DRAMMA HIGH TECH (Mini racconti di Aliseo)

[Claudio M]

Era il 1997 quando acquistai a una cifra esorbitante il mio secondo cellulare, che al contrario del primo era minusco .. il V90 della Motorola. In quei tempi la corsa dei cellulari era alla miniaturizzazione e il V90 era davvero microscopico lo tenevi in tasca e nemmeno lo sentivi, ma grande era la sua efficienza e funzionalita' telefonica. Certo non aveva multimedialita', suonerie polifoniche, niente display a colori e niente di niente a parte una semplice rubrica telefonica limitata a 200 nominativi e qualche simpatico giochino demenziale ... quanti ricordi.
Ricordo anche quando con i suio sudati risparmi la mia piccola (si fa per dire) che allora frequentava il primo superiore, si compero' un micro Panasonic di cui ne era tanto fiera.
Ricordo il giorno in cui torno' da scuola e al citofono piangeva a dirotto, io non capendo per cosa, ma pensando subito al peggio, che qualcuno l'avesse molestata, scesi le scale, e avendo trovato l'ascensore occupato, saltandole a 4 e 5 per volta tanto era l'ansia. Quando mi vide piangendo e singhiozzando mi disse che nell'autobus gli avevano rubato il telefono, sorrisi e l'abbracciai, le dissi non ti preoccupare, stasera ne comperiamo un'altro. Il cellulare era qualcosa di preziosissimo e costoso per l'epoca.

Oggi ho io mi secondo smartphone super evoluto, fa tutto .. farebbe anche il caffe' se ci fosse il posto per mettere la polvere. Il mio secondo smatphone ... si secondo perche' il primo smmarrito segno' un punto di grande riflessioni e considerazioni ... riflessioni che dovrebbero far pensare anche voi.

Era il gennaio 2011 quando il mio cellulare con chiusura a libro si era un po' sgangherato e cominciava a perdere colpi, decisi di fare il grande salto, acquistare un evolutissimo smartphone. Wooow una forza della natura, ci misi una settimana a capirlo e un'altra ancora per caricarci nominativi, settarmi le email, caricarmi le varie applicazioni, installai anche l'office portatile e in questo mi portai molti file .doc sul telefono, inserii una microsd da 16Gb, e li ci inserii tutte le  foto di famiglia, degli amici pu' cari, video personali, video della mia piccola a non piu' di due anni, con mia moglie i parenti piu' stretti. Alcuni miei brani preferiti.
Ricevevo email personali ed SMS. In rubrica avevo mascherato numero segreto di conto corrente, il numero della mia ex, con la quale e' sempre rimasto un rapporto cordiale ... anch'esso mascherato per non suscitare eventuale turbamento in mia moglie. Con lo smatphone facevo foto, registravo voce .. ci facevo davvero tutto. Era diventato una succursale della mia mente. In quel telefono avevo tutto, tutta la mia vita i miei appunti i miei segreti scadenze e ricorrenze, senza di esso sarebbe stato come se la mia memoria si fosse cancellata.
Non passavano mai piu di quindici minuti che non guardassi lo schermo per vedere se fossero arrivate email o SMS.
Andavo a letto... lui era li sul comodino pronto a svegliarmi la mattina, andavo in bagno lui era insieme a me.
Lo dimenticavo a casa ... ritornavo su a riprenderlo, uscire senza,... manco a parlarne, ho smesso addirittura di portare l'orologio al polso .. cosa totalmente inutile oramai.

Un pomeriggio uggioso di novembre, andai a trovare mia madre all'altro capo della citta'. Ero senza macchina, l'avevo portata per il tagliando e l'avrei ritirata la mattina seguente. Presi l'autobus al capolinea, vuoto. Solo piu' in la' sali' qualche sporadico viaggiatore. Dopo trenta minuti arrivai a casa, misi l'ombrello bagnato nella doccia, mi tolsi il giubbotto dopo averlo scrollato prima dalle gocce di pioggia, svuotai le tasche, il fazzoletto, il portafogli ..... orrore!! Il cellulare?? Dov'era il cellulrare?. Spremo con le mani le due tasche, poi con frenesia lo rivolto e smanaccio nelle tasche interne, mi viene spontaneo battermi le mani sulle tasche del pantalone, nella speranza di notare il duro del telefono .. ma no, non lo metto nei pantaloni per paura di rovinarlo sedendomi. Disperazione assoluta. Dov'e' lo smart?? Rubato?
No, non e' possibile in autobus non c'era nessuno, forse quando aveva frenato bruscamente e la bottiglia di limoncello che mia madre mi aveva dato stava per rovesciarsi... forse si, avevo poggiato il telefono sul sedile accanto per radrizzare la bottiglia, forse si, lo avevo dimenticato li. La disperazione fu totale. Mia moglie se ne accorse. Ho mal di testa dissi ... vado a letto.
Ci misi parecchio ad addormentami, i pensieri si affollavano nella mente, ma senza raziocinio, il peggio doveva avvenire.

