Questa fotografia della situazione del paese, frutto di un articolo di Concita De Gregorio pubblicata su Repubblica il 24 gennaio, mi sembra estremamente realistica :
" Così siamo diventati poveri"
I numeri non rendono l'idea. Siamo assuefatti, bombardati. Non li tratteniamo neppure il tempo necessario perché si traducano in un pensiero. Sono le storie che parlano. Quelle sì, quelle somigliano tutte a qualcosa che sappiamo. La commessa del super, il fornaio dove vaia comprare le rosette, il ragazzo che ha l'età di tuo figlio, il padre di mezza età, la madre. Questa è l'Italia, questi siamo noi. Narcotizzati da una campagna elettorale che discute di pensioni e di tasse, di esodati e di aliquote: un mondo politico che parla, provando a farsi votare, a chi il lavoro ce l'ha o ce l'ha avuto. Ma quasi la metà del paese non ha lavoro, lavora al nero, ha redditi sotto i mille euro. La media delle famiglie italiane guadagna meno di ventimila euro l'anno, dicono i dati ministeriali, con buona pace delle discussioni sulla patrimoniale per chi ha redditi sopra il milione o il milione e mezzo. C'è differenza fra ventimila e un milione, una differenza così grande che genera, in chi non trova ascolto, rabbia, ostilità, fragilità, disillusione. Siamo tornati poveri, dicono i dati Istat. Più di otto milioni di italiani, una famiglia su dieci spende circa mille euro a testa al mese, la cifra sotto la quale l'Istat stabilisce la soglia di povertà relativa. Indietro di 27 anni. Ma nemmeno questo rende l'idea perché ormai sono anni che separarsi è diventato un lusso da ricchi, che il ceto medio è scivolato verso l'indigenza, che i padri che pagano gli alimenti dormono in macchine e vanno a mangiare alla Caritas. La novità, oggi, come queste sei semplicissime storie raccontano, è che nell'indifferenza diffusa comprare a metà prezzo il pane di ieri, fare la spesa al super di carne in scadenza e quindi in saldo, nascondere la laurea per trovare un lavoro da 800 euro o laurearsi per poi servire ai tavoli di un pub, al nero, è diventato assolutamente normale. Tutto intorno è così. L'ascensore sociale non è solo fermo, guasto, bloccato dal malaffare e dal malgoverno. Torna indietro. Non sale: scende.
I figli hanno un destino peggiore dei padri, il giovane laureato in Legge, figlio di operai del Sud, ha vergogna a dire che non sa che farsene del suo titolo, non sa come spiegarlo ai genitori. Non va avanti, non può tornare indietro. È il lavoro che manca. È l'unica cosa di cui parlare, la sola di cui una campagna elettorale dovrebbe occuparsi: offrire un progetto per restituire lavoro al Paese. Senza libertà materiale non c'è libertà politica né democrazia. Il resto sono chiacchiere."
Ripenso alle barzellette del banana, ai ristoranti pieni ed alle su tristi battute mentre mi guardo in giro e vedo che :
8,2 milioni di persone vivono in uno stato di povertà relativa (13,2% della popolazione residente.
6 famiglie su 10 hanno un reddito netto inferiore a quello medio annuo (29.786)
3,4 milioni di persone vivono in uno stato di povertà assoluta, pari al 5,2% delle famiglie.
38% il tasso di inattività, ovvero chi non lavora e non cerca un lavoro.Peggio di noi in Europa c'è solo Malta.
6 su 10 gli italiani con un lavoro:peggio di noi solo Grecia e Ungheria.
E cosa vorrebbe dire costei a parte un elenco di pure banalita'?
Non sono cose che sappiamo forse, non sono cose che viviamo? Che siocchezze, io l'ultimo degli ultimi da quanto tempo lamento quanto scritto anche qui su IDAF?
Lei, poi, giornalista di un giornale immeritatamente dichiarato di sinistra, lamenta quanto scritto, come se le cose fossero successe, cosi', per caso e non invece, a causa di governi scellerati tra cui anche quello del suo (un tempo anche mio) partito.
Bla'...bla'...bla'.
http://youtu.be/L8m6MaR8U4M
Sai cosa ci differisce dai Greci? Solo la maggior credibilita' industriale economica accumulata nei decenni ... ma anche quella sta andando a consumazione ... e un forte accelleramento lo ha dato Monti con le sue manovre depressive. Tra un po' abbiamo l'aumento dell'IVA e manovre da 50 miliardi a go-go, se non fermiamo quest'andazzo presto i Greci saranno nostri codisgraziati.
Ora leggo questo:
Roma, manager contro Alemanno:
"Maxi tangente per sua segreteria"
600 mila euro per l'acquisto di 45 autobus
Edoardo D'Incà Levis, imprenditore italiano residente a Praga, arrestato circa un mese fa, lo ha dichiarato al Gip. Per l'accusa fu lui il mediatore per la tangente nella trattativa sui veicoli per il trasporto pubblico destinati al Comune
Va bene che la notizia e' fresca, fresca e quindi tutto da appurare ... ma mi chiedo .. quando la finiremo .. quando? Ma davvero c'e' qualcun che si salva?
Evviva.................son contento......................e io scemo che ultimamente incasso una media di 7 euro lordi all'ora :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'(
Citazione di: MOSFET il 25 Gennaio 2013, 21:08:17
Evviva.................son contento......................e io scemo che ultimamente incasso una media di 7 euro lordi all'ora :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'(
SCemo!
Citazione di: Aliseo il 25 Gennaio 2013, 21:09:38
SCemo!
....................lo sò.....................grazie di avermelo ricordato.
de gregorio, direttrice COMUNISTA dell'unità.
cosa vuoi che capisca, tira l'acqua al suo mulino...