non avevano niente tant'è che Riva era tra loro.... al marinaio che gli portò la valigia su per la biscaglina diede 50.000 lire che nell'ottantadue erano una bella cifra.... lui era sempre sul ponte a chiacchierare ed elargiva denaro a destra e manca.... so che questo aneddoto personale poco c'entra con l'argomento ma volevo condividere questo ricordo con voi, mentre quel mostro chiamato Ilva l'ho visto dal mare e vi giuro che fa molta impressione, sembra di essere in quei film di guerra con le ciminiere che fumano e seminano morte... il mio parere è che la salute viene prima di tutto e la bonifica di quell'area sia di fondamentale importanza per "TUTTI" i Tarantini.... so che è difficile far accettare questo e lo so per esperienza personale, in quanto io che sono originario di Manfredonia l'ho vissuto direttamente, mio padre dipendente dell'anic, una fabbrica che dava da mangiare ad un consistente numero di persone ma inquinava e vi posso assicurare che la guerra che si era scatenata la ricordo ancora, adesso la fabbrica non c'è più, al suo posto un ipermercato e tante altre attività... ma credetemi la salute di tutti non vale il benessere di pochi.
PS poi per detta di un collega di quelle parti risulta che in percentuale i Tarantini che lavorani siano molto meno dei Calabresi, Leccesi Brindisini ecc...
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

Claudio M

Qulcosa mi dice, dallo stomaco, che prossimamente partiranno svariate lettere di cassa integrazione dall'Ilva .... sara' la peperonata di ieri?

Fordista dal 1985.

Giògiò-Giovanni

Citazione di: Aliseo il 12 Agosto 2012, 12:24:12
Qulcosa mi dice, dallo stomaco, che prossimamente partiranno svariate lettere di cassa integrazione dall'Ilva .... sara' la peperonata di ieri?

no purtroppo sara una triste realta.
:'( :(

Claudio M

Mi scappa di citare una frase di Di Pietro a riguardo della vicenda Ilva:

"Un governo che accusa il gip, invece di prendersela con chi ha inquinato, è come chi se la prende con il medico che ha individuato il tumore, invece che con chi l'ha causato."

Sono daccordissimo ... e da domani la citta' sara' di nuovo sotto assedio.

Fordista dal 1985.

luckya

Citazione di: Aliseo il 12 Agosto 2012, 22:34:50
Mi scappa di citare una frase di Di Pietro a riguardo della vicenda Ilva:

"Un governo che accusa il gip, invece di prendersela con chi ha inquinato, è come chi se la prende con il medico che ha individuato il tumore, invece che con chi l'ha causato."

Sono daccordissimo ... e da domani la citta' sara' di nuovo sotto assedio.

La faccenda ILVA è una pietra in più sopra l'annosa questione: "L'Italia è una repubblica democratica?".
Per ciò che riguarda "fondata sul lavoro", di fatto, la questione è già ampiamente chiusa.
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


The Mediator
Between Head
And Hands Must
Be The Heart!

luckyluciano

E' semplicemente vergognoso....
>:(
Ford Focus 1.8 TDCI 115 Cv ***2/2007

Claudio M

Questo e' quello che scrive Di Pietro sulla faccenda Ilva a Taranto:

"Emilio Riva è il proprietario dell'Ilva, la fabbrica che da anni avvelena Taranto senza che la politica nazionale muova un dito per proteggere i cittadini e far rispettare la legge. Sarà una coincidenza, ma Emilio Riva è anche un grande finanziatore della politica. Uno di quelli che non fanno preferenze e foraggiano un po' tutti, meno noi dell'Italia dei Valori che non accettiamo finanziamenti dai privati: un miliardo a destra, uno a sinistra e nessuno s'ingrugna".

E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Mentre appestava il mare, l'aria e la terra di Taranto, Riva donava 245mila euro a Forza Italia e 98mila non al Pd, che allora ancora non esisteva, né ai Ds, ma al futuro ministro dello Sviluppo Economico e futuro segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Si trattava di finanziamenti leciti e del tutto regolari. Ma, che il signor Riva, un tipo accorto e ben attento al proprio portafogli, abbia cacciato tutti quei soldi gratis et amore Dei non lo crederebbe nemmeno un bambino: lo scopo era riceverne regalie.

Riva si è fatto bene i suoi conti. Ha capito che avrebbe risparmiato milioni di euro intervenendo sul sistema e rendendoselo amico con il denaro, piuttosto che mettendo in sicurezza i suoi impianti e bonificando l'ambiente che aveva inquinato. Io non voglio neppure pensare che la folle aggressione contro la magistratura di Taranto da parte dei principali partiti c'azzecchi qualcosa con quegli esborsi. Ma, proprio perché non lo penso, dico forte e chiaro che chi ha preso soldi da Riva dovrebbe, oggi, sentire il dovere morale e avere la delicatezza istituzionale di non intervenire a gamba tesa in questa vicenda e lasciare che se ne occupi chi di dovere. E, quando si tratta di una fattispecie di reato gravissima come questa, chi di dovere è la magistratura.