Mi svegliai alle quattro di notte, con un groppone che mi attanagliava la gola. Mi alzai senza far rumore, andai in cucina, ero sudato, bevvi un bicchiere di acqua. Tornare a dormire, nemmeno a parlarne. Andai in soggiorno, mi sedetti sul divano e accesi la televisone con volume bassissimo, le immagini creavano nella stanza buia alternanza di luci, immagini e deboli suoni mi passavano davanti molto distrattamente, non guardavo e non sentivo, ero come un automa, rivoli di sudore mi scendevano sulla fronte, qualcosa stava lievitando in me, qualcosa che nasceva dallo stomaco e voleva risalire verso l'alto. Non era la cena, non avevo nemmeno mangiato.
Poi alla fine esplose fuori .. ma non dalla bocca, ma giusto li, nel mio cervello.
Perdere lo smartphone non significava solo perdere l'oggetto in se per se, eguagliava a perdere una parte del proprio cervello che di fatto veniva cancellato. Elencai mentalmente il contenuto del telefono e piu' ci pensavo e piu' mi rendevo conto della gravita'. Tutta la cronologia della navigazione internet, le email e SMS salvate, le foto i documenti e molti codici sensibili maldestramente e ingenuamente criptati da me, tutti i numeri telefonici. Un disastro.
Pensai nelle mani di chi potesse andare a finire .. cosa ne avrebbe fatto, se avrebbe rovistato nella mia vita e nella mia mente, la mia intimita'. che uso ne avrebbe fatto.
Ero immobile, impietrito, totalmente incapace, quasi trattenevo il respiro.
Pensai anche a quanti dati e foto e documenti dei quali non avevo fatto salvataggio, convinto che il telefono fosse immortale, solo ora mi rendevo conto dell'errore di aver affidato la mia mente e le cose piu' importanti a un oggetto freddo e incapace di pensare a se stesso, avesse almeno un tasto di auto distruzione a distanza.
Superai nei giorni successivi il trauma di aver perso la memoria e di averla regalata a chissa' chi, pensando la prosima volta di memorizzare tutti gli eventi e le immagini prima sulla carta e poi filtrando solo i dati meno sensibili al freddo, stupido amico che rimane fedele fin quando e' nella tasca della vostra giacca, ma pronto a tradirvi non appena passera' in altre mani.

[ICEMAN]

quindi era andato perso...o rubato???

[Claudio M]

quindi era andato perso...o rubato???

Dimenticato.

[Madmen]

mi spiace, se può consolarti mi hanno fregato 2 pc  :'( :'( :'(

[Naomo]

[Naomo]

[Pasquale S]

ti capisco abbastanza bene
purtroppo uno si rende conto dell errore solo dopo averlo fatto
ho avuto 2 esperienze simili,ma con 2 pc,

oggi i miei attuali pc (6-7 )sono praticamente vuoti
tutti i dati sono  ben conservati in 2 nas da 4Tb, uno copia dell altro.

[Madmen]

A me solo il danno economico e morale, i dati interni possono scordarseli, ho il vizio di impostare la  psw sull'hd... Praticamente diventa inutilizzabile (l'hd), almeno non si fanno i cacchi miei..

[ernesto]

non è che era a casa di tua madre no?? e che casomai la mattina dopo vi ha chiamato a casa per dirvelo no??

[ICEMAN]

non è che era a casa di tua madre no?? e che casomai la mattina dopo vi ha chiamato a casa per dirvelo no??

sicuro...solo che quando lo ha trovato se lo è andato a vendere... :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D