I nuovi emigranti Italiani

[Pasquale S]

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/368668/lucci-nuovi-migranti-italiani.html

[focus style]

Posso dire una cosa? Non ci trovo niente di scandaloso.
Siamo in Europa unita? E allora? Negli USA non è all'ordine del giorno che gente vada a lavorare a New York, Washinton, Boston, etc proveniendo dalle cittadine più disparate?
Se c'è lavoro che ben venga andare dove vuoi. Io stesso penso di farlo nel futuro...

[Pasquale S]

Assolutamente giusto quello che dici
però una cosa è scegliere di andare a lavorare in un altro posto
una cosa è esser costretti

[ernesto]

in oltre, gli u.s.a. hanno il vantaggio della stessa lingua ed unica nazione, in europa oltre al fatto della lingua, vi sono leggi  "razziste" che se non "presentato " da qualcuno ti impediscono di lavorare, vedi esperienza di vadocomeundiavolo, il quale c'è l'ha messa tutta, ma non ha raggiunto lo scopo .
un conto poi è farlo da solo ed un conto è farlo con una famiglia a seguito.................................

[Vadocomeundiavolo]

Io penso che sia una cosa normale.
Non dobbiamo pensare che le cose siano sempre statiche.
In questo momento sta iniziano un profondo cambiamento in europa,è solo l'inizio.

[luckya]

In europa l'inglese parlato è di pubblico dominio.
Solo in Italia e pochi altri posti sembra una lingua strana.
Ricordo che 1995 la signora delle pulizie dell'ostello a Praga ci diede delle indicazioni in perfetto inglese.

Abbiamo uno svantaggio noi italiani.
Abbiamo delle lauree quinquennalli per fare dei lavori a cui, nei paesi industrializzati, accedono coloro che hanno titoli universitari di 2 o 3 anni.

Magari siamo ancora molto bravi, fantasiosi, con capacità di adattamento, capacità di apprendimento ecc. ecc. ma partiamo comunque indietro.

Ne parlo in quantosto cercando di capire come uscire dal terzo mondo e ricollocarmi ad un livello adatto a me.

[focus style]

In europa l'inglese parlato è di pubblico dominio.
Solo in Italia e pochi altri posti sembra una lingua strana.
Ricordo che 1995 la signora delle pulizie dell'ostello a Praga ci diede delle indicazioni in perfetto inglese.

Abbiamo uno svantaggio noi italiani.
Abbiamo delle lauree quinquennalli per fare dei lavori a cui, nei paesi industrializzati, accedono coloro che hanno titoli universitari di 2 o 3 anni.

Magari siamo ancora molto bravi, fantasiosi, con capacità di adattamento, capacità di apprendimento ecc. ecc. ma partiamo comunque indietro.

Ne parlo in quantosto cercando di capire come uscire dal terzo mondo e ricollocarmi ad un livello adatto a me.

Nulla da eccepire sull'inglese.
Voglio contraddirti sulla questione laurea. E' vero che abbiamo un percorso più lungo e molto più teorico ma, a lungo andare, siamo molto più preparati e il lavoro ci viene più facile. Almeno parlo del mio campo. I medici ODIERNI, non quelli laureati fino a 10-15 anni fa, partono svantaggiati rispetto ai loro colleghi europei perché si fa quasi esclusivamente teoria e poca pratica. Nel concreto, però, bastano pochi anni per equipararti e, poi, superarli. Hai una forma mentis molto più duttile e propensa a capire le novità.
Per questo credo che il nostro sistema universitario sia perfettibile ma non da buttare.
Però, qui, andiamo OT, quindi la finisco.

[luckya]

ciao focus style,
non intendevo questo quando dicevo che partiamo svantaggiati.
E' vero la capacità di adattamento è una buona cosa, ma bisogna anche trovare un'azienda che sia disposta a darti il tempo di riformarti.
Perché un'azienda inglese dovrebbe prendere un italiano, fai conto di 35 anni, con una laurea di 5 anni, che ha lavorato in un settore analogo ma a basso livello (in Italia l' "alto livello tecnico" ce lo possiamo scordare), quando ha invece necessità di ricoprire un ruolo dove è sufficente un laurea di 3 anni e potrebbe assumere personale inglese, francese, olandese, che ha 29 anni, ha una laurea di 3 anni e già un'esperienza in quel settore?

Ce la farebbe un Italiano che a 26 anni, laueato come facciamo noi, ha avuto la possibilità economica e culturale di uscire subito dalla nostra nazione ed andare collocarsi in qualche ottima azienda europea.
Credo che quella persona possa avere successo, come è capitato e come capiterà.

In Italia abbiamo avuto l'illusione, parlando del tuo campo, che tutti potessero diventare primari.
Ben venga, ma non è così, soprattutto quando sono almeno 10 anni che facciamo di tutto per cacciare via l'eccellenza produttiva dall'Italia.