Questa brutta vicenda è un presagio chiaro, purtroppo, di quello che succederà con la nuova legge sul finanziamento dei partiti, varata a luglio e scritta dalla Casta su proposta di ABC. Quella legge incentiva le donazioni dei privati ai partiti, gli permette di scaricarsele dalla dichiarazione dei redditi, fissa un tetto per i regali dei privati ai politici e, insieme, indica l'inganno con cui lo si può aggirare. E' una legge che legittima e incentiva le tangenti: per gente come Riva sarà una festa. Pagheranno a destra e a sinistra, si metteranno con le spalle al coperto e, oltretutto, potranno anche farsi rimborsare dallo Stato, sotto forma di sgravio fiscale, la tangente legalizzata. Quella legge deve essere abolita prima che finisca di distruggere l'Italia. Per questo, noi dell'Italia dei Valori avvieremo dall'inizio di ottobre la raccolta di firme per un referendum sulla completa abolizione dei finanziamenti (sia pubblici che privati) ai partiti.

Lo abbiamo fatto da soli, perché nella politica italiana si sa che sono tutti bravi a parlare e nessuno ad agire. Però, siamo certi che a non lasciarci soli saranno i cittadini, firmeranno in massa per il referendum che taglierà le unghie a tutti i Riva che vampirizzano questo Paese e ai loro ipocriti protettori"

Fordista dal 1985.

Andreabix79

ragazzi é tutta demagogia: l'ilva ha sempre inquinato in modo devastante da quando era statale!
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Claudio M

Citazione di: Andreabix79 il 14 Agosto 2012, 17:58:42
ragazzi é tutta demagogia: l'ilva ha sempre inquinato in modo devastante da quando era statale!

E' vero che ha sempre inquinato, non c'e' assolutamente dubbio, ma e' vero anche tutto il contorno.

Fordista dal 1985.

Claudio M

Oggi la mia citta' e' stata sotto assedio, i cervelloni che per anni ci hanno portati alla rovina e lo hanno fatto Con la mia citta' prendendo mazzette a destra e a manca per avere la  licenza che aveva l'agente segreto 007 ... quella di uccidere.

Dal blog di Grillo (e da chi altri queste notizie?)

"Io ho sempre sostenuto che bisogna pagare la stampa per tagliargli la lingua! Cioè pagare la stampa per non parlare!". Lo ha detto Girolamo Archinà, responsabile delle pubbliche relazioni dell'ILVA di Taranto. Archinà sopravvaluta la stampa, a chiudersi la bocca ci pensa da sola (*). La situazione drammatica di Taranto dove i tumori sono diffusi come il raffreddore era evidente anche a un cieco. Se non veniva denunciata dai partiti, dai governi, dalla Confindustria e dalla stampa nazionale vuol dire che erano tutti in torta con diversi interessi, chi economico, chi politico, chi semplicemente mazzettaro. Nessuno si è accorto di nulla. Deve essere un caso di cecità collettiva. Il presidente dell'ILVA è Ferrante, ex prefetto di Milano, candidato sindaco pdmenoellino. Non ha visto niente. I partiti del "lavoro, lavoro, lavoro" per dirla alla Fassino, che del lavoro ha una visione esoterica, mantenuto insieme alla moglie dalla politica da più di un ventennio, non sospettavano nulla, ma prendevano contributi generosi da Riva, il padrone dell'ILVA. 245.000 euro a Forza Italia e 98.000 a Pierluigi Bersani. Contributi a norma di legge.
Nel governo attuale il posto di Bersani è occupato da Passera, l'ovetto kinder, che oggi si reca in visita pastorale a Taranto. Passera è stato amministratore delegato di Intesa San Paolo che ha finanziato Riva. Passera è accompagnato all'ILVA dal ministro dell'Ambiente Clini sul quale Archinà ha detto "Corrado Clini è un uomo nostro". Clini, che ha avuto come sponsor Gianni De Michelis, è stato direttore generale del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dal 1991 al 2011. Anche lui non ha mai visto nulla. Mi immagino la faccia dei tarantini e dei dipendenti dell'ILVA all'arrivo di Passera e Clini. Due vampiri all'AVIS. E questi dovrebbero salvarli? Il Governo vorrebbe destinare 336 milioni di soldi dei contribuenti alla bonifica della città. Non pagherebbe quindi Riva, che del resto ha già pagato i politici, ma gli italiani. Questa è una favola noir, senza lieto fine, dove nessuno si prende alcuna responsabilità, la gente muore per anni (lo ha denunciato più volte questo blog) per incuria e per interesse. E, nella migliore tradizione italiana, l'unica via di uscita è la magistratura che, come da copione, è subito demonizzata.Il giudice Patrizia Todisco ha chiuso sei reparti dell'ILVA di Taranto per tutelare la salute dei suoi cittadini. I partiti e le altre istituzioni sono rimasti a guardare. I danni li paghi Riva insieme ai partiti che ha finanziato in questi anni.
(*) finanziamenti pubblici a parte
Ps: se io avessi preso 98.000 euro da Riva sarei un uomo finito, perché Bersani no?

Fordista dal 1985.

Claudio M

QUESTA E' L'ITALIA DI CUI QUALCUNO NE E' ECCESSIVAMENTE FIERO.





Fordista dal 1985.


Claudio M


Fordista dal 1985.

🡱 🡳