Fascisti: padri e figli (1962)

Aperto da luckya, 08 Marzo 2013, 11:42:58

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luckya

Ho ritrovato quest' articolo
http://www.pasolini.net/saggistica_bellebandiere_fascismo.htm

Nel 1963 le parole erano Fascismo ed Antifascismo.

Tra gli autori più lucidi in Italia avevamo Pierpaolo Pasolini. Pasolini non solo era critico verso alcune ideologie totalitarie e liberticide, ma era anche molto critico verso i "finti" democratici, i finti "dispensatori di libertà", i finti "amici del popolo".
Lo era ben prima della rivolta del '68.
Lo era ben prima che lo statuto dei lavoratori diventasse quella macchina dei diritti che tutti, aimé, stiamo ormai dimenticando.
Lo era ben prima della guerra armata tra i due estremi della politica di strada, e la politica di palazzo.

Ebbene l'articolo lo ha scritto riguardo ad un episodio che gli è capitato.
In pratica una giornalista lo voleva intervistare e, nell'incontro, questa giornalista mamma esprimeva la sua preoccupazione per il figlio "violentemente fascista". In buona fede lui fece un intervista.
Quando trovò l'articolo sul giornale si accorse che la giornalista aveva stravolto le sue parole, riempiendole di luoghi comuni e distorsioni.

La riflessione che fa lui, nei modi e nella forza che si usava 50 anni fa, era di riportare alla realtà il comportamento di quella madre notando come il figlio non avesse fatto altro che usare in modo diverso gli stessi metodi usati dalla madre.

Nonostante le dovute differenze, io ci vedo molto della politica attuale.
Alcuni, soprattutto a sinistra, vedono nei loro figli grillini un pericolo per la politica. Un pericolo fatto di superficialità, informazioni aprrossimative, fede cieca nel capo, acriticità riguardo gli argomenti.
Poi, però, io ripenso a quello che era la sinistra quando i genitori erano ragazzi. La cosa più delicata che mi viene in mente è la famosa barzelletta:

Papà lo sai che gli asini volano?
E chi ti ha detto questa sciocchezza?
L'ho letta su L'Unità ...
Bè volano proprio no ... svolazzano ...

E quindi mi viene in mente come in ogni tempo i figli, i nuovi, siano sempre una conseguenza dei loro genitori.

Aggiungo poi come invece è stata strana la mia generazione, la generazione dei 40 enni di adesso.
Noi non siamo mai stati un "pericolo" per i nostri genitori ma siamo stati degli "eredi", volevamo continuare quello che loro avevano iniziato piuttosto che rivoluzionarlo a nostra immagine e somiglianza. Forse è anche per questo che oggi ci ritroviamo in questa situazione.

Voglio essere chiaro. Queste parole non sono una critica verso i "figli" che stanno cercando la loro strada. Queste parole vorrei fossero critiche verso i genitori che hanno "in qualche modo" fallito.
:)


[...]
Qualche settimana dopo, uscì il suo pezzo sul rotocalco. Era quanto di più offensivo si potesse scrivere nei miei riguardi: offensivo perché scritto non dal solito imbecille che mi detesta in nome dei suoi padroni reali o immaginari, ma da una persona educata, civile, a un livello giornalistico buono. Mi offendeva il fatto di veder ribaditi, da quella persona che mi era parsa rispettabile, tutti i luoghi comuni che persone indegne di ogni rispetto hanno accumulato su me, per farne quella maschera da Nuovo Teatro dell'Arte che dicevo: le «esperienze violente», la «poesia maudite», l'abilità affaristica, la gratuità dell'uso del dialetto e del gergo. Giudizi da provinciale e da ignorante, che, quasi per inerzia, la mia amica di un giorno ha ripetuto con l'ebbrezza che dà l'ammiccare attraverso il luogo comune con dei sordidi complici.
Ecco un'operazione fascista: ma fascista nel fondo, nei ripostigli più segreti dell'anima. L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.
In fondo, il figlio è meno fascista della madre: o, almeno, nel suo fascismo c'è qualcosa di nobile, di cui egli stesso non può essere certamente conscio: una protesta, una rabbia. Nella sua onestà di adolescente, egli capisce che il mondo in cui vive è, nel fondo, atroce: e vi si scaglia contro, con la forza dello scandalo che dà a un ragazzo la sua idea del fascismo. Il fascismo della madre invece è cedimento morale, complicità con la manipolazione artificiale delle idee con cui il neocapitalismo sta formando il suo nuovo potere.
Confesso che ho provato un momento di rabbia quasi poetica, contro quella madre. E mi è venuto fatto di pensare che quel figlio fascista lei se lo meritava, era giusto: era una fatalità che aveva in sé un equilibrio perfetto tra il dare e l'avere. E anzi, mi è venuto anche l'impeto, subito represso, perché infine cattivo, di scrivere un epigramma; un epigramma con cui augurare ai miei nemici borghesi dei figli fascisti. Che vi vengano figli fascisti - questa la nuova maledizione - figli fascisti, che vi distruggano con le idee nate dalle vostre idee, l'odio nato dal vostro odio.
n. 36 a. XVII, 6 settembre 1962
"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


The Mediator
Between Head
And Hands Must
Be The Heart!

Claudio M

Posso umilmente dare un consiglio ai creatori di post, affinche' le loro pubblicazione abbiano un lungo seguito e numerose risposte in dibattito?

Postate il testo e il link;
Se il testo e' lungo tagliatelo;
Seguite sempre il vostro post, rispondendo sempre VOI .. VOI siete gli autori e VOI dovete condurre il dibattito;

IMPPORTANTISSIMO

Quando postate una notizia e un link, non lasciate questa cosi ma aggiungete sempre un vostro commento personale intorno al quale possa nascere un dibattito. La notizia messa cosi' come e' (la si puo leggere in rete o sui giornali) non ha nessun fine e nessun scopo-

Fordista dal 1985.

luckya

Mozione approvata.
Ho modificato mettendo le mie considerazioni ;)

"...Perché non c'è niente che io detesti di più dell'odore di marcio delle bugie"
10 Febbraio


The Mediator
Between Head
And Hands Must
Be The Heart!

abega

difficile leggere e capire pasolini.
meglio dargli del frocio, siamo specialisti nella materia!

🡱 🡳