Consigli non richiesti

Aperto da itat, 22 Gennaio 2013, 06:37:28

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

itat

http://www.lastampa.it/cultura/opinioni/buongiorno
di Massimo Gramellini

Consigli non richiesti a Bersani

Ricominci a pettinare le bambole. Il Bersani presidenziale, in gessato e ingessato, ha perso simpatia senza guadagnare carisma. Smaltita l'emozione delle primarie, il partito strafavorito sta iniziando a rinculare nei sondaggi. Servirebbero Renzi e il pullman dell'Ulivo: qualcuno o qualcosa che parli ai cuori e alle pance. Lei, Bersani, è un politico del Novecento (lo dico a suo merito), più credibile come amministratore pubblico che come seduttore appassionato. Il suo problema è che non dà mai un titolo. Invece le campagne vivono di slogan, messaggi semplici, frasi a effetto. «L'Italia giusta», col suo sorriso ammainato accanto, ha invaso le città come un preludio di quaresima: non ne parla nessuno, nemmeno per dirne male. Le sue interviste grondano buon senso e competenza, ma non contengono una sola idea concreta facilmente afferrabile. Lei non sta dettando l'agenda di queste elezioni. Va sui giornali con argomenti di politichese - l'accordo con Monti, la desistenza con Ingroia - o espressioni vaghe («confermeremo l'austerità, accompagnandola con intelligenti politiche di crescita») che rassicurano i mercati, non le famiglie con due disoccupati in casa. Spezzi il tran tran del vincitore designato, organizzi eventi che attirino l'attenzione. Ma cosa aspetta a coccolare lo spirito anticasta degli elettori, proponendo come primo atto del nuovo governo il dimezzamento del numero dei parlamentari e dei consiglieri locali? 

Se non cambia rotta vincerà comunque, ma rischia di vincere male e per poco. Peccato, perché fra quelli in gara probabilmente è il migliore.

Consigli non richiesti a Grillo

Smetta di fare la vice-vittima: è tornato il titolare. Ha saputo l'ultima del regime liberticida? Dopo consultazioni frenetiche con il Club Bildeberg, l'Anonima Banchieri e l'Ordine del Santo Graal, la lista-civetta ideata per togliere voti ai suoi Cinquestelle è stata bocciata dal ministero. Sicuramente ci sarà qualcosa dietro. Lei però guardi avanti. Cosa riflette il finestrino del pullman su cui sta girando l'Italia? Il viso alterato di un uomo simpatico che non fa che evocare catastrofi (persino la campagna elettorale l'ha chiamata Tsunami Tour), di un gabibbo barbuto che urla la sua rabbia come tanti la mattina sotto la doccia, prima di nascondere l'ansia sotto il loden e ritornare umani o almeno montiani. Spieghi al burattinaio Casaleggio che con le invettive becere, gli scenari macabri e i toni da setta si possono compattare le minoranze motivate fino al fanatismo, ma non si conquista la pancia di questo Paese. Gli italiani, disse una volta per tutte Montanelli, vogliono fare la rivoluzione d'accordo con i carabinieri. Cinquestelle è sceso nei sondaggi perché fa paura e anche un po' senso. Le epurazioni dei dissenzienti. L'abbraccio ai fascisti di Casapound. Quell'irridere gli avversari e storpiare i loro nomi (l'ultimo è Ingroia-Ingoia: una volgarità che era venuta in mente a tutti, ma che ha detto soltanto lei).

Torni a farci sorridere, signor Grillo. Il sorriso è il carburante dei sogni. Anche di quelli che, ne sono convinto, lei coltiva ancora purissimi dentro di sé. Ma un futuro che nasce da un urlo è un futuro che non promette felicità per nessuno, solo altre urla. 

Consigli non richiesti a Monti

Mi rivolgo all'uomo, oltre che all'agenda. Uno statista come lei avrebbe potuto evitare di salire in politica e rimanersene al livello del mare, nel giardino dei senatori a vita, a cui una regola non scritta suggerisce di non sporcarsi il mantello nelle campagne elettorali. Oppure avrebbe potuto affrontare l'arrampicata in solitudine, con una compagnia selezionata fra le eccellenze italiane allergiche alla Casta. 

Voi del loden contro tutti: anche la sconfitta sarebbe stata un onore, l'inizio di qualcosa. Invece si è lasciato incastrare in una cordata di mestieranti, il gatto Fini e la volpe Casini. Due strenui difensori della famiglia, in particolare della loro, che bazzicano la politica da quando io andavo all'università e lei forse nemmeno ci insegnava. 

Prima che i tartassati della classe media tornino a rifugiarsi in massa sotto le insegne di cartapesta dell'astuto pifferaio, accolga qualche suggerimento tecnico. Rinfoderi quel tono asettico, a metà fra lo specialista in dispetti e l'analista fiscale. L'Italia non è una banca, anche se in tanti l'hanno rapinata. Metta la vita nelle sue parole, indicando un traguardo che sia una vittoria da sognare e non sempre e soltanto una sconfitta da evitare. Non ascolti il gatto e la volpe: con i voti della Chiesa non si diventa capi del governo, ma chierichetti. Ed eviti, se può, di correre il rischio di tutte le agende, che si usano un anno e poi si buttano.

Consigli non richiesti a Berlusconi

Dopo Bersani, Grillo e Monti, toccherebbe a lei. Invece mi asterrò dal darle consigli. Sarebbe capacissimo di seguirli. Le chiedo solamente una precisazione. Ho appena ammirato il nuovo video elettorale del vostro popolo della libertà. Mentre il paroliere vi descrive come un mix fra Gandhi e San Francesco ("Gente che ama la gente, che non prova invidia, che odiare non sa"), sullo schermo, accanto alla scritta perentoria NOI NO!, scorre un tappeto rosso di persone e cose da odiare (o da invidiare?): Camusso, Magistratocrazia (pagherei una tassa per sentire Tremonti pronunciarla), Patrimoniale, Fiom, Ingroia, Hamas, (Hamas? Ma dai!), la Repubblica (intesa come giornale o come istituzione esodata, rimpiazzabile dal più agile Impero?), Burocrazia, No Tav, Saviano, Radical Chic, Imu, Fannulloni, Intercettazioni, Coop, Littizzetto, Santoro, Travaglio, Floris, Fazio, No Global. 

Alcuni accostamenti sono così assurdi da riuscire involontariamente esilaranti. Ma la mia preoccupata curiosità è stata attratta soprattutto dalle assenze. Anche ammesso che Di Pietro venga assorbito nella voce Ingroia, che Fini entri in Fannulloni ed Eugenio Scalfari in Repubblica o in Radical Chic a scelta, rimangono incomprensibilmente fuori listino Bersani, Monti, Kim Il Sung, il loden, l'eskimo, i rubli di Mosca, gli euro di Francoforte, Equitalia, lo spread, Umberto Eco, Nanni Moretti, la Merkel, Carla Bruni, i cantautori, l'Inter del triplete e tanti altri ancora. Nel suo piccolo, mi consenta, anche il sottoscritto.

Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

Claudio M

#1
Si! ..... Quindi!?

Nessuno consiglio chiederei a nessuno. Io apro la finestra e guardo allo sfacelo che ho intorno, rifletto di chi e' stata la colpa, penso a chi vuol proporre le soluzioni, rifletto ancora (trattenendo a stento un conato di vomito) ... e so cosa tentare di fare. Stop. Tutto il resto e' retorica e demagogia.

L'unico consiglio non richiestomi ma che vi do e' :
Girarsi indietro al passato ... affacciarsi un'attimo al presente ... guardare avanti al futuro.

Fordista dal 1985.

itat

Quindi se qualcuno ha voglia di leggere qualcosa scritto con un pizzico di ironia e farsi due risate a denti stretti, bene, se non peggio per lui
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

marcovola

Citazione di: itat il 22 Gennaio 2013, 18:03:21
Quindi se qualcuno ha voglia di leggere qualcosa scritto con un pizzico di ironia e farsi due risate a denti stretti, bene, se non peggio per lui
Letto tutto e francamente c'è poco da ridere.... se fossi stato capace di tanto.... avrei voluto scriverlo io!!!!!
"C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali".


"Il bombarolo"
F. De Andre'

itat

#4
Citazione di: marcovola il 22 Gennaio 2013, 18:13:43
Letto tutto e francamente c'è poco da ridere.... se fossi stato capace di tanto.... avrei voluto scriverlo io!!!!!
Pensa che a me piace anche l'ironia di Corzza e Guzzanti.
Secondo il mio modo di vedere ci sarebbe qualcosa da aggiungere o togliere dalle parole di Gramelleini ad ognuno dei 4 leader, in special modo se invece di fotografare la situazione attuale, attingendo alla memoria avesse tenuto conto anche dei fatti accaduti nel recente passato .
Come ogni scritto, anche il vangelo va letto ed interpretato secondo il proprio modo di pensare, tenendo conto delle inclinazioni, in questo caso politiche dello scrittore.
Le strade sono giuste anche quelle sbagliate, basta non esser certi mai.

🡱 🡳